Isaia 39:1-8
Isaia 39:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
In quel tempo Merodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che egli era stato malato ed era guarito. Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli ambasciatori le stanze dove erano le sue cose preziose, l’argento, l’oro, gli aromi, gli oli finissimi, tutto il suo arsenale e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro. Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da me da un paese lontano, da Babilonia». Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c’è in casa mia; non c’è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato loro». Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del SIGNORE degli eserciti: “Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c’è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla”, dice il SIGNORE. “Saranno presi alcuni dei tuoi figli, usciti da te e da te generati, per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia”». Ezechia rispose a Isaia: «La parola del SIGNORE che tu hai pronunciata è buona». Poi aggiunse: «Perché ci sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita».
Isaia 39:1-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
In quel tempo, Merodac-Baladan, figlio di Baladan, re di *Babilonia, mandò una lettera e un dono a *Ezechia, perché aveva sentito che egli era stato malato ed era guarito. Ezechia se ne rallegrò, e mostrò agli ambasciatori le stanze dove erano le sue cose preziose, l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli finissimi, tutto il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro. Allora il *profeta *Isaia andò dal re Ezechia, e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da me da un paese lontano, da Babilonia». Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c'è in casa mia; non c'è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato loro». Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore degli eserciti: Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c'è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla, dice il Signore. Saranno presi alcuni dei tuoi figli, usciti da te e da te generati, per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia». Ezechia rispose a Isaia: «La parola del Signore che tu hai pronunziata, è buona». Poi aggiunse: «Perché ci sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita».
Isaia 39:1-8 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, aveva saputo della malattia di Ezechia e della sua guarigione. Gli scrisse e gli mandò un regalo. Ezechia si rallegrò per l’arrivo degli inviati di Merodac-Baladàn e mostrò loro i suoi depositi, l’oro, l’argento, i profumi, l’olio aromatico, il suo arsenale e tutti i tesori che aveva nei magazzini; fece vedere tutto quel che si trovava nel suo palazzo e nel suo regno, senza tralasciare nulla. Il profeta Isaia venne dal re Ezechia e gli chiese: — Da dove vengono questi uomini? Che cosa ti hanno detto? — Vengono da una terra lontana, da Babilonia — rispose Ezechia. — Che cosa hanno visto in casa tua? — chiese ancora Isaia. Ezechia rispose: — Hanno visto tutto. Ho mostrato loro tutti i tesori che si trovano nei miei magazzini, senza tralasciare nulla. Allora Isaia rispose a Ezechia: — Ascolta la parola del Signore dell'universo: Un giorno tutto quel che si trova in casa tua, tutto quel che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi, sarà trasportato in Babilonia. Non verrà lasciato nulla — dice il Signore. Verranno deportati anche alcuni dei tuoi diretti discendenti; resteranno a servizio nel palazzo del re di Babilonia. Ezechia rispose a Isaia: — Mi hai portato una buona notizia da parte del Signore: vuol dire che almeno io avrò pace e sicurezza!
Isaia 39:1-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
IN quel tempo, Merodac-bala-dan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mandò lettere e presenti ad Ezechia; perciocchè avea inteso ch'era stato infermo, e ch'era guarito. Ed Ezechia si rallegrò di loro, e mostrò loro la casa delle sue cose preziose, l'argento, e l'oro, e gli oromati, e gli olii odoriferi, e la casa di tutti i suoi arredi, e tutto quello che si ritrovava ne' suoi tesori; non vi fu cosa alcuna in casa, ovvero in tutto il dominio di Ezechia, ch'egli non mostrasse loro. E il profeta Isaia venne al re Ezechia, e gli disse: Che hanno detto quegli uomini? e donde son venuti a te? Ed Ezechia disse: Son venuti a me di paese lontano, di Babilonia. Ed Isaia disse: Che hanno veduto in casa tua? Ed Ezechia disse: Hanno veduto tutto quello che è in casa mia; non vi è nulla ne' miei tesori, che io non abbia lor mostrato. Ed Isaia disse ad Ezechia: Ascolta la parola del Signor degli eserciti: Ecco, i giorni vengono, che tutto quello che è in casa tua, e quello che i tuoi padri hanno raunato in tesoro infino a questo giorno, sarà portato in Babilonia; non ne sarà lasciata di resto cosa veruna, dice il Signore. Ed anche si prenderanno de' tuoi figliuoli, i quali saranno usciti di te, i quali tu avrai generati; e saranno eunuchi nel palazzo del re di Babilonia. Ed Ezechia disse ad Isaia: La parola del Signore, che tu hai pronunziata, è buona. Poi disse: Noi vi sarà egli pur pace e sicurtà, a' miei dì?