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Ezechiele 30:1-26

Ezechiele 30:1-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, profetizza e di’: Così parla il Signore, DIO: “Urlate: ‘Ahi, che giorno!’ Poiché il giorno è vicino, è vicino il giorno del SIGNORE: giorno di nuvole, il tempo delle nazioni. La spada verrà sull’Egitto; vi sarà terrore in Etiopia, quando in Egitto cadranno i feriti a morte, quando si porteranno via le sue ricchezze e le sue fondamenta saranno distrutte. L’Etiopia, la Libia, la Lidia, gli stranieri di ogni specie, Cub e i figli del paese dell’alleanza cadranno con loro di spada”. Così parla il SIGNORE: “Quelli che sostengono l’Egitto cadranno e l’orgoglio della sua forza sarà abbattuto: da Migdol a Siene essi cadranno di spada”, dice il Signore, DIO, “e saranno desolati in mezzo a terre desolate; le loro città saranno devastate in mezzo a città devastate; e conosceranno che io sono il SIGNORE, quando darò fuoco all’Egitto e tutti i suoi aiutanti saranno battuti. In quel giorno, dalla mia presenza partiranno messaggeri su navi per spaventare l’Etiopia, che si ritiene al sicuro, e regnerà tra di loro il terrore come nel giorno dell’Egitto; poiché, ecco, la cosa sta per avvenire”. Così parla il Signore, DIO: “Io farò sparire la moltitudine dell’Egitto per mano di Nabucodonosor, re di Babilonia. Egli e il suo popolo con lui, i più violenti fra le nazioni, saranno condotti a distruggere il paese; sguaineranno le spade contro l’Egitto e riempiranno il paese di cadaveri. Io muterò i fiumi in luoghi aridi, darò il paese in balìa di gente malvagia, per mano di stranieri desolerò il paese e tutto ciò che contiene. Io, il SIGNORE, ho parlato”. Così parla il Signore, DIO: “Io sterminerò da Nof gli idoli, ne farò sparire i falsi dèi; non ci sarà più principe che venga dal paese d’Egitto e metterò lo spavento nel paese d’Egitto. Desolerò Patros, darò alle fiamme Soan, eseguirò i miei giudizi su No, riverserò il mio furore sopra Sin, la fortezza d’Egitto, e sterminerò la moltitudine di No. Darò fuoco all’Egitto; Sin si torcerà dal dolore, No sarà squarciata, Nof sarà presa da nemici in pieno giorno. I giovani di Aven e di Pibeset cadranno di spada e queste città saranno deportate. A Tapanes il giorno si oscurerà, quando io vi spezzerò i gioghi imposti dall’Egitto; e l’orgoglio della sua forza avrà fine. Quanto a lei, una nuvola la coprirà e le sue figlie saranno deportate. Così eseguirò i miei giudizi sull’Egitto e si conoscerà che io sono il SIGNORE”». L’anno undicesimo, il primo mese, il settimo giorno del mese, la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, io ho spezzato il braccio del faraone, re d’Egitto; ed ecco, il suo braccio non è stato fasciato perché fosse curato, né è stato fasciato perché fosse rafforzato così da poter maneggiare la spada. Perciò, così parla il Signore, DIO: “Eccomi contro il faraone, re d’Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello che è ancora forte, quanto quello che è già spezzato; e gli farò cadere di mano la spada. Disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi. Rafforzerò le braccia del re di Babilonia, gli metterò in mano la mia spada e spezzerò le braccia del faraone. Egli gemerà davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte. Rafforzerò le braccia del re di Babilonia e le braccia del faraone cadranno; e si conoscerà che io sono il SIGNORE, quando metterò la mia spada in mano al re di Babilonia ed egli la volgerà contro il paese d’Egitto. Io disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi; e si conoscerà che io sono il SIGNORE”».

