Ezechiele 7:1-27
Ezechiele 7:1-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, così parla il Signore, DIO, riguardo al paese d’Israele: “La fine, la fine viene sulle quattro estremità del paese! La tua fine è imminente; io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Il mio occhio ti sarà addosso senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te; e voi conoscerete che io sono il SIGNORE”. Così parla il Signore, DIO: “Sventura! Ecco viene una sventura! La fine viene, viene la fine! Essa si sveglia per te! Ecco viene! Viene il tuo turno, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto, e non di grida gioiose su per i monti. Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore, sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te, e voi conoscerete che io sono il SIGNORE, colui che colpisce. Ecco il giorno! Ecco viene! Viene il tuo turno! La verga è fiorita! L’orgoglio è sbocciato! La violenza si alza come verga dell’empietà; nulla più rimane di essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso, nulla della loro magnificenza! Giunge il tempo, il giorno si avvicina! Chi compra non si rallegri, chi vende non se ne dispiaccia, perché un’ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine. Infatti chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto, anche se fosse tuttora in vita; poiché la visione contro tutta la loro moltitudine non sarà revocata, e nessuno potrà con il suo peccato salvare la propria vita. Suona la tromba, tutto è pronto, ma nessuno va alla battaglia; infatti la mia ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine. Di fuori, la spada; di dentro, la peste e la fame! Chi è nei campi morirà di spada; chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. Quelli di loro che riusciranno a scampare staranno su per i monti come le colombe delle valli, tutti quanti gemendo, ognuno per la propria iniquità. Tutte le mani diverranno fiacche, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua. Si vestiranno di sacchi, lo spavento servirà loro di coperta; la vergogna sarà su tutti i volti, avranno tutti il capo rasato. Getteranno il loro argento per le strade, il loro oro sarà per essi immondizia; il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore del SIGNORE; non potranno saziare la loro fame né riempire le loro viscere, perché furono quelli l’intoppo che li fece cadere nella loro iniquità. La bellezza dei loro ornamenti era per loro fonte d’orgoglio, e ne hanno fatto delle immagini delle loro abominazioni, delle loro divinità esecrande; perciò io farò in modo che siano per essi una cosa immonda. Abbandonerò tutto come preda in mano agli stranieri, come bottino in mano agli empi della terra, che lo profaneranno. Allontanerò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio tesoro: dei briganti vi entreranno e lo profaneranno. Prepara le catene! Poiché questo paese è pieno di assassini, questa città è piena di violenza. Io farò venire le più malvagie delle nazioni, che s’impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati. Viene la rovina! Essi cercheranno la pace, ma non la troveranno. Verrà sventura dopo sventura, allarme dopo allarme; chiederanno visioni ai profeti, ai sacerdoti mancherà la conoscenza della legge, agli anziani il consiglio. Il re sarà in lutto, il principe rivestito di desolazione, le mani del popolo del paese tremeranno di spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta, li giudicherò secondo quanto meritano; e conosceranno che io sono il SIGNORE”».
Ezechiele 7:1-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «*Figlio d'uomo, cosí parla il Signore, Dio, riguardo al paese d'*Israele: La fine, la fine viene sulle quattro estremità del paese! La tua fine è imminente; io manderò contro di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Il mio occhio ti sarà addosso senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te; e voi conoscerete che io sono ilSignore. Cosí parla Dio, il Signore: Sventura! ecco viene una sventura! La fine viene, viene la fine! Essa si sveglia per te! ecco viene! Viene il tuo turno, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto, e non di grida gioiose su per i monti. Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore, sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te, e voi conoscerete che io sono il Signore, colui che colpisce. Ecco il giorno! ecco viene! Viene il tuo turno! La verga è fiorita! l'orgoglio è sbocciato! La violenza si alza come verga dell'empietà; nulla piú rimane di essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso, nulla della loro magnificenza! Giunge il tempo, il giorno si avvicina! Chi compra non si rallegri, chi vende non se ne dispiaccia, perché un'ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine. Infatti chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto, anche se fosse tuttora in vita; poiché la visione contro tutta la loro moltitudine non sarà revocata, e nessuno potrà con il suo peccato salvare la propria vita. Suona la tromba, tutto è pronto, ma nessuno va alla battaglia; infatti la mia ira ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine. Di fuori, la spada; di dentro, la peste e la fame! Chi è nei campi morirà di spada; chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla peste. Quelli di loro che riusciranno a scampare staranno su per i monti come le colombe delle valli; tutti quanti gemendo, ognuno per la propria *iniquità. Tutte le mani diverranno fiacche, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua. Si vestiranno di sacchi, lo spavento servirà loro di coperta; la vergogna sarà su tutti i volti, avranno tutti il capo rasato. Getteranno il loro argento per le strade, il loro oro sarà per essi immondizia; il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore del Signore; non potranno saziare la loro fame, né riempirsi le viscere; perché furono quelli la causa per cui caddero nella loro iniquità. La bellezza dei loro ornamenti era per loro fonte d'orgoglio; e ne hanno fatto delle immagini delle loro abominazioni, delle loro divinità esecrande; perciò io farò in modo che siano per essi una cosa immonda; abbandonerò tutto come preda in mano degli stranieri, come bottino in mano degli empi della terra, che lo profaneranno. Allontanerò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio tesoro: dei briganti vi entreranno e lo profaneranno. Prepara le catene! poiché questo paese è pieno di assassini, questa città è piena di violenza. Io farò venire le piú malvagie delle nazioni, che s'impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati. Viene la rovina! Essi cercheranno la pace, ma non la troveranno. Verrà sventura dopo sventura, allarme dopo allarme; chiederanno visioni ai *profeti, ai *sacerdoti mancherà la conoscenza della legge, agli *anziani il consiglio. Il re sarà in lutto, il principe rivestito di desolazione, le mani del popolo del paese tremeranno di spavento. Io li tratterò secondo la loro condotta, li giudicherò secondo quanto meritano; e conosceranno che io sono il Signore».
