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Ezechiele 38:1-23

Ezechiele 38:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, rivolgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, principe sovrano di Mesec e di Tubal, profetizza contro di lui e di’: Così parla il Signore, DIO: “Eccomi da te, o Gog, principe sovrano di Mesec e di Tubal! Io ti condurrò via, ti metterò degli uncini nelle mascelle e ti tirerò fuori, te e tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti quanti vestiti pomposamente, gran moltitudine con scudi grandi e piccoli, tutti forniti di spada; e con loro Persiani, Etiopi e gente di Put, tutti con scudi ed elmi. Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarma dell’estremità del settentrione e tutte le sue schiere; dei popoli numerosi saranno con te. Mettiti in ordine, prepàrati, tu con tutte le tue moltitudini che si radunano attorno a te, e sii tu per essi colui al quale si ubbidisce. Dopo molti giorni tu riceverai l’ordine; negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta in mezzo a molti popoli, sui monti d’Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, fatta uscire dai popoli, essa abiterà tutta quanta al sicuro. Tu salirai, verrai come un uragano; sarai come una nuvola che sta per coprire il paese, tu con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te”. Così parla il Signore, DIO: “In quel giorno, dei pensieri ti sorgeranno in cuore e concepirai un malvagio disegno. Dirai: ‘Io salirò contro questo paese di villaggi aperti; piomberò su questa gente che vive tranquilla e abita al sicuro, che risiede tutta in luoghi senza mura e non ha né sbarre né porte’. Verrai per far bottino e saccheggiare, per stendere la tua mano contro queste rovine ora ripopolate, contro questo popolo raccolto in mezzo alle nazioni, che si è procurato bestiame e proprietà e abita sulle alture del paese. Seba, Dedan, i mercanti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti diranno: ‘Vieni tu per far bottino? Hai radunato la tua moltitudine per saccheggiare, per portare via l’argento e l’oro, per pigliare bestiame e beni, per fare un gran bottino?’”. Perciò, figlio d’uomo, profetizza, e di’ a Gog: Così parla il Signore, DIO: “In quel giorno, quando il mio popolo Israele abiterà al sicuro, tu lo saprai. Verrai dal luogo dove stai, dall’estremità del settentrione, tu con dei popoli numerosi con te, tutti quanti a cavallo, una grande moltitudine, un potente esercito; salirai contro il mio popolo Israele, come una nuvola che sta per coprire il paese. Questo avverrà alla fine dei giorni: io ti condurrò contro il mio paese affinché le nazioni mi conoscano, quando io mi santificherò in te sotto gli occhi loro, o Gog!” Così parla il Signore, DIO: “Non sei tu quello di cui io parlai ai tempi antichi mediante i miei servi, i profeti d’Israele, i quali profetizzarono allora, per degli anni, che io ti avrei fatto marciare contro di loro? In quel giorno, nel giorno che Gog verrà contro la terra d’Israele”, dice il Signore, DIO, “il mio furore mi monterà nelle narici; nella mia gelosia, nel fuoco della mia ira, io lo dico, certo, in quel giorno, vi sarà un grande sconvolgimento nel paese d’Israele: i pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie dei campi, tutti i rettili che strisciano sul suolo e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra tremeranno alla mia presenza; i monti saranno rovesciati, le balze crolleranno e tutte le mura cadranno al suolo. Io chiamerò contro di lui la spada su tutti i miei monti”, dice il Signore, DIO; “la spada di ognuno si volgerà contro il proprio fratello. Verrò in giudizio contro di lui, con la peste e con il sangue; farò piovere torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo, su di lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui. Così mostrerò la mia potenza e mi santificherò; mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, ed esse sapranno che io sono il SIGNORE”.

