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Isaia 45:1-25

Isaia 45:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Così parla il SIGNORE al suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, in modo che nessuna gli resti chiusa. «Io camminerò davanti a te e appianerò i luoghi impervi; frantumerò le porte di bronzo, spezzerò le sbarre di ferro; io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti, affinché tu riconosca che io sono il SIGNORE che ti chiama per nome, il Dio d’Israele. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho designato, sebbene non mi conoscessi. Io sono il SIGNORE, e non ce n’è alcun altro; fuori di me non c’è altro Dio! Io ti ho preparato, sebbene non mi conoscessi, perché da oriente a occidente si riconosca che non c’è altro Dio fuori di me. Io sono il SIGNORE, e non ce n’è alcun altro. Io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l’avversità; io, il SIGNORE, sono colui che fa tutte queste cose. Cieli, stillate dall’alto; le nuvole facciano piovere la giustizia! Si apra la terra e sia feconda di salvezza; faccia germogliare la giustizia al tempo stesso. Io, il SIGNORE, creo tutto questo». «Guai a colui che contesta il suo Creatore, egli, rottame fra i rottami di vasi di terra! L’argilla dirà forse a colui che la forma: “Che fai?” L’opera tua potrà forse dire: “Egli non ha mani”? Guai a colui che dice a suo padre: “Perché generi?” e a sua madre: “Perché partorisci?”». Così parla il SIGNORE, il Santo d’Israele, colui che l’ha formato: «Voi m’interrogate circa le cose future! Mi date degli ordini circa i miei figli e circa l’opera delle mie mani! Io ho fatto la terra e ho creato l’uomo su di essa; io, con le mie mani, ho spiegato i cieli e comando tutto il loro esercito. Io ho suscitato Ciro, nella giustizia, e appianerò tutte le sue vie; egli ricostruirà la mia città e rimanderà liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni», dice il SIGNORE degli eserciti. Così parla il SIGNORE: «Il frutto delle fatiche dell’Egitto e del traffico dell’Etiopia e dei Sabei dalla grande statura passerà a te e ti apparterrà; quei popoli cammineranno dietro a te, passeranno incatenati, si prostreranno davanti a te e ti supplicheranno, dicendo: “Certo Dio è in mezzo a te, e non ce n’è alcun altro; non c’è altro Dio”». In verità tu sei un Dio che ti nascondi, o Dio d’Israele, o Salvatore! Saranno svergognati, sì, tutti quanti delusi; se ne andranno tutti assieme coperti di vergogna i fabbricanti d’idoli; ma Israele sarà salvato dal SIGNORE mediante una salvezza eterna; voi non sarete svergognati né delusi, mai più in eterno. Infatti così parla il SIGNORE che ha creato i cieli, il Dio che ha formato la terra, l’ha fatta, l’ha stabilita, non l’ha creata perché rimanesse deserta, ma l’ha formata perché fosse abitata: «Io sono il SIGNORE, e non ce n’è alcun altro. Io non ho parlato in segreto in qualche luogo tenebroso della terra; io non ho detto alla discendenza di Giacobbe: “Cercatemi invano!” Io, il SIGNORE, parlo con giustizia, dichiaro le cose che sono rette. Adunatevi, venite, accostatevi tutti assieme, voi che siete scampati dalle nazioni! Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno e pregano un dio che non può salvare. Proclamatelo, fateli avvicinare, si consiglino pure assieme! Chi ha annunciato queste cose fin dai tempi antichi e le ha predette da lungo tempo? Non sono forse io, il SIGNORE? Fuori di me non c’è altro Dio, Dio giusto, e non c’è salvatore fuori di me. Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n’è alcun altro. Per me stesso io l’ho giurato; è uscita dalla mia bocca una parola di giustizia, e non sarà revocata: ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ogni lingua mi presterà giuramento. “Solo nel SIGNORE”, si dirà di me, “è la giustizia e la forza”». A lui verranno, pieni di vergogna, quanti si erano adirati contro di lui. Nel SIGNORE sarà giustificata e si glorierà tutta la discendenza d’Israele.

