Genesi 24:28-61
Genesi 24:28-61 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre. Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. Labano corse fuori da quell’uomo alla sorgente. Come ebbe veduto l’anello e i braccialetti ai polsi di sua sorella ed ebbe udito le parole di Rebecca sua sorella che diceva: «Quell’uomo mi ha parlato così», andò da quell’uomo, che se ne stava presso ai cammelli, vicino alla sorgente, e disse: «Entra, benedetto dal SIGNORE! Perché stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli». L’uomo entrò in casa e Labano scaricò i cammelli, diede paglia e foraggio ai cammelli e portò acqua per lavare i piedi a lui e a quelli che erano con lui. Poi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: «Non mangerò finché non abbia fatto la mia ambasciata». E l’altro disse: «Parla». Egli disse: «Io sono servo di Abraamo. Il SIGNORE ha benedetto abbondantemente il mio signore, che è diventato ricco; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. Or Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al mio padrone, il quale gli ha dato tutto quello che possiede. Il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: “Non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, nel paese dei quali abito; ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendervi una moglie per mio figlio”. E io dissi al mio padrone: “Forse quella donna non vorrà seguirmi”. Egli rispose: “Il SIGNORE, davanti al quale ho camminato, manderà con te il suo angelo e darà successo al tuo viaggio; così tu potrai prendere per mio figlio una moglie dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. Sarai sciolto dal giuramento che ti faccio fare solo quando sarai andato alla mia famiglia; e, se non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento che mi fai”. Oggi sono arrivato alla sorgente e ho detto: “SIGNORE, Dio del mio signore Abraamo, se gradisci dar successo al viaggio che ho intrapreso, ecco, io mi fermo presso questa sorgente; fa’ che la fanciulla che uscirà ad attingere acqua, alla quale dirò: ‘Ti prego, dammi da bere un po’ d’acqua della tua brocca’, e che mi dirà: ‘Bevi pure, e ne attingerò anche per i tuoi cammelli’, sia la moglie che il SIGNORE ha destinata al figlio del mio signore”. E, prima che avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscire Rebecca con la sua brocca sulla spalla, scendere alla sorgente e attingere l’acqua. Allora io le ho detto: “Ti prego, fammi bere!” Ed ella si è affrettata a calare la brocca dalla spalla e mi ha risposto: “Bevi! E darò da bere anche ai tuoi cammelli”. Così ho bevuto io, e lei ha abbeverato anche i cammelli. Poi l’ho interrogata e le ho detto: “Di chi sei figlia?” Lei ha risposto: “Sono figlia di Betuel, il figlio che Milca partorì a Naor”. Allora io le ho messo l’anello al naso e i braccialetti ai polsi. Mi sono inchinato, ho adorato il SIGNORE e ho benedetto il SIGNORE, il Dio di Abraamo mio signore, che mi ha guidato sulla giusta via a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore. Ora, se volete usare bontà e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; e se no, ditemelo lo stesso, e io mi volgerò a destra o a sinistra». Allora Labano e Betuel risposero: «La cosa procede dal SIGNORE; noi non possiamo dirti né male né bene. Ecco, Rebecca ti sta davanti: prendila, va’, e sia moglie del figlio del tuo signore, come il SIGNORE ha detto». Quando il servo di Abraamo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al SIGNORE. Poi il servo tirò fuori oggetti d’argento, oggetti d’oro, vesti e li diede a Rebecca; donò anche delle cose preziose al fratello e alla madre di lei. Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini che erano con lui, e passarono lì la notte. La mattina, quando si furono alzati, il servo disse: «Lasciatemi tornare dal mio signore». E il fratello e la madre di Rebecca dissero: «Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una decina; poi se ne andrà». Ma egli rispose loro: «Non mi trattenete, giacché il SIGNORE ha dato successo al mio viaggio; lasciatemi partire, perché io me ne torni dal mio signore». Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa». Chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest’uomo?» Ed ella rispose: «Sì, andrò». Così lasciarono andare Rebecca, loro sorella, e la sua nutrice con il servo di Abraamo e la sua gente. Benedissero Rebecca e le dissero: «Sorella nostra, possa tu divenire migliaia di miriadi e possa la tua discendenza impadronirsi delle città dei suoi nemici!» Rebecca si levò con le sue serve, montarono sui cammelli e seguirono quell’uomo. Il servo prese Rebecca e se ne andò.