Ezechiele 38:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «*Figlio d'uomo, rivolgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, principe sovrano di Mesec e di Tubal, *profetizza contro di lui e di': “Cosí parla Dio, il Signore: Eccomi da te, o Gog, principe sovrano di Mesec e di Tubal! Io ti condurrò via, ti metterò degli uncini nelle mascelle e ti tirerò fuori, te e tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti quanti vestiti pomposamente, gran moltitudine con scudi grandi e piccoli tutti forniti di spada; e con loro Persiani, Etiopi e gente di Put, tutti con scudi ed elmi. Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarma dell'estremità del settentrione e tutte le sue schiere, dei popoli numerosi saranno con te. Mettiti in ordine, prepàrati, tu con tutte le tue moltitudini che s'adunano attorno a te, e sii tu per essi colui al quale si ubbidisce. Dopo molti giorni tu riceverai l'ordine; negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta in mezzo a molti popoli, sui monti d'*Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, fatta uscire dai popoli, essa abiterà tutta quanta al sicuro. Tu salirai, verrai come un uragano; sarai come una nuvola che sta per coprire il paese, tu con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te. Cosí parla Dio, il Signore: In quel giorno, dei pensieri ti sorgeranno in cuore e concepirai un malvagio disegno. Dirai: «Io salirò contro questo paese di villaggi aperti; piomberò su questa gente che vive tranquilla e abita al sicuro, che risiede tutta in luoghi senza mura e non ha né sbarre né porte. Verrai per far bottino e saccheggiare, per stendere la tua mano contro queste rovine ora ripopolate, contro questo popolo raccolto in mezzo alle nazioni, che si è procurato bestiame e proprietà e abita sulle alture del paese». Seba, Dedan, i mercanti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti diranno: «Vieni tu per far bottino? Hai adunato la tua moltitudine per saccheggiare, per portar via l'argento e l'oro, per pigliare bestiame e beni, per fare un gran bottino?»! Perciò, figlio d'uomo, profetizza, e di' a Gog: “Cosí parla Dio, il Signore, In quel giorno, quando il mio popolo Israele abiterà al sicuro, tu lo saprai; verrai dal luogo dove stai, dall'estremità del settentrione, tu con dei popoli numerosi con te, tutti quanti a cavallo, una grande moltitudine, un potente esercito; salirai contro il mio popolo Israele, come una nuvola che sta per coprire il paese. Questo avverrà alla fine dei giorni: io ti condurrò contro il mio paese affinché le nazioni mi conoscano, quando io mi santificherò in te sotto gli occhi loro, o Gog! Cosí parla Dio, il Signore: Non sei tu quello di cui io parlai ai tempi antichi mediante i miei servi i profeti d'Israele, i quali profetizzarono allora, per degli anni, che io ti avrei fatto marciare contro di loro? In quel giorno, nel giorno che Gog verrà contro la terra d'Israele, dice Dio, il Signore, il mio furore mi monterà nelle narici; nella mia gelosia, nel fuoco della mia ira, io lo dico, certo, in quel giorno, vi sarà un grande sconvolgimento nel paese d'Israele: i pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie dei campi, tutti i rettili che strisciano sul suolo e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra, tremeranno alla mia presenza; i monti saranno rovesciati, le balze crolleranno, e tutte le mura cadranno al suolo. Io chiamerò contro di lui la spada su tutti i miei monti, dice Dio, il Signore; la spada d'ognuno si volgerà contro il proprio fratello. Verrò in giudizio contro di lui, con la peste e con il sangue; farò piovere torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo, su di lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui. Cosí mostrerò la mia potenza e mi santificherò; mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, ed esse sapranno che io sono il Signore”.