Ezechiele 30:1-26 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «*Figlio d'uomo, *profetizza e di': “Cosí parla Dio, il Signore: Urlate: `Ahi, che giorno!´ Poiché il giorno è vicino, è vicino il *giorno del Signore: giorno di nuvole, il tempo delle nazioni. La spada verrà sull'Egitto; vi sarà terrore in Etiopia, quando in Egitto cadranno i feriti a morte, quando si porteranno via le sue ricchezze e le sue fondamenta saranno distrutte. L'Etiopia, la Libia, la Lidia, gli stranieri d'ogni specie, Cub e i figli del paese dell'alleanza cadranno con loro di spada. Cosí parla il Signore: Quelli che sostengono l'Egitto cadranno e l'orgoglio della sua forza sarà abbattuto: da Migdol a Siene essi cadranno di spada, dice Dio, il Signore, e saranno desolati in mezzo a terre desolate; le loro città saranno devastate in mezzo a città devastate; e conosceranno che io sono ilSignore, quando darò fuoco all'Egitto e tutti i suoi aiutanti saranno battuti. In quel giorno, dalla mia presenza partiranno messaggeri su navi per spaventare l'Etiopia, che si ritiene al sicuro, e regnerà tra di loro il terrore come nel giorno dell'Egitto; poiché, ecco, la cosa sta per avvenire. Cosí parla Dio, il Signore: Io farò sparire la moltitudine dell'Egitto per mano di *Nabucodonosor, re di *Babilonia. Egli e il suo popolo con lui, i piú violenti fra le nazioni, saranno condotti a distruggere il paese; sguaineranno le spade contro l'Egitto e riempiranno il paese di cadaveri. Io muterò i fiumi in luoghi aridi, darò il paese in balía di gente malvagia, per mano di stranieri desolerò il paese e tutto ciò che contiene. Io, il Signore, ho parlato. Cosí parla Dio, il Signore: Io sterminerò da Nof gli idoli, ne farò sparire i falsi dèi; non ci sarà piú principe che venga dal paese d'Egitto e metterò lo spavento nel paese d'Egitto. Desolerò Patros, darò alle fiamme Soan, eseguirò i miei giudizi su No, riverserò il mio furore sopra Sin, la fortezza d'Egitto, e sterminerò la moltitudine di No. Darò fuoco all'Egitto; Sin si torcerà dal dolore, No sarà squarciata, Nof sarà presa da nemici in pieno giorno. I giovani di Aven e di Pibeset cadranno di spada e queste città saranno deportate. A Tapanes il giorno si oscurerà, quando io vi spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto; e l'orgoglio della sua forza avrà fine. Quanto a lei, una nuvola la coprirà e le sue figlie saranno deportate. Cosí eseguirò i miei giudizi sull'Egitto e si conoscerà che io sono il Signore”». L'anno undicesimo, il primo mese, il settimo giorno del mese, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d'uomo, io ho spezzato il braccio del *faraone re d'Egitto; ed ecco, il suo braccio non è stato fasciato perché fosse curato, né è stato fasciato perché fosse rafforzato cosí da poter maneggiare la spada. Perciò, cosí parla Dio, il Signore: Eccomi contro il faraone, re d'Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello che è ancora forte, quanto quello che è già spezzato; e gli farò cadere di mano la spada. Disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi. Rafforzerò le braccia del re di Babilonia, gli metterò in mano la mia spada, e spezzerò le braccia del faraone. Egli gemerà davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte. Rafforzerò le braccia del re di Babilonia e le braccia del faraone cadranno; e si conoscerà che io sono il Signore, quando metterò la mia spada in mano del re di Babilonia ed egli la volgerà contro il paese d'Egitto. Io disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi; e si conoscerà che io sono il Signore».

