Isaia 51:12-16
Isaia 51:12-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Io, io son quel che vi consolo; chi sei tu che temi dell'uomo che morrà, del figliuol dell'uomo che diverrà simile a fieno? Ed hai dimenticato il Signore che ti ha fatto, che ha distesi i cieli, e fondata la terra; ed hai del continuo, tuttodì, avuto paura dell'indegnazione di colui che ti stringeva, quando egli si apparecchiava per distruggere; ora, dove è l'indegnazione di colui che ti stringeva? Colui che è stato menato in cattività si affretta a sciogliersi, acciocchè non muoia nella fossa, e che non gli manchi il pane. Or io sono il Signore Iddio tuo, che muovo il mare, e fo che le sue onde romoreggiano; il cui Nome è: Il Signor degli eserciti. Ed ho messe le mie parole nella tua bocca, e ti ho coperto con l'ombra della mia mano, per piantare i cieli, e per fondar la terra, e per dire a Sion: Tu sei il mio popolo.
Isaia 51:12-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Io, io sono colui che vi consola; chi sei tu che temi l’uomo che deve morire, il figlio dell’uomo che passerà come l’erba? Hai dimenticato il SIGNORE che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e fondato la terra? Tu tremi continuamente, tutto il giorno, davanti al furore dell’oppressore, quando si prepara a distruggere. Ma dov’è il furore dell’oppressore? Colui che è curvo nei ceppi sarà presto liberato: non morirà nella fossa, non gli mancherà il pane. Io infatti sono il SIGNORE, il tuo Dio; io sollevo il mare e ne faccio muggire le onde. Il mio nome è il SIGNORE degli eserciti. Io ho messo le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l’ombra della mia mano per spiegare nuovi cieli e fondare una nuova terra, per dire a Sion: “Tu sei il mio popolo”».
Isaia 51:12-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Io, io sono colui che vi consola; chi sei tu che temi l'uomo che deve morire, il figlio dell'uomo che passerà come l'erba? Hai dimenticato il Signore che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e fondato la terra? Tu tremi continuamente, tutto il giorno, davanti al furore dell'oppressore, quando si prepara a distruggere. Ma dov'è il furore dell'oppressore? Colui che è curvo nei ceppi sarà presto liberato: non morirà nella fossa, non gli mancherà il pane. Io infatti sono il Signore, il tuo Dio. Io sollevo il mare, e ne faccio muggire le onde; il mio nome è il Signore degli eserciti. Io ho messo le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l'ombra della mia mano per spiegare nuovi cieli e fondare una nuova terra, per dire a Sion: “Tu sei il mio popolo”».
Isaia 51:12-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dice il Signore: «Sono io che ti conforto, popolo mio! Perché hai paura degli uomini? Hanno la vita breve come l’erba dei prati. Hai dimenticato me, il Signore, che ti ho fatto. Io ho disteso il cielo come una tenda e ho posto le fondamenta della terra. Tutti i giorni tremi di paura perché il tuo nemico, pieno di furore, è pronto a distruggerti. Che cosa resta ormai del suo furore? Presto i deportati saranno liberi, non moriranno prigionieri, e il pane non mancherà loro. Io il Signore, tuo Dio, io sconvolgo il mare e le sue onde ruggiscono. Il mio nome è: Signore dell'universo. Io ho disteso il cielo e ho posto le fondamenta della terra; io adesso dico a te, Gerusalemme: “Tu sei il mio popolo, ho affidato a te il mio messaggio e ti proteggo con la mia mano”».