Genesi 24:28-61 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre. Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. Labano corse fuori da quell'uomo alla sorgente. Com'ebbe veduto l'anello e i braccialetti ai polsi di sua sorella ed ebbe udito le parole di Rebecca sua sorella che diceva: «Quell'uomo mi ha parlato cosí», andò da quell'uomo, che se ne stava presso ai cammelli, vicino alla sorgente, e disse: «Entra, benedetto dal Signore! perché stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli». L'uomo entrò in casa e Labano scaricò i cammelli, diede paglia e foraggio ai cammelli e portò acqua per lavare i piedi a lui e a quelli che erano con lui. Poi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: «Non mangerò finché non abbia fatto la mia ambasciata». E l'altro disse: «Parla». Egli disse: «Io sono servo d'Abraamo. Il Signore ha benedetto abbondantemente il mio signore, che è diventato ricco; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. Or *Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al mio padrone, il quale gli ha dato tutto quello che possiede. Il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: “Non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, nel paese dei quali abito; ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendervi una moglie per mio figlio”. E io dissi al mio padrone: “Forse quella donna non vorrà seguirmi”. Egli rispose: “Il Signore, davanti al quale ho camminato, manderà con te il suo angelo e darà successo al tuo viaggio; cosí tu potrai prendere per mio figlio una moglie dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. Sarai sciolto dal giuramento che ti faccio fare, solo quando sarai andato alla mia famiglia; e, se non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento che mi fai”. Oggi sono arrivato alla sorgente e ho detto: “Signore, Dio del mio signore Abraamo, se gradisci dar successo al viaggio che ho intrapreso, ecco, io mi fermo presso questa sorgente; fa' che la fanciulla che uscirà ad attingere acqua, alla quale dirò: «Ti prego, dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca», e che mi dirà: «Bevi pure, e ne attingerò anche per i tuoi cammelli», sia la moglie che il Signore ha destinata al figlio del mio signore”. E, prima che avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscire Rebecca con la sua brocca sulla spalla, scendere alla sorgente e attingere l'acqua. Allora io le ho detto: “Ti prego, fammi bere!” Ed ella si è affrettata a calare la brocca dalla spalla e mi ha risposto: “Bevi! E darò da bere anche ai tuoi cammelli”. Cosí ho bevuto io, e lei ha abbeverato anche i cammelli. Poi l'ho interrogata e le ho detto: “Di chi sei figlia?” Lei ha risposto: “Son figlia di Betuel, il figlio che Milca partorí a Naor”. Allora io le ho messo l'anello al naso e i braccialetti ai polsi. Mi sono inchinato, ho adorato il Signore e ho benedetto il Signore, il Dio d'Abraamo mio signore, che mi ha guidato sulla giusta via a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore. Ora, se volete usare bontà e fedeltà verso il mio signore, ditemelo; e se no, ditemelo lo stesso, e io mi volgerò a destra o a sinistra». Allora Labano e Betuel risposero: «La cosa procede dal Signore; noi non possiamo dirti né male né bene. Ecco, Rebecca ti sta davanti: prendila, va', e sia moglie del figlio del tuo signore, come il Signore ha detto». Quando il servo d'Abraamo udí le loro parole, si prostrò a terra davanti al Signore. Poi il servo tirò fuori oggetti d'argento, oggetti d'oro, vesti e li diede a Rebecca; donò anche delle cose preziose al fratello e alla madre di lei. Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini che erano con lui, e passarono lí la notte. La mattina, quando si furono alzati, il servo disse: «Lasciatemi tornare dal mio signore». E il fratello e la madre di Rebecca dissero: «Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una decina; poi se ne andrà». Ma egli rispose loro: «Non mi trattenete, giacché il Signore ha dato successo al mio viaggio; lasciatemi partire, perché io me ne torni dal mio signore». Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa». Chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest'uomo?» Ed ella rispose: «Sí, andrò». Cosí lasciarono andare Rebecca, loro sorella, e la sua nutrice con il servo d'Abraamo e la sua gente. Benedissero Rebecca e le dissero: «Sorella nostra, possa tu divenire migliaia di miriadi e possa la tua discendenza impadronirsi delle città dei suoi nemici!» Rebecca si levò con le sue serve, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese Rebecca e se ne andò.
