Lettera agli Ebrei 1:1-14
Lettera agli Ebrei 1:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi. Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro. Infatti, a quale degli angeli ha mai detto: «Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»? e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»? Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!» E mentre degli angeli dice: «Dei suoi angeli egli fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco», parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e hai odiato l’iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni». E ancora: «Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati come un vestito; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine». E a quale degli angeli disse mai: «Siedi alla mia destra finché abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»? Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?
Lettera agli Ebrei 1:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei *profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi. Cosí è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è piú eccellente del loro. Infatti, a quale degli angeli ha mai detto: «Tu sei mio Figlio, oggi io t'ho generato»? e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»? Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!» E mentre degli angeli dice: «Dei suoi angeli egli fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco», parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tu hai amato la giustizia e hai odiato l'*iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni». E ancora: «Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, e come un mantello li avvolgerai e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine». E a quale degli angeli disse mai: «Siedi alla mia destra finché abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»? Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?
Lettera agli Ebrei 1:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Nei tempi passati Dio parlò molte volte e in molti modi ai nostri padri, per mezzo dei *profeti. Ora invece, in questi tempi che sono gli ultimi, ha parlato a noi, per mezzo del Figlio. Per mezzo di lui Dio ha creato l’universo, e ora lo ha stabilito come Signore di tutte le cose. Egli è lo specchio della gloria di Dio, l’immagine perfetta di ciò che Dio è. La sua parola potente sostiene tutto l’universo. Ora, dopo aver purificato gli uomini dai loro peccati, il Figlio è salito nei cieli e ha il suo posto accanto a Dio. Ora egli è diventato più grande anche degli *angeli, perché più grande è il nome che Dio gli ha dato. Infatti Dio non ha mai detto a un angelo queste parole della *Bibbia: Tu sei mio figlio; io oggi ti ho generato oppure: Io sarò per lui un padre, egli sarà per me un figlio. E quando Dio sta per mandare nel mondo il suo unico Figlio, la Bibbia dice: Tutti gli angeli di Dio devono adorarlo. Degli angeli, invece, si dice: Dio li fa diventare suoi messaggeri come il vento, suoi ministri come le fiamme del fuoco. Parlando del Figlio dice: Il tuo trono, o Dio, durerà per sempre. Con giustizia governi il tuo regno. Tu ami quel che è giusto e non sopporti il male. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha scelto, fra tutti, ti ha consacrato con olio, segno di gioia. E poi: Tu, Signore, all’inizio hai creato la terra; opera delle tue mani sono i cieli. Essi spariranno, ma tu resterai. Tutti invecchieranno, come un vestito. Come un mantello, li arrotolerai; come un vestito, saranno cambiati. Ma tu rimani sempre lo stesso, senza fine sono i tuoi anni. Dio non ha mai detto a un angelo: Siedi accanto a me, sul mio trono, e farò dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi. Tutti gli angeli sono soltanto spiriti al servizio di Dio, ed egli li manda in aiuto di quelli che devono ricevere la salvezza.
Lettera agli Ebrei 1:1-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
AVENDO Iddio variamente, ed in molte maniere, parlato già anticamente a' padri, ne' profeti, in questi ultimi giorni, ha parlato a noi nel suo Figliuolo, il quale egli ha costituito erede d'ogni cosa; per lo quale ancora ha fatti i secoli. Il quale, essendo lo splendor della gloria, e l'impronta della sussistenza d'esso; e portando tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto per sè stesso il purgamento de' nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà, ne' luoghi altissimi; essendo fatto di tanto superiore agli angeli, quanto egli ha eredato un nome più eccellente ch'essi. Perciocchè, a qual degli angeli disse egli mai: Tu sei il mio Figliuolo, oggi io ti ho generato? E di nuovo: Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figliuolo? Ed ancora, quando egli introduce il Primogenito nel mondo, dice: E adorinlo tutti gli angeli di Dio. Inoltre, mentre degli angeli egli dice: Il qual fa dei venti suoi angeli, ed una fiamma di fuoco i suoi ministri, del Figliuolo dice: O Dio, il tuo trono è ne' secoli de' secoli; lo scettro del tuo regno è uno scettro di dirittura. Tu hai amata giustizia, ed hai odiata iniquità; perciò, Iddio, l'Iddio tuo, ti ha unto d'olio di letizia più che i tuoi pari. E tu, Signore, nel principio fondasti la terra, ed i cieli son opere delle tue mani. Essi periranno, ma tu dimori; ed invecchieranno tutti, a guisa di vestimento. E tu li piegherai come una vesta, e saranno mutati; ma tu sei sempre lo stesso, e i tuoi anni non verranno giammai meno. Ed a qual degli angeli disse egli mai: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de' tuoi piedi? Non son eglino tutti spiriti ministratori, mandati a servire, per amor di coloro che hanno ad eredar la salute?