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Isaia 44:1-11

Isaia 44:1-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

«Ora ascolta, Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto! Così parla il SIGNORE che ti ha fatto, che ti ha formato fin dal seno materno, colui che ti soccorre: “Non temere, Giacobbe, mio servo, o Iesurun, che io ho scelto!” Io infatti spanderò le acque sul suolo assetato e i ruscelli sull’arida terra; spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi rampolli; essi germoglieranno come in mezzo all’erba, come salici in riva a correnti d’acque. L’uno dirà: “Io sono del SIGNORE”, l’altro si chiamerà Giacobbe, e un altro scriverà sulla sua mano: “Del SIGNORE”, e si onorerà di portare il nome d’Israele. Così parla il SIGNORE, re d’Israele e suo Redentore, il SIGNORE degli eserciti: “Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di me non c’è Dio. Chi, come me, proclama l’avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Che egli lo dichiari e me lo provi! Lo annuncino essi l’avvenire, e quanto avverrà! Non vi spaventate, non temete! Non te l’ho io annunciato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. C’è forse un Dio fuori di me? Non c’è altra Rocca; io non ne conosco nessuna”». Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità; i loro idoli più cari non giovano a nulla; i loro testimoni non vedono, non capiscono nulla, perché essi siano coperti di vergogna. Chi fabbrica un dio o fonde un’immagine che non gli serva a nulla? Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino! Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme.

Isaia 44:1-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

«Ora ascolta, *Giacobbe, mio servo, o *Israele, che io ho scelto! Cosí parla il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato fin dal seno materno, colui che ti soccorre: Non temere, Giacobbe mio servo, o Iesurun che io ho scelto! Io infatti spanderò le acque sul suolo assetato e i ruscelli sull'arida terra; spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione suoi tuoi rampolli; essi germoglieranno come in mezzo all'erba, come salici in riva a correnti d'acque. L'uno dirà: “Io sono del Signore”; l'altro si chiamerà Giacobbe, e un altro scriverà sulla sua mano: “Del Signore”, e si onorerà di portare il nome d'Israele. «Cosí parla il Signore, re d'Israele e suo redentore, il Signore degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio. Chi, come me, proclama l'avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Che egli lo dichiari e me lo provi! Lo annunzino essi l'avvenire, e quanto avverrà! Non vi spaventate, non temete! Non te l'ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. C'è forse un Dio fuori di me? Non c'è altra Ròcca; io non ne conosco nessuna». Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità; i loro idoli piú cari non giovano a nulla; i loro testimoni non vedono, non capiscono nulla, perché essi siano coperti di vergogna. Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine che non gli serva a nulla? Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!… Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme.

Isaia 44:1-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dice il Signore: «Ora ascolta, Israele, mio servo, popolo di Giacobbe da me scelto. Io sono il Signore che ti ha creato: da quando ti ho plasmato nel seno materno ti ho preso a cuore. Non temere: tu sei il mio servo, il popolo da me scelto, o Iesurùn! Verserò acqua sulla terra assetata, farò scorrere torrenti sul suolo arido. Manderò il mio spirito suoi tuoi figli, la mia benedizione sui tuoi discendenti. Cresceranno come erba fra le acque, come salici lungo corsi d'acqua. Uno dirà: Appartengo al Signore! Un altro si chiamerà Giacobbe! Un altro ancora scriverà il nome di Dio sulla sua mano e sarà orgoglioso del nome d'Israele». Così dice il Signore dell'universo, re e salvatore d'Israele: «Io sono il primo e l’ultimo. All’infuori di me non c’è altro Dio. Chi è come me? Lo proclami pure, abbia il coraggio di annunziarlo e di esporlo davanti a me. Chi ha fatto conoscere gli avvenimenti passati? Ci comunichi quel che accadrà. Non vi spaventate e non temete. Non ve l’ho annunziato e fatto sapere da lungo tempo? Voi siete miei testimoni: all’infuori di me non c’è altro Dio! Non conosco nessuno sul quale possiate fare affidamento». «Quelli che fabbricano gli idoli sono gente da nulla. I loro dèi preziosi non servono a niente. Quelli che li adorano non vedono e non si rendono conto; perciò saranno coperti di vergogna. Chi fabbrica un idolo o fonde una statua si illude di averne un vantaggio. Quelli che li prendono sul serio saranno umiliati, perché gli idoli sono stati fatti da semplici uomini. Si radunino e si facciano avanti, tremeranno di paura e saranno coperti di vergogna.

Isaia 44:1-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA dunque ascolta, o Giacobbe, mio servitore; e tu, Israele, che io ho eletto. Così ha detto il Signore, tuo Fattore, e tuo Formatore fin dal ventre, il qual ti aiuta: Non temere, o Giacobbe, mio servitore; e tu, Iesurun, che io ho eletto. Perciocchè io spanderò dell'acque sopra l'assetato, e dei rivi sopra la terra asciutta; io spanderò il mio Spirito sopra la tua progenie, e la mia benedizione sopra quelli che usciranno di te. Ed essi germoglieranno fra l'erba, come salci presso a' rivi delle acque. L'uno dirà: Io son del Signore; e l'altro si nominerà del nome di Giacobbe; e l'altro si sottoscriverà di sua mano del Signore, e si soprannominerà del nome d'Israele. Così ha detto il Signore, il Re d'Israele, e suo Redentore, il Signor degli eserciti: Io sono il primiero, ed io son l'ultimo; e non vi è Dio alcuno fuor che me. E chi è come me, che abbia chiamato, e dichiarato, e ordinato quello, da che io stabilii il popolo antico? annunzino loro que' dii le cose future, e quelle che avverranno. Non vi spaventate, e non vi smarrite; non ti ho io fatte intendere, e dichiarate queste cose ab antico? e voi me ne siete testimoni; evvi alcun Dio, fuor che me? non vi è alcun'altra Rocca, io non ne conosco alcuna. Gli artefici delle sculture son tutti quanti vanità; e i lor cari idoli non giovano nulla; ed essi son testimoni a sè stessi che quelli non vedono, e non conoscono; acciocchè sieno confusi. Chi ha formato un dio? e chi ha fusa una scultura? Ella non gioverà nulla. Ecco, tutti i compagni di un tale uomo saranno confusi, e insieme gli artefici, che son fra gli uomini; aduninsi pure, e presentinsi tutti quanti; sì, saranno tutti insieme spaventati, e confusi.