Genesi 24:28-61 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Intanto la ragazza era corsa in casa a raccontare l’accaduto a sua madre. Rebecca aveva un fratello che si chiamava Labano. Egli vide l’anello e i braccialetti che sua sorella portava. L’ascoltò mentre raccontava ciò che quell’uomo le aveva detto. Poi corse fuori alla sorgente, incontro a lui. Egli se ne stava ancora vicino al pozzo, accanto ai cammelli. Gli disse: «Perché te ne stai qui fuori? Vieni dentro, benedetto dal Signore. Ho già preparato la casa e anche il posto per i cammelli». Labano tolse il carico ai cammelli e diede loro paglia e foraggio. Intanto l’uomo entrò in casa e recarono a lui e ai suoi compagni di viaggio l’acqua per lavarsi i piedi. Poi gli fu portato da mangiare, ma egli disse: — Prima di mangiare devo dirvi una cosa. — Parla pure — gli risposero. — Io sono un servitore di Abramo — disse. — Il Signore ha largamente benedetto il mio padrone. Lo ha fatto potente, lo ha arricchito di pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. E Sara, la moglie del mio padrone, gli ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al quale egli ha lasciato tutti i suoi beni. Il mio padrone mi ha fatto fare questo giuramento: «A mio figlio non darai in moglie una Cananea, una donna di questa regione dove ora sto. Piuttosto devi andare alla casa di mio padre, tra i miei parenti, e lì sceglierai una moglie per mio figlio». Allora io ho detto al mio padrone: «E se quella donna non vuole seguirmi?». Egli mi ha risposto: «Io ho sempre fatto la volontà del Signore, perciò egli manderà con te il suo angelo che condurrà a buon esito il tuo viaggio. Così potrai trovare per mio figlio una moglie tra i parenti della casa di mio padre. Sarai sciolto dal giuramento solo dopo essere andato dai miei parenti. Se poi non vorranno darti una sposa, sarai ugualmente libero dal giuramento». Ebbene oggi, quando sono arrivato alla sorgente, ho detto: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, se veramente vuoi che il mio viaggio giunga a buon fine, ascoltami: io mi metto qui vicino alla sorgente; quando una ragazza verrà per attingere acqua, io le dirò: “Dammi da bere un po’ d'acqua dalla tua anfora”. Se mi risponderà: “Bevi pure; anzi, attingerò acqua anche per i tuoi cammelli”, sia lei la moglie che tu, Signore, hai destinato al figlio del mio padrone». Non avevo ancora finito questa preghiera quando esce Rebecca con l’anfora sulle spalle, scende alla sorgente e prende acqua. Io le dico: «Per favore, dammi da bere». Subito lei si toglie l’anfora dalla spalla e mi dice: «Bevi! Anzi, darò da bere anche ai tuoi cammelli». Io ho bevuto, poi lei ha abbeverato i cammelli. Poi le ho chiesto: «Di chi sei figlia?». «Di Betuel — mi ha risposto — il figlio di Milca e di Nacor». Allora io le ho messo l’anello al naso e i braccialetti ai polsi. Poi mi sono inginocchiato e ho adorato il Signore. Ho ringraziato il Signore, il Dio del mio padrone Abramo, che mi ha guidato sulla giusta via per prendere come sposa al figlio del mio padrone la figlia di suo fratello. Ora, dunque, se avete intenzione di essere benevoli e generosi verso il mio padrone, fatemelo sapere, oppure ditemi se non siete d'accordo. In tal caso mi rivolgerò altrove. Allora