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Isaia 7:1-25

Isaia 7:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, Resin, re di Siria, e Peca, figlio di Remalia, re d’Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla. Fu riferita alla casa di Davide questa notizia: «La Siria si è confederata con Efraim». Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento. Allora il SIGNORE disse a Isaia: «Va’ incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub, tuo figlio, verso l’estremità dell’acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio e digli: “Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti, a causa dell’ira furente di Resin e della Siria, e del figlio di Remalia. Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia meditano del male a tuo danno, essi dicono: ‘Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamo una breccia e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel’”. Così dice il Signore, DIO: “Questo non avrà effetto; non succederà! Poiché Damasco è la capitale della Siria e Resin è il capo di Damasco, in sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà più popolo. Samaria è la capitale di Efraim e il figlio di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere”. Il SIGNORE parlò di nuovo ad Acaz e gli disse: «Chiedi un segno al SIGNORE, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!» Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò il SIGNORE». Isaia disse: «Ora ascoltate, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio? Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il bene. Ma prima che il bambino sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu temi i due re sarà devastato. «Il SIGNORE farà venire su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni come non se ne ebbero mai dal giorno che Efraim si è separato da Giuda, vale a dire il re d’Assiria. In quel giorno il SIGNORE fischierà alle mosche che sono all’estremità dei fiumi d’Egitto e alle api che sono nel paese d’Assiria. Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte, nelle fessure delle rocce, su tutti i cespugli e su tutti i pascoli. In quel giorno il Signore, con un rasoio preso a noleggio di là dal fiume, cioè con il re d’Assiria, raderà la testa, i peli dei piedi e porterà via anche la barba. In quel giorno avverrà che uno nutrirà una giovenca e due pecore, ed esse daranno tale abbondanza di latte, che egli mangerà panna; poiché panna e miele mangerà chiunque sarà rimasto superstite nel paese. In quel giorno ogni terreno contenente mille viti, del valore di mille sicli d’argento, sarà abbandonato in balìa dei rovi e dei pruni. Vi si entrerà con le frecce e con l’arco, perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni. Tutti i colli che si dissodavano con la vanga non saranno più frequentati per timore dei rovi e dei pruni; vi si lasceranno andare i buoi, e le pecore ne calpesteranno il suolo».

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Isaia 7:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di *Uzzia, re di *Giuda, Resin, re di *Siria e Pecà, figlio di Remalia, re d'*Israele, salirono contro *Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla. Fu riferita alla casa di *Davide questa notizia: «La Siria si è confederata con *Efraim». Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento. Allora il Signore disse a *Isaia: «Va' incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub, tuo figlio, verso l'estremità dell'acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio e digli: “Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti, a causa dell'ira furente di Resin e della Siria, e del figlio di Remalia. Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia meditano del male a tuo danno, essi dicono: «Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamo una breccia e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel». Cosí dice il Signore Dio: «Questo non avrà effetto; non succederà! Poiché *Damasco è la capitale della Siria e Resin è il capo di Damasco, in sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà piú popolo. *Samaria è la capitale di Efraim e il figlio di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere». Il Signore parlò di nuovo ad Acaz, e gli disse: «Chiedi un segno al Signore, al tuo Dio! Chiedilo giú nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!» Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò il Signore». Isaia disse: «Ora ascoltate, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi lo stancar gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio? Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il bene. Ma prima che il bambino sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu temi i due re, sarà devastato. «Il Signore farà venire su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni, come non se ne ebbero mai dal giorno che Efraim si è separato da Giuda: vale a dire il re d'Assiria. In quel giorno il Signore fischierà alle mosche che sono all'estremità dei fiumi d'Egitto e alle api che sono nel paese d'Assiria». Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte, nelle fessure delle rocce, su tutti i cespugli e su tutti i pascoli. In quel giorno, il Signore, con un rasoio preso a noleggio di là dal fiume, cioè con il re d'Assiria, raderà la testa, i peli dei piedi e porterà via anche la barba. In quel giorno avverrà che uno nutrirà una giovenca e due pecore, ed esse daranno tale abbondanza di latte, che egli mangerà panna; poiché panna e miele mangerà chiunque sarà rimasto superstite nel paese. In quel giorno, ogni terreno contenente mille viti, del valore di mille *sicli d'argento, sarà abbandonato in balía dei rovi e dei pruni. Vi si entrerà con le frecce e con l'arco, perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni. Tutti i colli che si dissodavano con la vanga, non saranno piú frequentati per timore dei rovi e dei pruni; vi si lasceranno andare i buoi, e le pecore ne calpesteranno il suolo.

