Genesi 27:6-10
Genesi 27:6-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Rebecca parlò a suo figlio Giacobbe e gli disse: «Ho udito tuo padre che parlava con tuo fratello Esaù, e gli diceva: “Portami un po’ di selvaggina e fammi una pietanza saporita perché io la mangi e ti benedica davanti al SIGNORE, prima che io muoia”. Ora, figlio mio, ubbidisci alla mia voce e fa’ quello che ti comando. Va’ al gregge e prendimi due buoni capretti e io ne farò una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. Tu la porterai a tuo padre, perché la mangi e così ti benedica prima che egli muoia».
Genesi 27:6-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Rebecca parlò a suo figlio *Giacobbe e gli disse: «Ho udito tuo padre che parlava con tuo fratello Esaú, e gli diceva: “Portami un po' di selvaggina e fammi una pietanza saporita perché io la mangi e ti benedica davanti al Signore, prima che io muoia”. Ora, figlio mio, ubbidisci alla mia voce e fa' quello che ti comando. Va' al gregge e prendimi due buoni capretti e io ne farò una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. Tu la porterai a tuo padre, perché la mangi e cosí ti benedica prima che egli muoia».
Genesi 27:6-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
disse al figlio Giacobbe: — Ho udito tuo padre dire a tuo fratello Esaù: «Portami un po’ di selvaggina e preparami un buon piatto saporito. Io lo mangerò; poi ti darò la benedizione alla presenza del Signore, prima di morire». Ora, figlio mio, ascoltami bene e fa’ quel che ti dico. Va’ subito al gregge e prendimi due bei capretti. Io cucinerò per tuo padre un piatto di suo gusto. Lo porterai a tuo padre perché lo mangi, e così, prima di morire, darà a te la benedizione.
Genesi 27:6-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E Rebecca parlò a Giacobbe suo figliuolo, e gli disse: Ecco, io ho udito che tuo padre parlava ad Esaù, tuo fratello, dicendo: Portami della cacciagione, ed apparecchiami alcun mangiare saporito, acciocchè io ne mangi; ed io ti benedirò nel cospetto del Signore, avanti che io muoia. Ora dunque, figliuol mio, attendi alla mia voce, in ciò che io ti comando. Vattene ora alla greggia, ed arrecami di là due buoni capretti, ed io ne apparecchierò delle vivande saporite a tuo padre, quali egli le ama. E tu le porterai a tuo padre, acciocchè ne mangi, e ti benedica, avanti ch'egli muoia.