Logo YouVersion
Icona Cerca

Isaia 27:1-13

Isaia 27:1-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

In quel giorno il SIGNORE punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano, l’agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare! In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio! Io, il SIGNORE, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi. Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro e li brucerei tutti assieme! A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me. In avvenire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo. Il SIGNORE ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più. Infatti la città fortificata è una solitudine, un pascolo abbandonato, abbandonato come il deserto; vi pascoleranno i vitelli, vi si sdraieranno e ne divoreranno gli arbusti. Quando i rami saranno secchi, saranno rotti; verranno le donne a bruciarli. Poiché è un popolo senza intelligenza; perciò colui che l’ha fatto non ne avrà compassione, colui che l’ha formato non gli farà grazia. In quel giorno il SIGNORE scrollerà i suoi frutti, dal corso del fiume al torrente d’Egitto; voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d’Israele. In quel giorno suonerà una gran tromba; quelli che erano perduti nel paese d’Assiria e quelli che erano dispersi nel paese d’Egitto verranno e si prostreranno davanti al SIGNORE, sul monte santo, a Gerusalemme.

Isaia 27:1-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

In quel giorno, il Signore punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano, l'agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare! In quel giorno, cantate la vigna dal vino vermiglio! Io, il Signore, ne sono il guardiano, io la irrigo a ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi. Nessuna ira è in me. Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni, io andrei contro di loro, e li brucerei tutti assieme! A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me. In avvenire, *Giacobbe metterà radice, *Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo. Il Signore ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L'ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? Tu l'hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. In questo modo è stata espiata l'*iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di *Astarte e le colonne solari non risorgeranno piú. Infatti la città fortificata è una solitudine, un pascolo abbandonato, abbandonato come il deserto; vi pascoleranno i vitelli, vi si sdraieranno, e ne divoreranno gli arbusti. Quando i rami saranno secchi, saranno rotti; verranno le donne a bruciarli; poiché è un popolo senza intelligenza; perciò colui che l'ha fatto non ne avrà compassione, colui che l'ha formato non gli farà grazia. In quel giorno il Signore scrollerà i suoi frutti, dal corso del fiume al torrente d'Egitto; voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d'Israele. In quel giorno sonerà una gran tromba; quelli che erano perduti nel paese d'Assiria e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto verranno e si prostreranno davanti al Signore, sul monte santo, a *Gerusalemme.

Isaia 27:1-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Quel giorno il Signore con la sua spada terribile, forte e potente punirà il Leviatàn, serpente guizzante e tortuoso e ucciderà questo mostro marino. Quel giorno il Signore dirà: «Lodate la mia magnifica vigna. Io stesso, il Signore, sono il suo vignaiolo, la irrigo di continuo e la custodisco giorno e notte perché nessuno le arrechi danno. Non sono più adirato con la mia vigna. Se vi fossero rovi e spini, muoverei loro guerra, li brucerei tutti insieme. Cerchi pure la mia protezione e faccia la pace con me. Sì, faccia la pace con me». In futuro il popolo d'Israele, discendente da Giacobbe, metterà radici, fiorirà e germoglierà come un albero. Con i suoi frutti riempirà tutta la terra. Il Signore ha punito il popolo d'Israele ma è stato più severo con i suoi oppressori. Non lo ha distrutto, come invece ha fatto con quelli che volevano annientarlo. Lo ha castigato e cacciato via, lontano dalla sua terra. Lo ha travolto con la stessa forza di un turbine di vento che viene da oriente. Ma i peccati del popolo saranno perdonati. Allora verranno abbattuti gli altari degli idoli, le loro pietre andranno in polvere come calce. Non resterà in piedi nessun altare e nessun palo sacro. La città fortificata è in rovina, in una solitudine di deserto. È diventata un luogo di pascolo, dove possono sdraiarsi e nutrirsi i vitelli. I rami degli alberi sono secchi e spezzati, e le donne li raccolgono come legna per il fuoco. Israele è un popolo davvero privo di senno: ha costretto Dio, il suo creatore, a non avere pietà di lui né a usargli misericordia. Quel giorno, o Israeliti, dal fiume Eufrate ai confini dell'Egitto, il Signore vi radunerà a uno a uno, come si raccolgono le spighe. Quel giorno, la grande tromba suonerà per chiamare a raccolta dall’Assiria e dall’Egitto tutti gli Israeliti in esilio. Essi verranno e adoreranno il Signore sulla sua santa montagna, a Gerusalemme.

Isaia 27:1-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

IN quel giorno il Signore farà punizione, con la sua dura, grande, e forte spada, di Leviatan, serpente guizzante, e di Leviatan, serpente torto; ed ucciderà la balena che è nel mare. In quel giorno, cantate della vigna del vin vermiglio. Io, il Signore, la guardo; io l'adacquerò ad ogni momento; io la guarderò giorno e notte, acciocchè niun la danneggi. Niuna ira è in me. Chi metterà in battaglia contro a me vepri e pruni? io li calcherò, e li abbrucerò tutti quanti. Arresterebbe alcuno la mia forza? faccia pur pace meco, faccia pur pace meco. Ne' giorni a venire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà, e germoglierà; ed empieranno di frutto la faccia del mondo. L'ha egli percosso secondo le percosse di quelli ch'egli percuote? è egli stato ucciso secondo l'uccisione di quelli ch'egli uccide? Tu contenderai con lei con misura, quando tu la manderai via; egli l'ha cacciata col suo vento impetuoso, nel giorno del vento orientale. In questo modo adunque sarà purgata l'iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto; cioè: che il suo peccato sarà tolto via, quando egli avrà ridotte tutte le pietre degli altari come pietre di calcina stritolate; ed i boschi e le statue non saranno più in piè. Perciocchè le città forti saranno solitarie, e le case saranno abbandonate, e lasciate come un deserto; ivi pasturerà il vitello, ed ivi giacerà, e mangerà interamente i rami che vi saranno. Quando i rami che vi saranno, saranno secchi, saranno rotti, e le donne verranno, e li arderanno; conciossiachè questo popolo non sia un popolo d'intendimento; perciò colui che l'ha fatto non ne avrà pietà, e colui che l'ha formato non ne avrà mercè. In quel giorno adunque avverrà che il Signore scoterà dal letto del fiume, fino al torrente di Egitto; e voi, figliuoli d'Israele, sarete raccolti ad uno ad uno. Ma in quel giorno avverrà che si sonerà con una gran tromba, e quelli ch'erano stati perduti nel paese di Assiria, e quelli ch'erano stati scacciati nel paese di Egitto verranno, e adoreranno il Signore, nel monte santo, in Gerusalemme.