Ezechiele 7:1-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore mi parlò: «Ezechiele, ascolta che cosa io, Dio, il Signore, dico alla nazione d'Israele: È la fine! Il disastro raggiungerà ogni angolo della vostra terra. Israele, ora è davvero finita per te: sfogherò su di te la mia collera. Giudicherò il tuo comportamento e ti punirò per tutte le tue azioni malvagie. Non avrò pietà, non risparmierò nessuno. Ti chiederò conto del tuo comportamento e delle azioni disgustose che continui a commettere. E allora riconoscerai che io sono il Signore. «Io, Dio, il Signore, dichiaro che una sciagura arriva, la sciagura arriva adesso! È finita per voi, è la fine! Abitanti del paese, sarà la vostra rovina. Si avvicina il giorno quando sulle montagne non vi saranno grida di gioia ma solo di spavento. Ora darò libero sfogo alla mia collera, riverserò il mio furore su di voi. Giudicherò il vostro comportamento e vi punirò per tutte le vostre azioni malvagie. Non avrò pietà, non risparmierò nessuno. Vi chiederò conto del vostro comportamento e delle azioni disgustose che continuate a commettere. E allora riconoscerete che io sono il Signore e vi punisco». Dice il Signore: «Ecco il giorno della rovina è arrivato! La brutalità fiorisce, l’arroganza porta il suo frutto, la violenza è simile a un bastone alzato per colpire. Di tutto questo non rimarrà nulla, né clamore, né gioia. È venuto il giorno, il momento è imminente. Chi compra non potrà rallegrarsi, chi vende non potrà lamentarsi, perché la mia collera colpirà tutto il popolo. Il mercante non potrà rifarsi delle sue perdite anche se rimane in vita, perché si realizzerà la rovina di tutto il popolo, come avevo annunziato. Chi ha peccato non potrà resistere. La tromba suonerà e tutto sarà pronto per la battaglia, ma nessuno andrà a combattere, perché la mia collera colpirà tutto il popolo. Fuori città farà strage la guerra, in città, la carestia e la peste. Nella campagna si morirà in combattimento, in città per la fame e le malattie. Gli scampati si rifugeranno sui monti, come colombe gemeranno sui loro peccati. A tutti tremeranno le mani, le ginocchia si piegheranno. Per il dolore si vestiranno di sacco, un brivido li assalirà. Si leggerà sulla loro faccia la vergogna, si raderanno la testa. Getteranno l’argento e l’oro come immondizie per le strade. Quando io, il Signore, sfogherò la mia collera l’argento e l’oro non li salveranno, non li sazieranno, né potranno soddisfare i loro desideri. Sono stati proprio l’argento e l’oro a farli inciampare nel peccato. Erano così orgogliosi di questo tesoro che ne hanno fatto idoli detestabili, abominevoli. Ma io tratterò i loro idoli come immondizie. Li farò saccheggiare, portar via come bottino di guerra e profanare dagli stranieri e dai briganti del luogo. Non interverrò nemmeno quando i ladri profaneranno il tesoro del mio tempio. Fabbricate una catena, perché la nazione è piena di delitti, la città è piena di violenza. Farò venire le nazioni più crudeli a impadronirsi delle loro case. Spazzerò via l’arroganza dei più potenti, e i loro luoghi sacri saranno profanati. L’angoscia avanza, cercheranno invano la pace! A un disastro ne seguirà un altro e le cattive notizie si accumuleranno. Invano chiederanno al profeta una visione, il sacerdote non avrà nulla da insegnare e gli anziani non daranno più consigli. Il re gemerà, il principe si dispererà e la gente tremerà di paura. Li punirò per quel che hanno fatto e li giudicherò come essi hanno giudicato gli altri. E allora riconosceranno che io sono il Signore».
