Genesi 26:23-35
Genesi 26:23-35 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi di là Isacco salì a Beer-Sceba. Il SIGNORE gli apparve quella stessa notte e gli disse: «Io sono il Dio di Abraamo tuo padre; non temere, perché io sono con te e ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore del mio servo Abraamo». In quel luogo egli costruì un altare, invocò il nome del SIGNORE e vi piantò la sua tenda. E i servi d’Isacco vi scavarono un pozzo. Abimelec partì da Gherar e andò da lui con Auzat, suo amico, e con Picol, capo del suo esercito. Isacco disse loro: «Perché venite da me, visto che mi odiate e mi avete mandato via dal vostro paese?» Quelli risposero: «Noi abbiamo chiaramente visto che il SIGNORE è con te; e abbiamo detto: “Si faccia ora un giuramento tra di noi, cioè fra te e noi, e facciamo un’alleanza con te”. Giura che non ci farai alcun male, così come noi non ti abbiamo toccato, e non ti abbiamo fatto altro che del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora benedetto dal SIGNORE». E Isacco fece loro un banchetto, ed essi mangiarono e bevvero. La mattina seguente si alzarono di buon’ora e si prestarono giuramento reciprocamente. Poi Isacco li congedò e quelli si separarono da lui in pace. Quello stesso giorno i servi d’Isacco gli vennero a dare notizia del pozzo che avevano scavato, dicendogli: «Abbiamo trovato dell’acqua». Ed egli lo chiamò Siba. Per questo la città porta il nome di Beer-Sceba fino ad oggi. Or Esaù, all’età di quarant’anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l’Ittita, e Basmat, figlia di Elon l’Ittita. Esse furono causa di profonda amarezza per Isacco e per Rebecca.
Genesi 26:23-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi di là Isacco salí a Beer-Sceba. Il Signore gli apparve quella stessa notte e gli disse: «Io sono il Dio d'Abraamo tuo padre; non temere, perché io sono con te e ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore del mio servo Abraamo». In quel luogo egli costruí un altare, invocò il nome del Signore e vi piantò la sua tenda. E i servi d'Isacco vi scavarono un pozzo. Abimelec partí da Gherar e andò da lui con Auzat, suo amico, e con Picol, capo del suo esercito. Isacco disse loro: «Perché venite da me, visto che mi odiate e mi avete mandato via dal vostro paese?» Quelli risposero: «Noi abbiamo chiaramente visto che il Signore è con te; e abbiamo detto: “Si faccia ora un giuramento tra di noi”, cioè fra te e noi, e facciamo un'alleanza con te. Giura che non ci farai alcun male, cosí come noi non ti abbiamo toccato, e non ti abbiamo fatto altro che del bene e t'abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora benedetto dal Signore». E Isacco fece loro un banchetto, ed essi mangiarono e bevvero. La mattina seguente si alzarono di buon'ora e si prestarono giuramento reciprocamente. Poi Isacco li congedò e quelli si separarono da lui in pace. Quello stesso giorno, i servi d'Isacco gli vennero a dare notizia del pozzo che avevano scavato, dicendogli: «Abbiamo trovato dell'acqua». Ed egli lo chiamò Siba. Per questo la città porta il nome di Beer-Sceba fino ad oggi. Or *Esaú, all'età di quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri, l'Ittita, e Basmat, figlia di Elon, l'Ittita. Esse furono causa di profonda amarezza per Isacco e per Rebecca.
Genesi 26:23-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Di là si recò a Bersabea. In quella stessa notte gli apparve il Signore che gli disse: «Io sono il Dio di tuo padre Abramo. Non temere, perché io sono con te. Ti benedirò: ti darò numerosi discendenti a causa della mia promessa, fatta al mio servo Abramo». In quel luogo Isacco costruì un altare e adorò il Signore. Lì si accampò e i suoi servi scavarono un altro pozzo. Intanto Abimèlec era partito da Gerar. Si era recato da Isacco con il suo amico Acuzzàt e con il capo del suo esercito, Picol. Isacco gli disse: — Perché siete venuti da me? Voi mi odiate e mi avete cacciato via da voi. Essi risposero: — Ora abbiamo capito che veramente il Signore è con te e abbiamo pensato: Facciamo un giuramento solenne tra noi. Concludiamo un patto con te. Tu non ci farai alcun male, come noi non ne abbiamo fatto a te. Anzi, noi ti abbiamo fatto solo del bene e ti abbiamo lasciato andare via in pace. Ora è chiaro che il Signore ti ha benedetto. Isacco preparò loro un banchetto ed essi mangiarono e bevvero. Il giorno successivo si alzarono di buon mattino e si scambiarono il giuramento. Poi Isacco li salutò ed essi se ne andarono da buoni amici. In quello stesso giorno i servitori di Isacco vennero a dirgli che avevano trovato l’acqua nel pozzo appena scavato. Isacco chiamò quel pozzo Siba (Giuramento): per questo fino a oggi la città si chiama Bersabea (Pozzo del Giuramento). Quando Esaù ebbe quarant’anni, prese due mogli ittite: Giuditta, figlia di Beerì, e Basmat, figlia di Elon. Questo fatto causò profonda amarezza a Isacco e Rebecca.
Genesi 26:23-35 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Poi di là salì in Beerseba. E il Signore gli apparve in quella stessa notte, e gli disse: Io son l'Iddio di Abrahamo, tuo padre; non temere; perciocchè io son teco, e ti benedirò, e moltiplicherò la tua progenie, per amor di Abrahamo mio servitore. Ed egli edificò quivi un altare, ed invocò il Nome del Signore, e tese quivi i suoi padiglioni; e i suoi servitori cavarono quivi un pozzo. E Abimelecco andò a lui da Gherar, insieme con Ahuzat suo famigliare, e con Picol capo del suo esercito. E Isacco disse loro: Perchè siete voi venuti a me, poichè mi odiate, e mi avete mandato via d'appresso a voi? Ed essi dissero: Noi abbiamo chiaramente veduto che il Signore è teco; laonde abbiamo detto: Siavi ora giuramento fra noi; fra noi e te, e facciamo lega teco: Se giammai tu ci fai alcun male; come ancora noi non ti abbiamo toccato; e non ti abbiam fatto se non bene, e ti abbiamo rimandato in pace; tu che ora sei benedetto dal Signore. Ed egli fece loro un convito; ed essi mangiarono e bevvero. E, levatisi la mattina seguente a buon'ora, giurarono l'uno all'altro. Poi Isacco li accommiatò; ed essi si partirono da lui amichevolmente. In quell'istesso giorno, i servitori d'Isacco vennero, e gli fecero rapporto di un pozzo che aveano cavato; e gli dissero: Noi abbiam trovato dell'acqua. Ed egli pose nome a quel pozzo Siba; perciò quella città è stata nominata Beerseba fino ad oggi. Or Esaù, essendo d'età di quarant'anni, prese per moglie Iudit, figliuola di Beeri Hitteo; e Basmat, figliuola di Elon Hitteo. Ed esse furono cagione di amaritudine d'animo a Isacco ed a Rebecca.