Isaia 45:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

«Cosí parla il Signore al suo *unto, a *Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, in modo che nessuna gli resti chiusa. Io camminerò davanti a te, e appianerò i luoghi impervi; frantumerò le porte di bronzo, spezzerò le sbarre di ferro; io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti, affinché tu riconosca che io sono il Signore che ti chiama per nome, il Dio d'*Israele. Per amor di *Giacobbe, mio servo, e d'Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho designato, sebbene non mi conoscessi. Io sono il Signore, e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio! Io ti ho preparato, sebbene non mi conoscessi, perché da oriente a occidente si riconosca che non c'è altro Dio fuori di me. Io sono il Signore, e non ce n'è alcun altro. Io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversità; io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose. Cieli, stillate dall'alto; le nuvole facciano piovere la giustizia! Si apra la terra e sia feconda di salvezza; faccia germogliare la giustizia al tempo stesso. Io, il Signore, creo tutto questo. Guai a colui che contesta il suo creatore, egli, rottame fra i rottami di vasi di terra! L'argilla dirà forse a colui che la forma: “Che fai?” L'opera tua potrà forse dire: “Egli non ha mani?” Guai a colui che dice a suo padre: “Perché generi?” e a sua madre: “Perché partorisci?” Cosí parla il Signore, il Santo d'Israele, colui che l'ha formato: Voi m'interrogate circa le cose future! Mi date degli ordini circa i miei figli e circa l'opera delle mie mani! Io ho fatto la terra e ho creato l'uomo su di essa; io, con le mie mani, ho spiegato i cieli e comando tutto il loro esercito. Io ho suscitato Ciro, nella giustizia, e appianerò tutte le sue vie; egli ricostruirà la mia città e rimanderà liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni, dice il Signore degli eserciti». Cosí parla il Signore: «Il frutto delle fatiche dell'Egitto e del traffico dell'Etiopia e dei Sabei dalla grande statura passerà a te, e ti apparterrà; quei popoli cammineranno dietro a te, passeranno incatenati, si prostreranno davanti a te, e ti supplicheranno dicendo: “Certo Dio è in mezzo a te, e non ce n'è alcun altro; non c'è altro Dio”». In verità tu sei un Dio che ti nascondi, o Dio d'Israele, o Salvatore! Saranno svergognati, sí, tutti quanti delusi; se ne andranno tutti assieme coperti di vergogna i fabbricanti d'idoli; ma Israele sarà salvato dal Signore mediante una salvezza eterna; voi non sarete svergognati né delusi, mai piú in eterno. Infatti cosí parla il Signore che ha creato i cieli, il Dio che ha formato la terra, l'ha fatta, l'ha stabilita, non l'ha creata perché rimanesse deserta, ma l'ha formata perché fosse abitata: «Io sono il Signore e non ce n'è alcun altro. Io non ho parlato in segreto in qualche luogo tenebroso della terra; io non ho detto alla discendenza di Giacobbe: “Cercatemi invano!” Io, il Signore, parlo con giustizia, dichiaro le cose che sono rette. «Adunatevi, venite, accostatevi tutti assieme, voi che siete scampati dalle nazioni! Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno e pregano un dio che non può salvare. Proclamatelo, fateli avvicinare, si consiglino pure assieme! Chi ha annunziato queste cose fin dai tempi antichi e le ha predette da lungo tempo? Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c'è altro Dio, Dio giusto, e non c'è Salvatore fuori di me. Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro. Per me stesso io l'ho giurato; è uscita dalla mia bocca una parola di giustizia, e non sarà revocata: Ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ogni lingua mi presterà giuramento. “Solo nel Signore”, si dirà di me, “è la giustizia e la forza”». A lui verranno, pieni di vergogna, quanti si erano adirati contro di lui. Nel Signore sarà giustificata e si glorierà tutta la discendenza d'Israele.