Ezechiele 7:1-27 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, così ha detto il Signore Iddio alla terra d'Israele: La fine, la fine viene sopra i quattro canti del paese. Ora ti soprasta la fine, ed io manderò contro a te le mia ira, e ti giudicherò secondo le tue vie, e ti metterò addosso tutte le tue abbominazioni. E l'occhio mio non ti perdonerà, ed io non ti risparmierò; anzi ti metterò le tue vie addosso, e le tue abbominazioni saranno nel mezzo di te; e voi conoscerete che io sono il Signore. Così ha detto il Signore Iddio: Ecco un male, un male viene. La fine viene, la fine viene; ella si è destata contro a te; ecco, viene. Quel mattutino ti è sopaggiunto, o abitator del paese; il tempo è venuto, il giorno della rotta è vicino, che non sarà un'eco di monti. Ora fra breve spazio io spanderò la mia ira sopra te, e adempierò il mio cruccio in te, e ti giudicherò secondo le tue vie, e ti metterò addosso tutte le tue abbominazioni. E l'occhio mio non perdonerà, ed io non risparmierò; io ti darò la pena secondo le tue vie, e le tue abbominazioni saranno nel mezzo di te; e voi conoscerete che io, il Signore, son quel che percuoto. Ecco il giorno, ecco, è venuto; quel mattutino è uscito; la verga è fiorita, la superbia è germogliata. La violenza è cresciuta in verga d'empietà; non più d'essi, non più della lor moltitudine, non più della lor turba; e non facciasi alcun lamento di loro. Il tempo è venuto, il giorno è giunto; chi compera non si rallegri, chi vende non si dolga; perciocchè vi è ardor d'ira contro a tutta la moltitudine di essa. Perciocchè chi vende non ritornerà a ciò ch'egli avrà venduto, benchè sia ancora in vita; perciocchè la visione contro a tutta la moltitudine di essa non sarà rivocata; e niuno si potrà fortificare per la sua iniquità, per salvar la vita sua. Han sonato con la tromba, ed hanno apparecchiata ogni cosa; ma non vi è stato alcuno che sia andato alla battaglia; perciocchè l'ardor della mia ira è contro a tutta la moltitudine d'essa. La spada è di fuori; e la peste e la fame dentro; chi sarà fuori a' campi morrà per la spada, e chi sarà nella città, la fame e la peste lo divoreranno. E quelli d'infra loro che saranno scampati si salveranno, e saranno su per li monti come le colombe delle valli, gemendo tutti, ciascuno per la sua iniquità. Tutte le mani diverranno fiacche, e tutte le ginocchia andranno in acqua. Ed essi si cingeranno di sacchi, e spavento li coprirà; e vi sarà vergogna sopra ogni faccia, e calvezza sopra tutte le lor teste. Getteranno il loro argento per le strade, e il loro oro sarà come una immondizia; il loro argento, nè il loro oro non potrà liberarli, nel giorno dell'indegnazion del Signore; essi non ne sazieranno le lor persone, e non n'empieranno le loro interiora; perciocchè quelli sono stati l'intoppo della loro iniquità. Ed esso ha impiegata la gloria del suo ornamento a superbia, e ne han fatte delle immagini delle loro abbominazioni, le lor cose esecrabili; perciò, farò che quelle cose saranno loro come una immondizia. E le darò in preda in man degli stranieri, e per ispoglie agli empi della terra, i quali le contamineranno. Ed io rivolgerò la mia faccia indietro da loro; e coloro profaneranno il mio luogo nascosto; e ladroni entreranno in essa, e la profaneranno. Fa' una chiusura; perciocchè il paese è pieno di giudicio di sangue, e la città è piena di violenza. Ed io farò venire i più malvagi delle genti; ed essi possederanno le case loro; e farò venir meno la superbia de'potenti, e i lor luoghi sacri saran profanati. La distruzione viene; cercheranno la pace, ma non ve ne sarà alcuna. Calamità verrà sopra calamità, e vi sarà romore sopra romore; ed essi ricercheranno qualche visione del profeta; e non vi sarà più legge nel sacerdote, nè consiglio negli anziani. Il re farà cordoglio, e i principi si vestiranno di desolazione, e le mani del popolo del paese saranno conturbate; io opererò inverso loro secondo la lor via, e li giudicherò de' giudicii che si convengono loro; e conosceranno che io sono il Signore.