Ezechiele 30:1-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore mi disse: «Ezechiele, profetizza, riferisci quel che io, Dio, il Signore, annunzio: «Lamentatevi dei tempi che vengono! Perché arriva ed è ormai vicino il giorno del Signore, quando manifesterò la mia collera. Sarà un giorno pieno di nubi minacciose per le nazioni. Ci sarà la guerra in Egitto e l’angoscia arriverà fino in Etiopia. Gli Egiziani saranno massacrati, le loro ricchezze saccheggiate, la loro terra ridotta in rovine. I soldati di Etiopia, di Put, di Lud, d'Arabia e di Cub e quelli del mio stesso popolo cadranno in guerra. Io, il Signore, affermo che dalla fortezza di Migdol a nord fino alla città di Siene a sud, i difensori dell'Egitto saranno uccisi in battaglia, e l’orgogliosa potenza egiziana sarà abbattuta. Lo dichiaro io, Dio, il Signore. Il suo territorio diventerà il deserto più desolato che esista, le sue città saranno soltanto rovine. Quando darò fuoco all’Egitto e annienterò i suoi difensori, allora si riconoscerà che io sono il Signore. Nel giorno in cui devasterò l’Egitto, partiranno per conto mio messaggeri su navi a far vacillare la sicurezza dell'Etiopia, e gli Etiopi tremeranno di paura. Quel giorno è vicino! «Io, Dio, il Signore, affermo che per porre fine all’arroganza dell'Egitto mi servirò di Nabucodònosor, re di Babilonia. Verrà con il suo esercito, il più violento tra le nazioni straniere, a ridurre il paese in rovina. Sguaineranno le loro spade contro gli Egiziani e riempiranno la loro terra di cadaveri. Seccherò il Nilo e darò l’Egitto in mano a gente malvagia. Lo farò devastare e vuotare di tutte le sue ricchezze da gente straniera. Lo dico io, il Signore. «Io, Dio, il Signore, affermo che distruggerò gli idoli e i falsi dèi della città di Menfi. Non ci sarà più nessuno per governare l’Egitto. Farò regnare il terrore in tutto il suo territorio. Devasterò la regione di Patros, darò fuoco alla città di Tanis ed eseguirò la mia sentenza contro la città di Tebe. Sfogherò il mio furore su Sin, la grande fortezza d'Egitto, e farò a pezzi l’arroganza di Tebe. Darò fuoco all’Egitto, Sin si torcerà dal dolore. Le mura di Tebe saranno squarciate da una breccia e Menfi sarà presa dai nemici in pieno giorno. I giovani della città di Eliòpoli e di Bubasti saranno uccisi in combattimento e gli altri abitanti deportati. L’oscurità cadrà sulla città di Tafni quando spezzerò il potere dell'Egitto e farò svanire la sua orgogliosa potenza. Una nuvola coprirà la città e i suoi abitanti saranno deportati. Eseguirò la mia sentenza contro l’Egitto, e allora tutti riconosceranno che io sono il Signore». Nell’undicesimo anno dalla deportazione, il settimo giorno del primo mese il Signore mi parlò: «Ezechiele, ho rotto il braccio del faraone, re d'Egitto. Non è stato curato con bende e medicamenti per fargli riacquistare la forza di maneggiare la spada. E io, Dio, il Signore, ora dichiaro che agirò contro il faraone, re d'Egitto. Gli spezzerò entrambe le braccia, quello valido e quello già rotto, e la spada gli cadrà di mano! Allora disperderò gli Egiziani fra popoli e paesi stranieri. Renderò forti le braccia del re di Babilonia, e gli metterò in mano la mia spada. Ma romperò le braccia del faraone, ed egli gemerà davanti a lui come chi è ferito a morte. Mentre le braccia del faraone penderanno senza forza, io darò più forza a quelle del re di Babilonia. Gli metterò in mano la mia spada, ed egli la punterà contro l’Egitto. Allora tutti riconosceranno che io sono il Signore. Quando disperderò gli Egiziani fra popoli e nazioni straniere, allora riconosceranno che io sono il Signore».