Isaia 45:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore dice al re Ciro, che egli ha scelto: «Ti do tutto il mio appoggio per sottomettere le nazioni, per detronizzare i re e spalancare davanti a te le porte sbarrate delle città. Ti precederò, per prepararti il terreno ed eliminare davanti a te ogni ostacolo, per abbattere le porte di bronzo e rompere le spranghe di ferro. Ti farò scoprire tesori segreti, ricchezze ben nascoste. Così tu riconoscerai che io, il Signore, il Dio d'Israele, ti ho affidato un incarico. Per amore d'Israele, mio servo, di Giacobbe, popolo da me scelto, ti ho affidato un incarico. Ti ho concesso questo onore anche se tu non mi conoscevi. Il Signore sono io e nessun altro. All’infuori di me non c’è altro Dio. Farò di te un re potente anche se tu non mi conosci. Così, dall’oriente all’occidente, tutti sapranno che all’infuori di me non c’è nessuno. Il Signore sono io e nessun altro. Io faccio la luce e creo l’oscurità; procuro il benessere e provoco la disgrazia. Io, il Signore, compio tutto questo. Il cielo dall’alto mandi la rugiada e le nubi come pioggia, la vittoria! La terra si apra e l’accolga, per far germogliare la giustizia e fiorire la salvezza! Io, il Signore, ho creato tutto questo». Guai all’uomo, semplice vaso di argilla tra i tanti, che osa rimproverare chi lo ha plasmato! Può forse l’argilla chiedere a chi lavora: «Che cosa fai?», o dire al vasaio: «Il tuo lavoro è incompleto!»? Guai a chi osa dire a suo padre: «Perché mi hai generato?», o a sua madre: «Perché mi hai messo al mondo?». Il Signore, il Santo d'Israele, ha plasmato il suo popolo e ora chiede: «Volete che io vi renda conto di come mi comporto con i miei figli? Volete impormi che cosa devo o non devo fare? Io ho fatto la terra e creato gli uomini che la abitano. Con le mie mani ho disteso il cielo come una tenda e do ordini all’esercito delle stelle. Io sono fedele, perciò ho chiamato il re Ciro e gli ho spianato la via. Egli ricostruirà la mia città, Gerusalemme, e farà tornare a casa gli esiliati che mi appartengono, senza ricevere un soldo, senza un regalo. Così dice il Signore dell'universo!». Il Signore assicura a Israele: il frutto del lavoro degli Egiziani, il guadagno degli Etiopi e degli abitanti di Seba, così alti di statura, diventerà tuo, sarà tua proprietà! Questi uomini ti verranno dietro, incatenati, ti si prostreranno dinanzi e riconosceranno: «Non c’è altro Dio che il tuo, non esistono altre divinità». Dio d'Israele, tu che salvi, tu sei veramente un Dio che resti nascosto! Quelli che fabbricano idoli saranno coperti di vergogna e di disonore. Se ne andranno via confusi. Il popolo d'Israele, invece, ha ricevuto dal Signore una salvezza perenne. Non ci sarà mai per lui né vergogna né disonore. Il Signore ha creato il cielo, è Dio che ha fatto la terra, che l’ha plasmata e resa stabile. Non l’ha creata per rimanere vuota, ma per essere popolata. Ora egli afferma: «Il Signore sono io, non c’è altro Dio. Non ho parlato in segreto o in qualche angolo oscuro. Non ho chiesto ai discendenti di Giacobbe di cercarmi dove non c’è nulla. Io, il Signore, lo affermo con franchezza: quello che io annunzio è chiaro ed è sicuro». Dice il Signore: «Venite e radunatevi insieme, superstiti delle nazioni, avvicinatevi! Coloro che portano idoli di legno sono insensati: essi pregano un dio che non li può salvare. Consigliatevi pure insieme per vedere quali prove portare a vostro favore. Chi è che ha fatto sapere in anticipo quel che accade oggi? Chi l’aveva già annunziato da tempo? Non sono forse io, il Signore? All’infuori di me, non c’è altro Dio. Un Dio fedele, che salva, non esiste, all’infuori di me. Genti di tutta la terra, rivolgetevi a me e sarete salve, perché il Signore sono io e nessun altro. Quel che prometto, io lo mantengo; quel che dico, rimane. Lo giuro sulla mia vita e sul mio onore: tutti si prostreranno davanti a me e tutti riconosceranno: “Solo nel Signore troviamo la vittoria e la forza”. Tutti quelli che mi hanno fatto guerra torneranno a me, umiliati. Tutti i discendenti d'Israele otterranno giustizia e si rallegreranno per merito mio».

