Genesi 22:6-14
Genesi 22:6-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Abraamo prese la legna per l’olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov’è l’agnello per l’olocausto?» Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto». E proseguirono tutti e due insieme. Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruì l’altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio e lo mise sull’altare, sopra la legna. Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. Ma l’angelo del SIGNORE lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». E l’angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo». Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l’offerse in olocausto invece di suo figlio. Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».
Genesi 22:6-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Abraamo prese la legna per l'olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. Isacco parlò ad Abraamo suo padre e disse: «Padre mio!» Abraamo rispose: «Eccomi qui, figlio mio». E Isacco: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto?» Abraamo rispose: «Figlio mio, Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutti e due insieme. Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruí l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull'altare, sopra la legna. Abraamo stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio. Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e disse: «Abraamo, Abraamo!» Egli rispose: «Eccomi». E l'angelo: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli male! Ora so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo». Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro a sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del Signore sarà provveduto».
Genesi 22:6-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Abramo prese la legna per il sacrificio e la pose sulle spalle di suo figlio Isacco; egli stesso portava il coltello e carboni ardenti per accendere il fuoco. Mentre camminavano insieme l’uno accanto all’altro Isacco disse: — Padre! — Sì, figlio mio — gli rispose Abramo. E Isacco: — Abbiamo il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per il sacrificio? Abramo rispose: — Ci penserà Dio stesso, figlio mio! E i due proseguirono insieme il loro cammino. Quando giunsero al luogo che Dio aveva indicato, Abramo costruì un altare e preparò la legna, poi legò Isacco e lo pose sull’altare sopra la legna. Quindi allungò la mano e afferrò il coltello per sgozzare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo: — Abramo, Abramo! — Eccomi! — gli rispose Abramo. E l’angelo: — Non colpire il ragazzo. Non fargli alcun male! Ora ho la prova che tu ubbidisci a Dio, perché non gli hai rifiutato il tuo unico figlio. Abramo alzò gli occhi, guardò attorno e vide dietro di lui un montone impigliato per le corna in un cespuglio. Andò a prenderlo e lo offrì in sacrificio al posto di suo figlio. Abramo chiamò quel luogo ‘Il Signore provvede’, e ancora oggi la gente dice: ‘Sul monte il Signore provvede’.
Genesi 22:6-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ed Abrahamo prese le legne per l'olocausto, e le mise addosso ad Isacco, suo figliuolo; e prese in mano il fuoco e il coltello; e se ne andarono amendue insieme. Ed Isacco disse ad Abrahamo suo padre: Padre mio. Ed egli rispose: Eccomi, figliuol mio. Ed Isacco disse: Ecco il fuoco e le legne; ma dove è l'agnello per l'olocausto? Ed Abrahamo disse: Figliuol mio, Iddio si provvederà d'agnello per l'olocausto. Ed essi se ne andarono amendue insieme. E giunsero al luogo il quale Iddio avea detto ad Abrahamo; ed egli edificò quivi un altare, ed ordinò le legne; e legò Isacco suo figliuolo, e lo mise su l'altare disopra alle legne. Ed Abrahamo stese la mano, e prese il coltello per iscannare il suo figliuolo. Ma l'Angelo del Signore gli gridò dal cielo, e disse: Abrahamo, Abrahamo. Ed egli disse: Eccomi. E l'Angelo gli disse: Non metter la mano addosso al fanciullo, e non fargli nulla; perciocchè ora conosco che tu temi Iddio, poichè tu non mi hai dinegato il tuo figliuolo, il tuo unico. Ed Abrahamo alzò gli occhi, e riguardò; ed ecco un montone dietro a lui, rattenuto per le corna ad un cespuglio. Ed Abrahamo andò, e prese quel montone, e l'offerse in olocausto, in luogo del suo figliuolo. Ed Abrahamo nominò quel luogo: Il Signor provvederà. Che è quel che oggi si dice: Nel monte del Signore sarà provveduto.