Ezechiele 30:1-26 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, profetizza, e di': Così ha detto il Signore Iddio: Urlate, e dite: Ohimè lasso! qual giorno è questo! Perciocchè vicino è il giorno, vicino è il giorno del Signore; sarà un giorno nuvoloso, il tempo delle nazioni. E la spada verrà sopra l'Egitto, e vi sarà spavento in Etiopia, quando gli uccisi caderanno in Egitto, e quando si menerà via la sua moltitudine, e quando i suoi fondamenti si disfaranno. Cus, e Put, e Lud, e tutto il popolo mischiato, e Cub, e que' del paese del patto, caderanno con loro per la spada. Così ha detto il Signore: Quelli che sostengono l'Egitto caderanno, e l'alterezza della sua forza sarà abbattuta; cadranno in esso per la spada, da Migdol a Sevene, dice il Signore Iddio; e saran desolati fra i paesi desolati, e le città d'Egitto saranno fra le città deserte; e conosceranno che io sono il Signore, quando avrò messo il fuoco in Egitto, e quando tutti i suoi aiutatori saranno stati rotti. In quel giorno partiranno de' messi dalla mia presenza sopra navi, per ispaventar l'Etiopia, che se ne sta in sicurtà; e vi sarà fra loro lo spavento, come nel giorno di Egitto; perciocchè, ecco, la cosa viene. Così ha detto il Signore Iddio: Io farò venir meno la moltitudine di Egitto, per man di Nebucadnesar, re di Babilonia. Egli, e il suo popolo con lui, che sono i più fieri delle genti, saranno condotti a guastare il paese, e sguaineranno le loro spade sopra gli Egizi ed empieranno di uccisi il paese. Ed io ridurrò i fiumi in luogo arido, e venderò il paese in man di genti malvage; e distruggerò il paese, e tutto quel che è in esso, per man di stranieri. Io, il Signore, ho parlato. Così ha detto il Signore Iddio: Io distruggerò ancora gl'idoli, e farò venir meno i falsi dii di Nof, e non vi sarà più principe che sia del paese di Egitto; e metterò spavento nel paese di Egitto. E deserterò Patros, e metterò il fuoco in Soan, e farò giudicii in No. E spanderò la mia ira sopra Sin, fortezza di Egitto; e sterminerò la moltitudine di No. E metterò il fuoco in Egitto; Sin sarà in gran travaglio, e No sarà smantellata, e Nof non sarà altro che angosce tuttodì. I giovani di Aven, e di Pibeset, caderanno per la spada, e queste due città andranno in cattività. E il giorno scurerà in Tafnes, quando io romperò quivi le sbarre di Egitto; e l'alterezza della sua forza verrà meno in essa; una nuvola la coprirà; e quant'è alle sue città, andranno in cattività. Ed io farò giudicii sopra l'Egitto, ed essi conosceranno che io sono il Signore. Ora nell'anno undecimo, nel settimo giorno del primo mese, la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, io ho rotto il braccio di Faraone, re di Egitto; ed ecco, non è stato curato, applicandovi de' medicamenti, e ponendovi delle fasce, per fasciarlo, e per fortificarlo, per poter tenere in mano la spada. Perciò, così ha detto il Signore Iddio: Eccomi contro a Faraone, re di Egitto, e gli romperò le braccia, così quel ch'è ancora saldo, come quel che già è rotto; e gli farò cader la spada di mano. E dispergerò gli Egizi fra le nazioni, e li sventolerò per li paesi. E fortificherò le braccia del re di Babilonia, e gli metterò la mia spada in mano; e romperò le braccia di Faraone, ed egli gemerà davanti a lui, dei gemiti d'un uomo ferito a morte. Così fortificherò le braccia del re di Babilonia, e le braccia di Faraone caderanno; e si conoscerà che io sono il Signore, quando avrò data la mia spada in man del re di Babilonia, ed egli l'avrà stesa contro al paese di Egitto. E dispergerò gli Egizi fra le nazioni, e li sventolerò per li paesi; e conosceranno che io sono il Signore.