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Lettera agli Ebrei 3:1-19

Lettera agli Ebrei 3:1-19 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesù, l’apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo, il quale è fedele a colui che lo ha costituito, come anche lo fu Mosè, in {tutta} la casa di Dio. Gesù, anzi, è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosè quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa. Certo ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio. Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio come servitore per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunciato, ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo. Perciò, come dice lo Spirito Santo: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, come nel giorno della tentazione nel deserto, dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto le mie opere per quarant’anni! Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: “Sono sempre traviati di cuore, non hanno conosciuto le mie vie”; così giurai nella mia ira: “Non entreranno nel mio riposo!”». Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo che vi allontani dal Dio vivente; ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: «Oggi», perché nessuno di voi s’indurisca per la seduzione del peccato. Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre ci viene detto: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione». Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono? Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall’Egitto, sotto la guida di Mosè? Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant’anni? Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? A chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti? Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.

Lettera agli Ebrei 3:1-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesú, l'*apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo, il quale è fedele a colui che lo ha costituito, come anche lo fu *Mosè, in tutta la casa di Dio. Gesú, anzi, è stato ritenuto degno di una gloria tanto piú grande di quella di Mosè quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa. Certo ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito tutte le cose è Dio. Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio come servitore per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato, ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma sino alla fine la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo. Perciò, come dice lo Spirito Santo: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, come nel giorno della tentazione nel deserto, dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto le mie opere per quarant'anni! Perciò mi disgustai di quella generazione, e dissi: “Sono sempre traviati di cuore; non hanno conosciuto le mie vie”; cosí giurai nella mia ira: “Non entreranno nel mio riposo!”» Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente; ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: «Oggi», perché nessuno di voi s'indurisca per la seduzione del peccato. Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre ci viene detto: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione». Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono? Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall'Egitto, sotto la guida di Mosè? Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant'anni? Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? A chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti? Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.

Lettera agli Ebrei 3:1-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Fratelli, voi appartenete a Dio che vi ha chiamati. Perciò guardate attentamente Gesù: egli è l’inviato di Dio e il sommo sacerdote della fede che professiamo. Egli è stato fedele a Dio, che gli ha dato questa autorità, come è stato fedele Mosè del quale la Bibbia dice: Fu fedele in tutta la casa di Dio. Anzi Gesù è stato giudicato degno di una gloria più grande di quella di Mosè. Infatti chi costruisce una casa è più importante della casa stessa. Perché ogni casa è costruita da qualcuno, ma colui che costruisce tutto è Dio. Mosè fu fedele in tutta la casa di Dio, ma come un servitore che doveva preparare ciò che Dio avrebbe detto solo più tardi. Cristo invece fu fedele a Dio come un figlio che ha autorità nella casa del Padre. E quella casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo. Perciò, come dice lo *Spirito Santo nella Bibbia: Oggi, se udite la voce di Dio, non indurite i vostri cuori, come avete fatto nel giorno della ribellione, quando nel deserto avete messo Dio alla prova. Là, dice il Signore, i vostri padri mi hanno messo alla prova, benché avessero visto per quarant’anni ciò che avevo fatto per loro. Perciò mi sono adirato contro di loro. Ho detto: I loro pensieri seguono sempre strade sbagliate, non hanno mai conosciuto le mie vie. Mi sono adirato e ho giurato: non entreranno mai nel luogo del mio riposo. Fate dunque attenzione, fratelli: nessuno di voi sia tanto malvagio e senza fede da allontanarsi dal Dio vivente. Piuttosto incoraggiatevi a vicenda, ogni giorno, per tutto il tempo che dura questo lungo oggi di cui parla la Bibbia. Incoraggiatevi, affinché nessuno di voi sia ostinato e si lasci ingannare dal peccato. Perché noi siamo diventati compagni di Cristo e lo saremo ancora, se conserveremo salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio. La Bibbia dice: Oggi, se udite la voce di Dio, non indurite i vostri cuori, come avete fatto nel giorno della ribellione. Chi sono quelli che udirono la voce di Dio e poi si ribellarono? Sono tutti quelli che Mosè aveva fatto uscire dall’Egitto. E chi sono quelli contro i quali Dio fu adirato per quarant’anni? Sono quelli che avevano peccato, e poi caddero cadaveri nel deserto. Quando Dio giurò che non sarebbero mai entrati nel suo riposo, di chi parlava? Parlava di quelli che non si erano fidati di lui. E noi vediamo che veramente essi non sono potuti entrare nel luogo del riposo, a causa della loro mancanza di fede.

Lettera agli Ebrei 3:1-19 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

LAONDE, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate l'apostolo, e il sommo sacerdote della nostra professione, Gesù Cristo; che è fedele a colui che lo ha costituito, siccome ancora fu Mosè in tutta la casa d'esso. Perciocchè, di tanto maggior gloria che Mosè è costui stato reputato degno, quanto maggior gloria ha colui che ha fabbricata la casa, che la casa stessa. Poichè ogni casa è fabbricata da alcuno; or colui che ha fabbricate tutte le cose è Dio. E ben fu Mosè fedele in tutta la casa d'esso, come servitore, per testimoniar delle cose che si dovevano dire. Ma Cristo è sopra la casa sua, come Figliuolo; e la sua casa siamo noi, se pur riteniamo ferma infino al fine la libertà, e il vanto della speranza. Perciò, come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri, come nella ribellione, nel giorno della tentazione, nel deserto; dove i vostri padri mi tentarono, fecer prova di me, e videro le mie opere, lo spazio di quarant'anni. Perciò, io mi recai a noia quella generazione, e dissi: Sempre errano del cuore; ed anche non hanno conosciute le mie vie; talchè giurai nell'ira mia: Se giammai entrano nel mio riposo. Guardate, fratelli, che talora non vi sia in alcun di voi un cuor malvagio d'incredulità, per ritrarvi dall'Iddio vivente. Anzi esortatevi gli uni gli altri tuttodì, mentre è nominato quest'oggi, acciocchè niun di voi sia indurato per inganno del peccato. Poichè noi siamo stati fatti partecipi di Cristo, se pur riteniamo fermo infino al fine il principio della nostra sussistenza. Mentre ci è detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i cuori vostri, come nel dì della ribellione. Perciocchè chi, avendola udita, si ribellò? Non furono eglino già tutti quelli ch'erano usciti d'Egitto per opera di Mosè? Ora, chi furon coloro ch'egli si recò a noia lo spazio di quarant'anni? non furono eglino coloro che peccarono, i cui corpi caddero nel deserto? Ed a' quali giurò egli che non entrerebbero nel suo riposo, se non a quelli che furono increduli? E noi vediamo che per l'incredulità non vi poterono entrare.