Labano e Betuel risposero: — Se così vuole il Signore, noi non possiamo dirti né sì né no. Ecco, Rebecca è qui davanti a te. Prendila e va’! Diventi la moglie del figlio del tuo padrone, secondo la volontà del Signore. Appena udite le loro parole, il servitore di Abramo si inchinò fino a terra e ringraziò il Signore. Tirò fuori oggetti d'argento e d'oro e alcuni vestiti e li diede a Rebecca. Anche al fratello e alla madre di Rebecca donò oggetti preziosi. Poi lui e quelli che l’accompagnavano mangiarono e bevvero e trascorsero lì la notte. Al mattino, appena alzato, egli disse: — Ora lasciatemi tornare dal mio padrone. Ma il fratello e la madre di Rebecca risposero: — Lascia che la ragazza resti ancora un po’ con noi, almeno una decina di giorni, poi te ne andrai. — Non mi trattenete! — egli rispose. — Visto che il Signore ha fatto riuscire bene il mio viaggio, lasciatemi partire e tornare dal mio padrone. Allora essi dissero: — Chiamiamo la ragazza e domandiamolo direttamente a lei. Chiamarono Rebecca e le chiesero: — Vuoi partire subito con lui? — Si! — rispose. Allora lasciarono che Rebecca, loro sorella, insieme alla sua nutrice, partisse con il servitore di Abramo e quelli che l’accompagnavano. Benedissero Rebecca con queste parole: «Possa tu, sorella nostra, avere una numerosissima discendenza. Possa la tua discendenza sconfiggere i suoi nemici». Allora Rebecca si alzò. Lei e le sue serve salirono sui cammelli e si avviarono dietro a quell’uomo. Partirono tutti.
Genesi 24:28-61 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E la fanciulla corse, e rapportò quelle cose in casa di sua madre. Or Rebecca avea un fratello, il cui nome era Labano; costui corse fuori a quell'uomo, alla fonte. Come adunque egli ebbe veduto quel monile, e quelle maniglie nelle mani della sua sorella; e come ebbe intese le parole di Rebecca sua sorella, che dicea: Quell'uomo mi ha così parlato; egli se ne venne a quell'uomo; ed ecco, egli se ne stava presso de' cammelli, appresso alla fonte. Ed egli gli disse: Entra, benedetto dal Signore; perchè te ne stai fuori? io ho pure apparecchiata la casa, e il luogo per i cammelli. E quell'uomo entrò dentro la casa, e Labano scaricò i cammelli, e diede loro dello strame e della pastura; parimente recò dell'acqua per lavare i piedi a quell'uomo, ed a quelli che erano con lui. Poi gli fu posto avanti da mangiare; ma egli disse: Io non mangerò, finchè io non abbia detto ciò che ho da dire. Ed esso gli disse: Parla. Ed egli disse: Io son servitore di Abrahamo. Ora, il Signore ha grandemente benedetto il mio signore, ed egli è divenuto grande; e il Signore gli ha dato pecore, e buoi, ed oro, ed argento, e servi, e serve, e cammelli, ed asini. E Sara, moglie del mio signore, dopo esser divenuta vecchia gli ha partorito un figliuolo, al quale egli ha dato tutto ciò ch'egli ha. E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: Non prender moglie al mio figliuolo delle figliuole de' Cananei, nel cui paese io dimoro. Anzi, va' alla casa di mio padre, ed alla mia nazione, e prendi moglie al mio figliuolo. Ed io ho detto al mio signore: Forse quella donna non vorrà venirmi dietro. Ed egli mi ha detto: Il Signore, nel cui cospetto io son camminato, manderà il suo Angelo