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Isaia 7:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Mentre il re Acaz, figlio di Iotam, nipote di Ozia, governava il regno di Giuda, scoppiò la guerra. Il re di Aram, Resin, e il re d'Israele, Pekach figlio di Romelia, attaccarono Gerusalemme ma non riuscirono a conquistarla. Appena il re di Giuda, la sua corte e il suo popolo vennero a sapere che l’esercito di Aram si era accampato nel territorio di Èfraim furono così atterriti che tremavano come alberi agitati dal vento. Il Signore disse a Isaia: «Prendi con te tuo figlio Seariasùb e va’ incontro al re. Lo troverai sulla strada che conduce al campo del Lavandaio, dove finisce il canale che porta l’acqua dal serbatoio superiore. Gli dirai: “Sta’ attento. Non ti agitare! Non aver paura e non lasciarti intimorire dalla collera di Resin l’Arameo, e di Pekach, il figlio di Romelia: sono solo due avanzi di tizzoni fumosi”. So che il re di Aram e il re d'Israele complottano contro di te. Vogliono invadere la regione di Giuda, costringere il popolo a unirsi a loro e mettere sul trono il figlio di Tabeèl. Ma io, il Signore, ho deciso che questo non avverrà mai. Com’è vero che Damasco è la capitale di Aram e Resin è il capo di Damasco, come è vero che Samaria è la capitale di Èfraim e Pekach è il capo di Samaria, fra sessantacinque anni non ci sarà più il popolo di Èfraim. Se non mi credete, vi farò ricredere». Il Signore diede anche un altro messaggio a Isaia, sempre per il re Acaz: — Chiedi al Signore tuo Dio di mandarti un segno o dal profondo del mondo dei morti o dall’alto del cielo. Ma il re rispose: — Non chiederò niente, non voglio mettere alla prova il Signore. Allora Isaia disse: «Ora ascoltatemi, tu e la tua famiglia, discendenti del re Davide, avete già abusato della pazienza degli uomini e ora con questa risposta abusate anche della pazienza del mio Dio. Ebbene, il Signore vi darà lui stesso un segno. Avverrà che la giovane incinta darà alla luce un figlio e lo chiamerà Emmanuele (Dio con noi). Egli si nutrirà di panna e di miele finché non sarà in grado di distinguere il bene dal male. Ma prima che arrivi a questo punto, il territorio di quei due re che ti fanno tanta paura verrà abbandonato dai suoi abitanti. Il Signore sta per mandare su di te, sul tuo popolo e su tutta la tua famiglia giorni terribili. Saranno i peggiori da quando il regno d'Israele si è separato dal regno di Giuda. Egli manderà il re d'Assiria». Quel giorno il Signore farà un segnale, un fischio: gli Egiziani arriveranno come mosche dalle più remote zone del Nilo, e gli Assiri verranno numerosi come api. Essi si poseranno a sciami nelle valli e nelle fessure delle rocce. Copriranno ogni cespuglio, ogni pascolo. Quel giorno il Signore farà venire il re d'Assiria dalla regione che è oltre l’Eufrate, e raderà come un barbiere la vostra barba, i vostri capelli e tutto il vostro corpo. In quel tempo anche se a un contadino saranno rimaste una mucca e due pecore, queste gli daranno latte in abbondanza. I pochi superstiti rimasti nella tua terra mangeranno panna e miele. In quel giorno le splendide vigne, con mille viti ciascuna, del valore di mille monete d'argento, saranno coperte di rovi e di spine. Vi entreranno solo cacciatori armati di frecce e di archi. Rovi e spine copriranno tutto il territorio. Ci saranno soltanto rovi e spine sulle colline dove prima crescevano i raccolti. Nessuno avrà il coraggio di andarci. Sarà un luogo lasciato a vitelli e capre.