Ezechiele 38:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore mi parlò: «Ezechiele, rivolgiti verso Gog, capo supremo dei popoli di Mesec e di Tubal della regione di Magog. Pronunzia il mio messaggio contro di lui. Riferiscigli quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Agirò contro di te, Gog, capo supremo dei popoli di Mesec e di Tubal. Ti metterò ganci alle mascelle per costringerti a uscire dal tuo territorio con tutto il tuo esercito: i cavalieri in magnifiche uniformi con i cavalli e un gran numero di soldati armati di scudo, corazza e spada. Si aggiungeranno anche soldati di Persia, di Etiopia e di Put, con scudo ed elmo. I soldati della regione di Gomer, quelli di Bet-Togarmà all’estremo nord verranno con te, insieme a truppe di tanti altri popoli. Fa’ i preparativi necessari e tieni le truppe pronte ai tuoi ordini. Tra molti anni riceverai l’ordine di invadere il territorio d'Israele. I suoi abitanti, sopravvissuti alla guerra, dopo aver lasciato i paesi stranieri dove si trovavano, si raduneranno sulle montagne d'Israele abbandonate da tanto tempo. Là vivranno in tutta sicurezza, lontani dalle altre nazioni. Ma tu, il tuo esercito e i tuoi numerosi alleati, li attaccherete con la furia di una tempesta, e invaderete il paese come una nube che copre la terra. «Ora io, Dio, il Signore, dichiaro che in quel momento ti verranno in mente tante idee ed elaborerai un progetto malvagio. Deciderai d'invadere un territorio indifeso. I suoi abitanti, gente pacifica, vivono tranquilli in città dove non ci sono né mura, né porte sbarrate. Farai razzie e saccheggi tra gente che abita città una volta in rovina. Questo popolo, dopo aver lasciato nazioni straniere, si è di nuovo riunito, ha acquistato bestiame e altri beni. Vivono al centro del mondo. I commercianti di Tarsis, gli abitanti di Saba e di Dedan e delle località vicine ti chiederanno: “Hai riunito il tuo esercito per saccheggiare e fare razzie? Sei venuto per prenderti tutto questo bottino: argento, oro, bestiame e beni?”. «Perciò, Ezechiele, ti ordino di riferire a Gog quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Quando Israele vivrà in pace, tu ti metterai in marcia. Partirai dal tuo paese all’estremo nord, alla testa delle tue truppe composte da soldati di diversi popoli. Voi sarete tutti a cavallo e formerete un grande esercito. Attaccherai Israele, il mio popolo, invaderai la sua terra come una nube copre la terra. Quando arriverà quel lontano momento, ti farò venire contro la mia terra per far sapere alle nazioni che io sono Dio, il Santo. Lo dimostrerò attraverso di te, Gog. «Io, Dio, il Signore, dichiaro che sei tu quello di cui parlavo tanto tempo fa, quando ordinai ai miei servi, i profeti d'Israele, di annunziare per anni che avrei mandato qualcuno ad attaccare Israele». «In quel giorno, quando Gog invaderà Israele, la mia collera si scatenerà. Lo dico io, Dio, il Signore. Per la violenza e l’ardore del mio furore giuro che in quel giorno un terribile terremoto scuoterà la terra d'Israele. I pesci nel mare, gli uccelli nel cielo, gli animali selvatici, i serpenti che strisciano per terra e gli uomini che vivono sulla terra, tremeranno tutti di paura davanti a me. Le montagne e le pareti rocciose sprofonderanno, le mura crolleranno. Io manderò la guerra contro Gog sulle mie montagne; lo affermo io, Dio, il Signore. I suoi soldati si uccideranno fra di loro. Lo punirò con la peste e con massacri. Riverserò su di lui, sul suo esercito, sui suoi numerosi alleati torrenti di pioggia, di grandine, con fulmini e zolfo. Mostrerò a tutte le nazioni che io sono il Dio grande e santo. Allora riconosceranno che io sono il Signore».

