Lettera agli Ebrei 11:9-16
Lettera agli Ebrei 11:9-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio. Per fede anche Sara, benché sterile e fuori di età, ricevette forza di concepire, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. Perciò da una sola persona, e già svigorita, è nata una discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia lungo la riva del mare che non si può contare. Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. Infatti, chi dice così dimostra di cercare una patria; e se avessero avuto a cuore quella da cui erano usciti, certo avrebbero avuto tempo di ritornarvi! Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, poiché ha preparato loro una città.
Lettera agli Ebrei 11:9-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come *Isacco e *Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio. Per fede anche *Sara, benché fuori di età, ricevette forza di concepire, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. Perciò, da una sola persona, e già svigorita, è nata una discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia lungo la riva del mare che non si può contare. Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. Infatti, chi dice cosí dimostra di cercare una patria; e se avessero avuto a cuore quella da cui erano usciti, certo avrebbero avuto tempo di ritornarvi! Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, poiché ha preparato loro una città.
Lettera agli Ebrei 11:9-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Per fede, egli visse come uno straniero nel paese che Dio gli aveva promesso. Abitò sotto le tende, insieme a Isacco e Giacobbe, che pure avevano ricevuto la stessa promessa. Infatti egli aspettava una città con solide fondamenta, quella città che solo Dio progetta e costruisce. Per fede, Abramo diventò capace di essere padre, anche se ormai era troppo vecchio e sua moglie Sara non poteva avere figli. Ma egli fu sicuro che Dio avrebbe mantenuto la sua promessa. Così, a partire da un solo uomo, che per di più era già come morto, nacque una moltitudine di gente: numerosa come le stelle del cielo, come gli infiniti granelli di sabbia lungo la riva del mare. Nella fede morirono tutti questi uomini, senza ricevere i beni che Dio aveva promesso: li avevano visti e salutati solo da lontano. Essi hanno dichiarato di essere su questa terra come stranieri, in esilio. Chi parla così dimostra di essere alla ricerca di una patria: se avessero pensato a quel paese dal quale erano venuti, avrebbero avuto la possibilità di tornarvi; essi invece desideravano una patria migliore, quella del cielo. È per questo che Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio. Infatti egli ha preparato per loro una città.
Lettera agli Ebrei 11:9-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Per fede Abrahamo dimorò nel paese della promessa, come in paese strano, abitando in tende, con Isacco, e Giacobbe, coeredi della stessa promessa. Perciocchè egli aspettava la città che ha i fondamenti, e il cui architetto e fabbricatore è Iddio. Per fede ancora Sara stessa, essendo sterile, ricevette forza da concepir seme, e partorì fuor d'età; perciocchè reputò fedele colui che avea fatta la promessa. Perciò ancora da uno, e quello già ammortato, son nati discendenti, in moltitudine come le stelle del cielo, e come le rena innumerabile che è lungo il lito del mare. In fede son morti tutti costoro, non avendo ricevute le cose promesse; ma, avendole vedute di lontano, e credutele, e salutatele; ed avendo confessato ch'erano forestieri, e pellegrini sopra la terra. Poichè coloro che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria. Che se pur si ricordavano di quella onde erano usciti, certo avean tempo da ritornarvi. Ma ora ne desiderano una migliore, cioè, la celeste; perciò, Iddio non si vergogna di loro, d'esser chiamato lor Dio; poichè egli ha loro preparata una città.