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Isaia 7:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR avvenne a' dì di Achaz, figliuolo di Iotam, figliuolo di Uzzia, re di Giuda, che Resin, re di Siria, e Peca, figliuolo di Remalia, re d'Israele, salirono a mano armata contro a Gerusalemme; ma non poterono espugnarla. Or ciò fu rapportato alla Casa di Davide, dicendo: La Siria si è riposata sopra Efraim. E il cuor di Achaz, e del suo popolo, fu commosso, come gli alberi di un bosco si muovono per lo vento. Allora il Signore disse ad Isaia: Esci ora incontro ad Achaz, tu, e Seariasub, tuo figliuolo, al capo del condotto della pescina alta, verso la strada del campo del purgator di panni. E digli. Prendi guardia che tu te ne stii queto; non temere, e non avviliscasi il cuor tuo per queste due code di tizzoni fumanti; per l'ardente ira di Resin, e della Siria, e del figliuolo di Remalia. Perciocchè la Siria, Efraim, e il figliuolo di Remalia, hanno preso un consiglio di male contro a te, dicendo: Saliamo contro alla Giudea, e dividiamola in parti, e spartiamola fra noi, e costituiamo re in mezzo di essa il figliuolo di Tabeal. Così ha detto il Signore Iddio: Questo non avrà effetto, e non sarà. Perciocchè Damasco è il capo della Siria, e Resin è il capo di Damasco; e infra i sessantacinque anni, Efraim sarà fiaccato, sì che non sarà più popolo. E Samaria è il capo di Efraim, e il figliuolo di Remalia il capo di Samaria. Non credete voi, perchè non siete accertati? E il Signore continuò a parlare ad Achaz, dicendo: Domandati un segno al Signore Iddio tuo; domandalo da alto, o da basso. Ed Achaz disse: Io non lo domanderò, e non tenterò il Signore. Ed Isaia disse: Ascoltate ora, casa di Davide: Evvi egli troppo poca cosa di travagliar gli uomini, che anche travagliate l'Iddio mio? Perciò, il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la Vergine concepirà, e partorirà un Figliuolo; e tu chiamerai il suo nome Emmanuele. Egli mangerà burro e miele, finchè egli sappia riprovare il male, ed eleggere il bene. Perciocchè, avanti che questo fanciullo sappia riprovare il male ed eleggere il bene, la terra che tu abbomini sarà abbandonata dalla presenza de' suoi due re. Il Signore farà venir sopra te, e sopra il tuo popolo, e sopra la casa di tuo padre, de' giorni, quali non son giammai venuti, dal giorno che Efraim si dipartì da Giuda; cioè: il re degli Assiri. Ed avverrà che, in quel giorno, il Signore fischierà alle mosche che sono all'estremità de' fiumi di Egitto; ed alle api, che son nel paese di Assiria. E quelle verranno, e si riposeranno tutte nelle valli deserte, e nelle caverne delle rocce, e sopra ogni spino, e sopra ogni arboscello. In quel giorno il Signore raderà, col rasoio tolto a prezzo, che è di là dal Fiume, cioè, col re di Assiria, il capo, e i peli de' piedi; e anche la barba tutta interamente. Ed avverrà in quel giorno, che, se alcuno avrà salvata una vitella e due pecore, per l'abbondanza del latte che faranno, egli mangerà del burro; perciocchè chi sarà restato in mezzo della terra, mangerà burro e miele. Ed avverrà in quel giorno, che ogni luogo, dove saranno state mille viti, del prezzo di mille sicli d'argento, sarà ridotto in vepri ed in pruni. Vi si entrerà dentro con saette, e con arco; perciocchè tutta la terra non sarà altro che vepri e pruni. E in tutti i monti che solevano arroncarsi col roncone, non verrà timore alcuno di vepri, nè di pruni; ma saranno per mandarvi a pascere i buoi, e per esser calcati dalle pecore.

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