Ezechiele 31:10-18
Ezechiele 31:10-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Perciò così parla il Signore, DIO: “Perché era salito a tanta altezza e sporgeva la sua vetta tra il folto dei rami e perché il suo cuore si era insuperbito della sua altezza, io lo diedi in mano al più forte fra le nazioni affinché lo trattasse a suo piacimento; per la sua empietà io lo cacciai via. Degli stranieri, i più violenti fra le nazioni, lo hanno tagliato e lo hanno abbandonato; sui monti e in tutte le valli sono caduti i suoi rami, i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni del paese, tutti i popoli della terra si sono ritirati dalla sua ombra e lo hanno abbandonato. Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie dei campi. Così è avvenuto affinché tutti gli alberi piantati presso le acque non siano orgogliosi della propria altezza, non sporgano più la vetta tra il folto dei rami, e tutti gli alberi potenti che si dissetano alle acque non persistano nella loro fierezza; poiché tutti quanti sono dati alla morte, alle profondità della terra, assieme ai figli degli uomini, a quelli che scendono nella fossa”. Così parla il Signore, DIO: “Il giorno che egli discese nel soggiorno dei morti io bandii un lutto; a motivo di lui velai l’abisso, ne arrestai i fiumi e le grandi acque furono fermate; a motivo di lui feci vestire a lutto il Libano, e tutti gli alberi dei campi vennero meno a motivo di lui. Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nel soggiorno dei morti con quelli che scendono nella fossa; nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi di Eden, i più scelti e i più belli del Libano, tutti quelli che si dissetavano alle acque. Anch’essi discesero con lui nel soggiorno dei morti, verso quelli che la spada ha uccisi, verso quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni. A chi dunque somigli tu per gloria e per grandezza fra gli alberi di Eden? Così tu sarai precipitato con gli alberi di Eden nelle profondità della terra; tu giacerai in mezzo agli incirconcisi, fra quelli che la spada ha uccisi. Tale sarà il faraone con tutta la sua moltitudine”, dice il Signore, DIO».
Ezechiele 31:10-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Perciò cosí parla Dio, il Signore: Perché era salito a tanta altezza e sporgeva la sua vetta tra il folto dei rami e perché il suo cuore s'era insuperbito della sua altezza, io lo diedi in mano del piú forte fra le nazioni affinché lo trattasse a suo piacimento; per la sua empietà io lo cacciai via. Degli stranieri, i piú violenti fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'hanno abbandonato; sui monti e in tutte le valli sono caduti i suoi rami, i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni del paese, tutti i popoli della terra si sono ritirati dalla sua ombra e l'hanno abbandonato. Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie dei campi. Cosí è avvenuto affinché tutti gli alberi piantati presso le acque non siano orgogliosi della propria altezza, non sporgano piú la vetta tra il folto dei rami, e tutti gli alberi potenti che si dissetano alle acque non persistano nella loro fierezza; poiché tutti quanti sono dati alla morte, alle profondità della terra, assieme ai figli degli uomini, a quelli che scendono nella fossa. Cosí parla Dio, il Signore: Il giorno che egli discese nel *soggiorno dei morti io bandii un lutto; a motivo di lui velai l'abisso, ne arrestai i fiumi e le grandi acque furono fermate; a motivo di lui feci vestire a lutto il Libano, e tutti gli alberi dei campi vennero meno a motivo di lui. Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nel soggiorno dei morti con quelli che scendono nella fossa; nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi di Eden, i piú scelti e i piú belli del Libano, tutti quelli che si dissetavano alle acque. Anch'essi discesero con lui nel soggiorno dei morti, verso quelli che la spada ha uccisi: verso quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni. A chi dunque somigli tu per gloria e per grandezza fra gli alberi di Eden? Cosí tu sarai precipitato con gli alberi di Eden nelle profondità della terra; tu giacerai in mezzo agli incirconcisi, fra quelli che la spada ha uccisi. Tale sarà il faraone con tutta la sua moltitudine, dice Dio, il Signore”».
