Lettera agli Ebrei 4:1-9
Lettera agli Ebrei 4:1-9 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano ascoltata. Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto: «Così giurai nella mia ira: “Non entreranno nel mio riposo!”». E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così: «Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere»; e di nuovo nel medesimo passo: «Non entreranno nel mio riposo!» Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunciata non vi entrarono a motivo della loro disubbidienza, Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo per mezzo di Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!» Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora di un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio
Lettera agli Ebrei 4:1-9 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. Poiché a noi come a loro è stata annunziata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata. Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto: «Cosí giurai nella mia ira: “Non entreranno nel mio riposo!”» E cosí disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla creazione del mondo. Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto cosí: «Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere»; e di nuovo nel medesimo passo: «Non entreranno nel mio riposo!» Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunziata non vi entrarono a motivo della loro disubbidienza, Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo per mezzo di *Davide, dopo tanto tempo, come si è detto prima: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!» Infatti, se *Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora d'un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio
Lettera agli Ebrei 4:1-9 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
La promessa di Dio dura ancora: si può ancora entrare nel luogo del suo riposo. Perciò stiamo attenti che nessuno di voi risulti escluso. Perché anche noi abbiamo ricevuto la *parola di Dio, come quelli che erano nel deserto. Essi però non ebbero alcun vantaggio dalla parola udita, perché quando la udirono non rimasero uniti a quelli che la ricevettero con fede. Noi invece che abbiamo fede possiamo entrare nel luogo del suo riposo, a proposito del quale Dio ha detto: Perciò mi sono adirato contro di loro e ho fatto un giuramento: non entreranno mai nel luogo del mio riposo. Eppure le opere di Dio erano già compiute fin dalla fondazione del mondo. Infatti in qualche pagina della Bibbia, parlando del settimo giorno si dice: E il settimo giorno, terminata la sua opera, Dio si riposò. E ancora: Non entreranno mai nel luogo del mio riposo. Quelli che per primi avevano ascoltato la parola di Dio non sono entrati nel suo riposo, perché non hanno avuto fede. Ma per gli altri è ancora possibile entrare. Per questo Dio stabilisce di nuovo un giorno chiamato oggi. Quando, molto tempo dopo, per mezzo di Davide dice, come abbiamo già visto: Oggi, se udite la voce di Dio, non indurite i vostri cuori. Infatti se Giosuè avesse portato il popolo in questo riposo, Dio non avrebbe mai parlato di un altro giorno. Dunque resta ancora possibile per il popolo di Dio un riposo simile a quello del settimo giorno.
Lettera agli Ebrei 4:1-9 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Temiamo adunque che talora, poichè vi resta una promessa d'entrar nel riposo d'esso, alcun di voi non paia essere stato lasciato addietro. Poichè è stato evangelizzato a noi ancora, come a coloro; ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo incorporata per la fede in coloro che l'aveano udita. Perciocchè noi, che abbiam creduto, entriamo nel riposo (siccome egli disse: Talchè io giurai nell'ira mia: Se giammai entrano nel mio riposo); e questo disse benchè le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Poichè egli ha in un certo luogo detto del settimo giorno: E Iddio si riposò al settimo giorno da tutte le opere sue. E in questo luogo egli dice ancora: Se giammai entrano nel mio riposo. Poichè dunque resta che alcuni entrino in esso, e quelli a cui fu prima evangelizzato per incredulità non vi entrarono, egli determina di nuovo un giorno: Oggi, in Davide, dicendo, dopo cotanto tempo, come s'è già detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri. Perciocchè, se Giosuè li avesse messi nel riposo, Iddio non avrebbe dipoi parlato d'altro giorno. Egli resta adunque un riposo di sabato al popolo di Dio.