Isaia 47:1-9
Isaia 47:1-9 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia! Siediti in terra, senza trono, figlia dei Caldei! Infatti non sarai più chiamata la delicata, la voluttuosa. Metti mano alla mola e macina farina; lèvati il velo, àlzati lo strascico, scopriti la gamba e passa i fiumi! Si scopra la tua nudità, si veda la tua vergogna; io farò vendetta e non risparmierò anima viva. Il nostro Redentore si chiama SIGNORE degli eserciti, il Santo d’Israele. Siediti in silenzio e va’ nelle tenebre, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata la signora dei regni. Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pietà; facesti gravare duramente il tuo giogo sul vecchio, e dicesti: “Io sarò signora per sempre”. Non prendesti a cuore e non immaginasti la fine di tutto questo. Ora ascolta questo, o voluttuosa, che abiti al sicuro e dici in cuor tuo: “Io, e nessun altro all’infuori di me; io non rimarrò mai vedova e non conoscerò privazione di figli”; ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi.
Isaia 47:1-9 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia! Siediti in terra, senza trono, figlia dei Caldei! Infatti non sarai più chiamata la delicata, la voluttuosa. Metti mano alla mola e macina farina; lèvati il velo, àlzati lo strascico, scopriti la gamba e passa i fiumi! Si scopra la tua nudità, si veda la tua vergogna; io farò vendetta e non risparmierò anima viva. Il nostro Redentore si chiama SIGNORE degli eserciti, il Santo d’Israele. Siediti in silenzio e va’ nelle tenebre, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata la signora dei regni. Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pietà; facesti gravare duramente il tuo giogo sul vecchio, e dicesti: “Io sarò signora per sempre”. Non prendesti a cuore e non immaginasti la fine di tutto questo. Ora ascolta questo, o voluttuosa, che abiti al sicuro e dici in cuor tuo: “Io, e nessun altro all’infuori di me; io non rimarrò mai vedova e non conoscerò privazione di figli”; ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi.
Isaia 47:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di *Babilonia! Siediti in terra, senza trono, figlia dei *Caldei! Infatti non sarai chiamata piú la delicata, la voluttuosa. Metti mano alla *mola e macina farina; lèvati il velo, àlzati lo strascico, scopriti la gamba e passa i fiumi! Si scopra la tua nudità, si veda la tua vergogna; io farò vendetta e non risparmierò anima viva. Il nostro redentore si chiama Signore degli eserciti, il Santo d'*Israele. Siediti in silenzio e va' nelle tenebre, figlia dei Caldei, poiché non sarai piú chiamata la signora dei regni. Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pietà; facesti gravare duramente il tuo giogo sul vecchio, e dicesti: “Io sarò signora per sempre”. Non prendesti a cuore e non immaginasti la fine di tutto questo. Ora ascolta questo, o voluttuosa, che abiti al sicuro, e dici in cuor tuo: “Io, e nessun altro all'infuori di me; io non rimarrò mai vedova e non conoscerò privazione di figli”; ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi *incantesimi.
Isaia 47:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dice il Signore: «Scendi dal tuo piedistallo, Babilonia, e siediti sulla polvere. Siedi a terra, detronizzata. Hai perduto i tuoi titoli di “Babilonia la dolce”, e “Babilonia la raffinata”. Mettiti alla ruota del mulino e macina la farina. Togliti il velo dal viso, solleva i tuoi abiti e scopri le gambe per attraversare il fiume. Ti vedranno nuda, umiliata e svergognata. Mi vendicherò e nessuno potrà fermarmi. Lo afferma il salvatore del suo popolo. Il suo nome è: Signore dell'universo, il Santo d'Israele. Siediti in silenzio, Babilonia, nasconditi nel buio, perché hai perduto anche il titolo di “Signora degli imperi”. Ero sdegnato con il mio popolo. Allora ho umiliato coloro che erano mia proprietà e li ho messi nelle tue mani. Ma tu li hai trattati senza pietà, hai schiacciato anche i vecchi sotto il peso del tuo giogo. Ti credevi eterna, signora degli imperi per sempre. Non hai pensato a questi fatti, non ti sei resa conto di quanto stava per accadere. Ma ora ascolta, gaudente: te ne stavi sdraiata tranquilla e dicevi: “Sono insuperabile! Non sarò mai vedova, né mai perderò i miei figli”. Ebbene in un momento, in un sol giorno, ti piomberanno addosso proprio queste due disgrazie: resterai vedova e perderai i tuoi figli, nonostante le tue magie e i tuoi sortilegi.
Isaia 47:1-9 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
SCENDI, e siedi sopra la polvere, vergine, figliuola di Babilonia; siedi in terra; non vi è più trono, o figliuola de' Caldei; certo, tu non continuerai più ad esser chiamata: Morbida e delicata. Metti la mano alle macine, e macina la farina; scopri la tua chioma, scalzati, scopriti la coscia, passa i fiumi. Le tue vergogne saranno scoperte, ed anche la tua turpitudine sarà veduta; io prenderò vendetta, e non ti verrò incontro da uomo. Il nome del nostro Redentore è il Signore degli eserciti, il Santo d'Israele. Siedi tacita, ed entra nelle tenebre, figliuola de' Caldei; perciocchè tu non sarai più chiamata: La Signora de' regni. Io mi adirai gravemente contro al mio popolo, io profanai la mia eredità, e li diedi in man tua: tu non usasti alcuna misericordia inverso loro; tu aggravasti grandemente il tuo giogo sopra il vecchio. E dicesti: Io sarò signora in perpetuo; fin là, que giammai non ti mettesti queste cose in cuore, tu non ti ricordasti di ciò che avverrebbe alla fine. Ora dunque, ascolta questo, o deliziosa, che abiti in sicurtà, che dici nel cuor tuo: Io son dessa, e non vi è altri che me; io non sederò vedova, e non saprò che cosa sia l'essere orbata di figliuoli; ascolta questo: Queste due cose ti avverranno in un momento, in un medesimo giorno; orbezza di figliuoli, e vedovità; ti verranno appieno addosso, con tutta la moltitudine delle tue malie, con tutta la gran forza delle tue incantagioni.