Ezechiele 31:10-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Ma io, Dio, il Signore, affermo: il cedro è cresciuto sempre più, ha raggiunto con la sua cima le nubi ed è diventato orgoglioso. Per questo io l’ho abbandonato e l’ho dato in mano al più potente re della terra che lo tratterà come merita la sua iniquità. Abbattuto da stranieri senza pietà, giace abbandonato sui monti. Le sue fronde e i suoi rami spezzati sono caduti lungo le valli e i corsi d'acqua della regione. La gente che viveva alla sua ombra è fuggita, l’ha lasciato solo. Gli uccelli si posano sul suo tronco sradicato, gli animali selvatici vagano fra i suoi rami. Tutto questo è accaduto perché più nessun albero, anche se ben irrigato, arrivi con la cima in mezzo alle nubi e diventi orgoglioso della propria altezza. Infatti come gli uomini, anche gli alberi devono morire, sparire sotto terra, raggiungere quelli già scesi nella fossa. «Io, Dio, il Signore, dichiaro che quando il cedro è sceso nel mondo dei morti, ho imposto il lutto alla natura: a causa sua ho fermato il fiume sotterraneo, ho interrotto lo scorrere delle sue acque abbondanti. Per lui ho oscurato le montagne del Libano e ho fatto deperire gli alberi della campagna. Quando ho fatto cadere quel cedro e gli ho fatto raggiungere quelli che stanno nel mondo dei morti, i popoli l’hanno sentito cadere e hanno tremato di paura; ma laggiù tutti gli alberi dell'Eden, e quelli più belli e rigogliosi del Libano, ne hanno avuto piacere. Anche loro sono scesi sotto terra con le vittime della guerra, loro che erano il suo sostegno e che vivevano alla sua ombra fra le nazioni. «Nessun albero dell'Eden era splendido e grande come te. Ma insieme a loro anche tu sarai gettato sotto terra, nel mondo dei morti. Giacerai con le vittime della guerra e fra i non circoncisi. Questa è la fine del faraone e di tutta la popolazione dell'Egitto. Lo affermo io, Dio, il Signore!».
Ezechiele 31:10-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Perciocchè tu ti sei elevato in altezza; e ch'esso ha messe le sue vette di mezzo i rami folti, che il suo cuor si è elevato nella sua altezza; io l'ho dato in man del più forte delle nazioni, per far di lui ad ogni suo volere, e l'ho scacciato per la sua empietà. E stranieri, i più fieri delle nazioni l'hanno tagliato, e l'han lasciato in abbandono; i suoi rami son caduti su per li monti, e per tutte le valli; ed i suoi ramoscelli sono stati rotti per tutte le pendici della terra; e tutti i popoli della terra sono scesi dall'ombra sua, e l'hanno lasciato. Tutti gli uccelli del cielo albergano sopra le sue ruine, e tutte le fiere della campagna sono sopra i suoi ramoscelli; acciocchè niun albero, innaffiato d'acque, non si elevi nella sua altezza, e non innalzi la sua cima d'infra i rami folti; e che le lor querce, anzi tutti gli alberi che bevono le acque, non si rizzino nella loro altezza; conciossiachè tutti quanti sieno dati alla morte, e sieno gettati nelle più basse parti della terra, per mezzo il comun degli uomini, con quelli che scendono nella fossa. Così ha detto il Signore Iddio: Nel giorno ch'egli scese nell'inferno, io ne feci far cordoglio; io copersi l'abisso sopra lui, e ritenni i suoi fiumi, e le grandi acque furono arrestate; ed io feci imbrunire il Libano per lui, e tutti gli alberi della campagna si venner meno per lui. Io scrollai le nazioni per lo suon della sua ruina, quando lo feci scender nell'inferno, con quelli che scendono nella fossa; e tutti gli alberi di Eden, la scelta, ed i più begli alberi del Libano, tutti quelli che erano abbeverati d'acqua, furono racconsolati nelle più basse parti della terra. Anch'essi sono scesi con lui nell'inferno, a quelli che sono stati uccisi con la spada; il suo braccio eziandio, alla cui ombra dimoravano fra le genti, vi è sceso. A cui, d' infra gli alberi di Eden, sei tu simile, in pari gloria e grandezza? ma pur sarai tratto giù con gli altri alberi di Eden, nelle più basse parti della terra; tu giacerai per mezzo gl'incirconcisi, con quelli che sono stati uccisi con la spada. Questo è Faraone, e tutta la sua moltitudine, dice il Signore Iddio.