Geremia 1:1-9
Geremia 1:1-9 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Parole di Geremia, figlio di Chilchia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino. La parola del SIGNORE gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l’anno tredicesimo del suo regno, e al tempo di Ieoiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell’anno undicesimo di Sedechia, figlio di Giosia, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu deportata, il che avvenne nel quinto mese. La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni». Io risposi: «Ahimè, Signore, DIO, io non so parlare, perché non sono che un ragazzo». Ma il SIGNORE mi disse: «Non dire: “Sono un ragazzo”, perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò e dirai tutto quello che io ti comanderò. Non li temere, perché io sono con te per liberarti», dice il SIGNORE. Poi il SIGNORE stese la mano e mi toccò la bocca; e il SIGNORE mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.
Geremia 1:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Parole di *Geremia, figlio di Chilchia, uno dei *sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di *Beniamino. La parola del Signore gli fu rivolta al tempo di *Giosia, figlio di Amon, re di *Giuda, l'anno tredicesimo del suo regno, e al tempo di Ieoiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell'anno undicesimo di *Sedechia, figlio di Giosia, re di Giuda, fino a quando *Gerusalemme fu deportata, il che avvenne nel quinto mese. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito *profeta delle nazioni». Io risposi: «Ahimè, Signore, Dio, io non so parlare, perché non sono che un ragazzo». Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono un ragazzo”, perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. Non li temere, perché io sono con te per liberarti», dice il Signore. Poi il Signore stese la mano e mi toccò la bocca; e il Signore mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.
Geremia 1:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Messaggi e fatti della vita di Geremia. Egli era figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che abitavano ad Anatòt, nel territorio della tribù di Beniamino. Il Signore cominciò a parlare a Geremia nel tredicesimo anno del regno di Giosia figlio di Amon, re di Giuda. Il Signore gli parlò anche quando era re Ioiakìm figlio di Giosia, fino al termine dell'undicesimo anno di regno di un altro figlio di Giosia, Sedecia, cioè fino a quando, nel quinto mese di quell’anno, gli abitanti di Gerusalemme furono condotti in esilio. Il Signore mi disse: — Io pensavo a te prima ancora di formarti nel ventre materno. Prima che tu venissi alla luce, ti avevo già scelto, ti avevo consacrato profeta per annunziare il mio messaggio alle nazioni. Io risposi: — Signore mio Dio, come farò? Vedi che sono ancora troppo giovane per presentarmi a parlare. Ma il Signore mi disse: — Non preoccuparti se sei troppo giovane. Va’ dove ti manderò e riferisci quel che ti ordinerò. Non aver paura della gente, perché io sono con te a difenderti. Io, il Signore, ti do la mia parola. Allora il Signore stese la mano, mi toccò la bocca e mi disse: — Io metto le mie parole sulle tue labbra.
Geremia 1:1-9 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Le parole di Geremia, figliuolo di Hilchia, d'infra i sacerdoti che dimoravano in Anatot, nella contrada di Beniamino; al quale fu indirizzata la parola del Signore, a' dì di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno. E fu ancora appresso a' dì di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: infino al fine dell'anno undecimo di Sedechia, figliuolo di Giosia, re di Giuda; finchè Gerusalemme fu menata in cattività, che fu nel quinto mese. LA parola del Signore adunque mi fu indirizzata, dicendo: Io ti ho conosciuto, avanti che ti formassi nel ventre; e avanti che tu uscissi della matrice, io ti ho consecrato, io ti ho costituito profeta alle genti. Ed io risposi: Ahi! Signore Iddio! ecco, io non so parlare; perciocchè io son fanciullo. E il Signore mi disse: Non dire: Io son fanciullo; perciocchè tu andrai dovunque io ti manderò, e dirai tutte le cose che io ti comanderò. Non temer di loro; conciossiachè io sia teco per liberati, dice il Signore. E il Signore distese la sua mano, e mi toccò la bocca. Poi il Signore mi disse: Ecco, io ho messe le mie parole nella tua bocca.