Isaia 49:1-4
Isaia 49:1-4 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! Il SIGNORE mi ha chiamato fin dal seno materno, ha pronunciato il mio nome fin dal grembo di mia madre. Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell’ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra e mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele, per mezzo di te io manifesterò la mia gloria». Ma io dicevo: «Invano ho faticato; inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso il SIGNORE, la mia ricompensa è presso il mio Dio».
Isaia 49:1-4 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! Il Signore mi ha chiamato fin dal seno materno, ha pronunziato il mio nome fin dal grembo di mia madre. Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell'ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra, e mi ha detto: «Tu sei il mio servo, *Israele, per mezzo di te io manifesterò la mia gloria». Ma io dicevo: «Invano ho faticato; inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa è presso il mio Dio».
Isaia 49:1-4 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ascoltatemi, popolazioni lontane, fate attenzione, popoli distanti. Fin dal grembo di mia madre il Signore ha pensato a me e mi ha chiamato per nome. Ha reso la mia parola affilata come una spada e mi protegge con la sua mano. Ha reso il mio messaggio penetrante come una freccia ben conservata nella sua custodia. Mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele, attraverso di te manifesterò la mia gloria». Io ho pensato: inutilmente mi sono affaticato, ho consumato tutte le mie forze, per nulla e senza risultato. Ma è il Signore che garantisce il mio diritto, è Dio che ricompensa il mio sforzo.
Isaia 49:1-4 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ASCOLTATEMI, isole; e state attenti, o popoli lontani. Il Signore mi ha chiamato infin dal ventre, egli ha mentovato il mio nome infin dalle interiora di mia madre. Ed ha renduta la mia bocca simile ad una spada acuta; egli mi ha nascosto all'ombra della sua mano, e mi ha fatto essere a guisa di saetta forbita; egli mi ha riposto nel suo turcasso; e mi ha detto: Tu sei il mio Servitore; Israele è quello, nel quale io mi glorificherò in te. Ed io ho detto: Io mi sono affaticato a vuoto; invano, ed indarno ho consumata la mia forza; ma pur certo la mia ragione è appo il Signore, e l'opera mia appo l'Iddio mio.