Lettera ai Galati 1:13-24
Lettera ai Galati 1:13-24 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quando ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. Ma Dio che mi aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco. Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; e non vidi nessun altro degli apostoli, ma solo Giacomo, il fratello del Signore. Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento. Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo; esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede che nel passato cercava di distruggere». E per causa mia glorificavano Dio.
Lettera ai Galati 1:13-24 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand'ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; e mi distinguevo nel giudaismo piú di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunziassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, né salii a *Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a *Damasco. Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare *Cefa e stetti da lui quindici giorni; e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo *Giacomo, il fratello del Signore. Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento. Poi andai nelle regioni della *Siria e della Cilicia; ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di *Giudea, che sono in Cristo; esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere». E per causa mia glorificavano Dio.
Lettera ai Galati 1:13-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Avete certamente udito qual era il mio impegno nella religione ebraica: perseguitavo ferocemente la chiesa di Dio e facevo di tutto per distruggerla. Io vivevo la religione ebraica con un impegno superiore a quello di molti connazionali della mia età. Ero addirittura fanatico quando si trattava di osservare le *tradizioni dei nostri padri. Ma Dio decise di rivelarmi suo Figlio, perché lo facessi conoscere fra i pagani. Nella sua bontà, già prima della mia nascita, mi aveva destinato a questo incarico e poi mi chiamò. Allora non chiesi consiglio a nessuno. Non mi recai nemmeno a Gerusalemme da coloro che erano stati *apostoli prima di me, ma andai subito in Arabia. Poi tornai direttamente a Damasco. Solo tre anni dopo andai a Gerusalemme per conoscere Pietro e non vidi nessuno degli altri apostoli, a eccezione di Giacomo, il fratello del Signore. Non dico il falso e Dio sa che quello che vi scrivo è vero. In seguito andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. Le chiese della Giudea non mi conoscevano personalmente. Esse avevano soltanto sentito dire: «Quel tale, che una volta ci perseguitava, ora diffonde la nostra fede, mentre prima voleva distruggerla». Così, per causa mia, rendevano gloria a Dio.
Lettera ai Galati 1:13-24 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Imperocchè voi avete udita qual fu già la mia condotta nel Giudaesimo: come io perseguiva a tutto potere la chiesa di Dio, e la disertava. Ed avanzava nel Giudaesimo, sopra molti di pari età nella mia nazione, essendo stremamente zelante delle tradizioni dei miei padri. Ma, quando piacque a Dio (il qual mi ha appartato fin dal seno di mia madre, e mi ha chiamato per la sua grazia), di rivelare in me il suo Figliuolo, acciocchè io l'evangelizzassi fra i Gentili; subito, senza conferir più innanzi con carne, e sangue; anzi, senza salire in Gerusalemme a quelli ch' erano stati apostoli davanti a me, me ne andai in Arabia, e di nuovo ritornai in Damasco. Poi, in capo a tre anni, salii in Gerusalemme, per visitar Pietro; e dimorai appresso di lui quindici giorni. E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, fratello del Signore. Ora, quant'è alle cose che io vi scrivo, ecco, nel cospetto di Dio, io non mento. Poi venni nelle contrade della Siria, e della Cilicia. Or io era sconosciuto di faccia alle chiese della Giudea, che sono in Cristo; ma solo aveano udito: Colui, che già ci perseguiva, ora evangelizza la fede, la quale egli già disertava. E glorificavano Iddio in me.