teco, e prospererà il tuo viaggio, e tu prenderai moglie al mio figliuolo, della mia nazione, e della casa di mio padre. Allora sarai sciolto del giuramento che io ti fo fare; quando sarai andato alla mia nazione, se essi non te l'avranno voluta dare, allora sarai sciolto del giuramento che io ti fo fare. Essendo adunque oggi giunto alla fonte, io dissi: Signore Iddio di Abrahamo mio signore, se pur ti piace prosperare il viaggio che io ho impreso; ecco, io mi fermerò presso a questa fontana di acqua; avvenga adunque, che la vergine che uscirà per attignere, la quale, dicendole io: Deh! dammi da bere un poco d'acqua della tua secchia; mi dirà: Bevi pure; ed anche attignerò per i tuoi cammelli; essa sia la moglie che il Signore ha preparata al figliuolo del mio signore. Avanti che io avessi finito di parlare fra me stesso, ecco, Rebecca uscì fuori, avendo la sua secchia in su la spalla; e scese alla fontana, ed attinse. Ed io le dissi: Deh! dammi da bere. Ed ella, calatasi prestamente la sua secchia d'addosso, mi disse: Bevi; ed anche darò da bere a' tuoi cammelli. Ed io bevvi, ed ella diede ancora da bere a' cammelli. Ed io la domandai, e le dissi: Di chi sei tu figliuola? Ed ella mi disse: Io son figliuola di Betuel, figliuolo di Nahor, il quale Milca gli partorì. Allora io le posi quel monile disopra al naso, e quelle maniglie in su le mani. E m'inchinai, e adorai il Signore, e benedissi il Signore Iddio d'Abrahamo mio signore, il quale mi avea, per la vera via, condotto a prendere al figliuolo del mio signore la figliuola del fratello di esso. Ora dunque, se voi volete usar benignità e lealtà verso il mio signore, significatemelo; se no, fatemelo assapere, ed io mi rivolgerò a destra o a sinistra. E Labano e Betuel risposero, e dissero: Questa cosa è proceduta dal Signore; noi non possiamo dirti nè mal nè bene. Ecco Rebecca al tuo comando; prendila, e vattene; e sia moglie del figliuol del tuo signore, siccome il Signore ne ha parlato. E quando il servitore di Abrahamo ebbe udite le lor parole, s'inchinò a terra, e adorò il Signore. Poi quel servitore trasse fuori vasellamenti d'argento e d'oro, e vestimenti; e li diede a Rebecca; ed al fratello, ed alla madre di essa donò cose preziose. E poi mangiarono e bevvero, egli, e gli uomini ch'erano con lui, ed albergarono quivi quella notte; e la mattina seguente, essendosi levati, egli disse: Rimandatemi al mio signore. E il fratello e la madre di Rebecca dissero: Rimanga la fanciulla con noi alcuni giorni, almeno dieci; poi tu te ne andrai. Ed egli disse loro: Non mi ritardate, poichè il Signore ha fatto prosperare il mio viaggio: datemi commiato, acciocchè io me ne vada al mio signore. Ed essi dissero: Chiamiamo la fanciulla, e domandiamone lei stessa. Chiamarono adunque Rebecca, e le dissero: Vuoi tu andar con quest'uomo? Ed ella rispose: Sì, io vi andrò. Così mandarono Rebecca, lor sorella, e la sua balia, col servitore di Abrahamo, e con la sua gente. E benedissero Rebecca, e le dissero: Tu sei nostra sorella: moltiplica in mille migliaia; e possegga la tua progenie la porta de' suoi nemici. E Rebecca si levò, insieme con le sue serventi, e montarono sopra i cammelli, e andarono dietro a quell'uomo. E quel servitore prese Rebecca, e se ne andò.