Ezechiele 38:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

POI la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso Gog, verso il paese di Magog, principe, e capo di Mesec, e di Tubal; e profetizza contro a lui; e di': Così ha detto il Signore Iddio: Eccomi a te, o Gog, principe e capo di Mesec, e di Tubal. E ti farò tornare indietro, e ti metterò de' graffi nelle mascelle, e ti trarrò fuori, con tutto il tuo esercito, cavalli, e cavalieri, tutti quanti perfettamente ben vestiti, gran raunata di popolo, con targhe, e scudi, i quali trattano le spade tutti quanti. E con loro le gente di Persia, di Cus, e di Put, tutti con iscudi, ed elmi; Gomer, e tutte le sue schiere; la casa di Togarma, dal fondo del Settentrione, insieme con tutte le sue schiere; molti popoli teco. Mettiti in ordine, ed apparecchiati, tu, e tutta la tua gente, che si è radunata appresso di te; e sii loro per salvaguardia. Tu sarai visitato dopo molti giorni; in su la fin degli anni tu verrai nel paese del popolo riscosso dalla spada, e raccolto da molti popoli, ne' monti d'Israele, i quali erano stati ridotti in deserto perpetuo; allora che il popolo di quel paese, essendo stato ritratto d'infra i popoli, abiterà tutto in sicurtà. E salirai, e verrai a guisa di ruinosa tempesta; tu sarai a giusa di nuvola, da coprir la terra; tu, e tutte le tue schiere, e molti popoli teco. Così ha detto il Signore Iddio: Egli avverrà in quel giorno, che molte cose ti saliranno nel cuore, e penserai un malvagio pensiero. E dirai: Io salirò contro al paese delle villate; io verrò sopra la gente quieta, che abita in sicurtà (eglino abitano tutti in luoghi senza mura, e non han nè sbarre, nè porte); per ispogliare spoglie, e per predar preda; rimettendo la tua mano sopra i luoghi deserti, di nuovo abitati; e sopra il popolo raccolto dalle genti, che si adopererà intorno al bestiame, ed alle sue facoltà; ed abiterà nel bellico del paese. Seba, e Dedan, e i mercatanti di Tarsis, e tutti i suoi leoncelli, ti diranno: Sei tu venuto per ispogliare spoglie? hai tu fatta la tua raunata per predar preda, per portarne via argento ed oro; per rapir bestiame, e facoltà; per ispogliar molte spoglie? Perciò, figliuol d'uomo, profetizza, e di' a Gog: Così ha detto il Signore Iddio: In quel giorno, quando il mio popolo Israele abiterà in sicurtà, nol saprai tu? E tu verrai dal tuo luogo, dal fondo del Settentrione; tu, e molti popoli teco, tutti montati sopra cavalli, gran raunata, e grosso esercito. E salirai contro al mio popolo Israele, a guisa di nuvola, per coprir la terra; tu sarai in su la fine de' giorni, ed io ti farò venir sopra la mia terra; acciocchè le genti mi conoscano, quando io mi sarò santificato in te, nel cospetto loro, o Gog. Così ha detto il Signore Iddio: Non sei tu quello, del quale io parlai a' tempi antichi, per li profeti d'Israele, miei servitori, i quali profetizzarono in quei tempi, per molti anni, che io ti farei venir contro a loro? Ma egli avverrà in quel giorno, nel giorno che Gog sarà venuto sopra il paese d'Israele, dice il Signore Iddio, che l'ira mi salirà nelle nari. Ed io ho parlato nella mia gelosia, nel fuoco della mia indegnazione: Se in quel giorno non vi è un gran tremoto nel paese d'Israele. E i pesci del mare, e gli uccelli del cielo, e le fiere della campagna, ed ogni rettile che va serpendo sopra la terra, ed ogni uomo che è sopra la terra, tremeranno per la mia presenza; e i monti saranno diroccati e i balzi caderanno, e ogni muro ruinerà a terra. Ed io chiamerò la spada contro a lui, per tutti i miei monti, dice il Signore Iddio; la spada di ciascun di loro sarà contro al suo fratello. E verrò a giudicio con lui con pestilenza, e con sangue; e farò piover sopra lui, e sopra le sue schiere, e sopra i molti popoli, che saranno con lui, una pioggia strabocchevole, pietre di gragnuola, fuoco, e zolfo. Ed io mi magnificherò, e mi santificherò, e sarò conosciuto nel cospetto di molte genti; e conosceranno che io sono il Signore.