Isaia 45:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Così ha detto il Signore a Ciro, suo unto, ed il quale io ho preso, dice egli, per la man destra, per atterrar davanti a lui le genti, e sciogliere i lombi dei re; per aprir gli usci dinanzi a lui, e far che le porte non gli sieno serrate: Io andrò dinanzi a te, e dirizzerò le vie distorte; io romperò le porte di rame, e spezzerò le sbarre di ferro. E ti darò i tesori riposti in luoghi tenebrosi, e le cose nascoste in luoghi segreti; acciocchè tu conosca che io sono il Signore, l'Iddio d'Israele, che ti ho chiamato per lo tuo nome; per amor di Giacobbe, mio servitore, e d'Israele, mio eletto; anzi ti ho chiamato per lo tuo nome, e ti ho soprannominato, benchè tu non mi conoscessi. Io sono il Signore, e non ve n'è alcun altro; non vi è Dio alcuno fuor che me; io ti ho cinto, benchè tu non mi conoscessi; acciocchè si conosca dal sol levante, e dal Ponente, che non vi è alcun Dio fuor che me. Io sono il Signore, e non ve n'è alcun altro; che formo la luce, e creo le tenebre; che fo la pace, e creo il male. Io sono il Signore, che fo tutte queste cose. Cieli, gocciolate da alto, e stillino le nuvole la giustizia; aprasi la terra, e fruttino la salute, e la giustizia; facciale quella germogliare insieme. Io, il Signore, ho creato questo. Guai a chi contende col suo Formatore! contenda il testo co' testi di terra; l'argilla dirà ella al suo formatore: Che fai? non vi è alcuna opera di mani nel tuo lavoro. Guai a chi dice al padre: Che generi? ed alla donna: Che partorisci? Così ha detto il Signore, il Santo d'Israele, e suo Formatore: Domandatemi delle cose avvenire; ordinatemi ciò che io ho da fare intorno a' miei figliuoli, ed all'opera delle mie mani. Io ho fatta la terra, ed ho creati gli uomini che sono sopra essa; le mie mani hanno distesi i cieli, ed io ho dati gli ordini a tutto il loro esercito. Io ho suscitato quell'uomo in giustizia, e addirizzerò tutte le sue imprese; egli riedificherà la mia città, e rimanderà il mio popolo, che sarà stato in cattività, senza prezzo, e senza presente, ha detto il Signor degli eserciti. Così ha detto il Signore: La fatica dell'Egitto, e il traffico degli Etiopi, e de' Sabei, uomini di grande statura, passeranno a te, e saranno tuoi, o Gerusalemme; que' popoli cammineranno dietro a te, passeranno co' ceppi, e s'inchineranno dinanzi a te; ti supplicheranno, dicendo: Certo in te è Iddio; e fuor d'Iddio, non vi è alcun altro Dio. Veramente tu sei l'Iddio, che ti nascondi, l'Iddio d'Israele, il Salvatore. Essi tutti sono stati confusi e svergognati; gli artefici degl'idoli se ne sono andati tutti quanti con vituperio. Ma Israele è stato salvato dal Signore, di una salute eterna; voi Israeliti non sarete giammai in eterno confusi, nè svergognati. Perciocchè, così ha detto il Signore che ha creati i cieli; l'Iddio, che ha formata la terra, e l'ha fatta, e l'ha stabilita, e non l'ha creata per restar vacua, anzi l'ha formata per essere abitata: Io sono il Signore, e non ve n'è alcun altro. Io non ho parlato di nascosto, nè in luogo tenebroso della terra; io non ho detto alla progenie di Giacobbe in vano: Cercatemi; io sono il Signore, che parlo in giustizia, ed annunzio cose diritte. Adunatevi, e venite; accostatevi tutti quanti voi che siete scampati d'infra le genti. Quelli che portano il legno della loro scultura, e fanno orazione ad un dio che non può salvare, non hanno conoscimento alcuno. Annunziate loro, e fateli appressare, ed anche prendano consiglio insieme; chi ha fatto intender questo ab antico, chi l'ha annunziato già da lungo tempo? non son desso io, il Signore, fuor del quale non vi è alcun altro Dio? l'Iddio giusto, e Salvatore; fuor di me non ve n'è alcun altro. Riguardate a me, voi tutti i termini della terra, e siate salvati; perciocchè io sono Iddio, e non ve n'è alcun altro. Io ho giurato per me stesso, una parola è uscita della mia bocca, in giustizia, e non sarà revocata: Che ogni ginocchio si piegherà davanti a me, ed ogni lingua giurerà per me. Ei si dirà di me: Veramente nel Signore è ogni giustizia e forza; tutti quelli che sono accesi d'ira contro a lui verranno a lui, e saranno confusi. Tutta la progenie d'Israele sarà giustificata nel Signore, e si glorierà in lui.