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Isaia 40:18-31

Isaia 40:18-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste? Un artista fonde l’idolo, l’orafo lo ricopre d’oro e vi salda delle catenelle d’argento. Colui che la povertà costringe a offrire poco sceglie un legno che non marcisca e si procura un abile artigiano per fare un idolo che non vacilli. Ma non lo sapete? Non l’avete sentito? Non vi è stato annunciato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra? Egli è assiso sulla volta della terra, da lì gli abitanti appaiono come cavallette; egli distende i cieli come una cortina e li spiega come una tenda per abitarvi; egli riduce i prìncipi a nulla e annienta i giudici della terra; appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, egli vi soffia contro e quelli inaridiscono, e l’uragano li porta via come stoppia. «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?», dice il Santo. Levate gli occhi in alto e guardate: chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una. Perché dici tu, Giacobbe, e perché parli così, Israele: «La mia via è occulta al SIGNORE e al mio diritto non bada il mio Dio»? Non lo sai tu? Non l’hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.

Isaia 40:18-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste? Un artista fonde l'idolo, l'orafo lo ricopre d'oro e vi salda delle catenelle d'argento. Colui che la povertà costringe a offrir poco sceglie un legno che non marcisca, e si procura un abile artigiano, per fare un idolo che non vacilli. Ma non lo sapete? Non l'avete sentito? Non vi è stato annunziato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra? Egli è assiso sulla volta della terra, da lí gli abitanti appaiono come *cavallette; egli distende i cieli come una cortina e li spiega come una tenda per abitarvi; egli riduce i príncipi a nulla, e annienta i giudici della terra; appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, egli vi soffia contro, e quelli inaridiscono e l'uragano li porta via come stoppia. «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?» Dice il Santo. Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una. Perché dici tu, *Giacobbe e perché parli cosí, *Israele: «La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?» Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i piú forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.

Isaia 40:18-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

A chi volete paragonare Dio, con quale immagine raffigurarlo? Non è una statua che un artista modella; l’orefice la ricopre d'oro e fonde catene d'argento! Per chi non è molto ricco basta prendere un legno che non marcisce e cercare un abile artista che gli costruisca una statua ben ferma. Non lo sapete? Non lo avete sentito? Non vi è già noto fin dall’inizio? Non avete capito come è stato fondato il mondo? Dio siede sulla cupola che copre la terra, di lassù gli uomini sembrano formiche; egli distende il cielo come un velo, lo dispiega come una tenda dove abitarvi. Toglie la forza ai potenti e annienta i prìncipi della terra. Sono come pianticelle trapiantate o appena seminate; hanno piccole radici nella terra: se Dio manda il vento contro di loro essi seccano e volano via come paglia. «A chi volete paragonarmi? Chi potrebbe essere uguale a me?», domanda Dio che è santo. Alzate gli occhi e osservate: chi ha creato le stelle? Solo uno, il Forte e Potente. Egli le conosce una per una; le chiama tutte per nome e nessuna manca all’appello. Israeliti, discendenti di Giacobbe, perché continuate a ripetere: «Il Signore non conosce la nostra condizione, non si interessa delle ingiustizie che soffriamo»? Voi non sapete, non avete udito che il Signore è Dio per sempre? Egli ha creato il mondo e non si stanca mai. Nessuno può capire a fondo la sua intelligenza. Egli dà energia a chi è affaticato e rende forte il debole. Perfino i giovani si stancano, anche i più forti vacillano e cadono; ma tutti quelli che confidano nel Signore ricevono forze sempre nuove: camminano senza affannarsi, corrono senza stancarsi, volano con ali di aquila.

Isaia 40:18-31 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Ed a cui assomigliereste Iddio, e qual sembianza gli adattereste? Il fabbro fonde la scultura, e l'orafo vi distende su l'oro, da coprirla; e le fonde de' cancelli di argento. Colui che fa povera offerta sceglie un legno che non intarli; egli si cerca un artefice industrioso, per formargli una scultura che non si muove. Non avete voi alcun conoscimento? non ascoltate voi? la cosa non vi è ella stata dichiarata fin dal principio? non intendete voi come la terra è stata fondata? Egli è quel che siede sopra il globo della terra, ed a cui gli abitanti di essa sono come locuste; che stende i cieli come una tela, e li tende come una tenda da abitare; che riduce i principi a niente, e fa che i rettori della terra son come una cosa vana; come se non fossero pure stati piantati, nè pur seminati, o che il lor ceppo non fosse pure stato radicato in terra; sol che soffi contro a loro, si seccano, e il turbo li porta via come stoppia. A cui dunque mi assomigliereste? o a cui sarei io agguagliato? dice il Santo. Levate ad alto gli occhi vostri, e vedete; chi ha create quelle cose? chi fa uscire l'esercito loro a conto? chi le chiama tutte per nome, per la grandezza della sua forza, e, perciocchè egli è potente in virtù, senza che ne manchi pure una? Perchè diresti, o Giacobbe; e perchè, o Israele, parleresti così: La mia via è occulta al Signore, e la mia ragione non viene più davanti all'Iddio mio? Non sai tu, non hai tu udito? Il Signore è l'Iddio eterno, che ha create le estremità della terra; egli non si stanca, e non si affatica; il suo intendimento è infinito. Egli dà forza allo stanco, ed accresce vigore a chi è senza forze. I giovani si stancano, e si affaticano; e i più scelti giovani traboccano, e cadono. Ma quelli che sperano nel Signore acquistano del continuo nuove forze; salgono con l'ale, come l'aquile; corrono, e non si affaticano; camminano, e non si stancano.