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Ezechiele 19:1-14

Ezechiele 19:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

«Pronuncia un lamento sui prìncipi d’Israele e di’: “Che cos’era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli. Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello, imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d’Egitto. Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello. Questo andava e veniva fra i leoni e divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti. Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa. Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la sua voce non fosse più udita sui monti d’Israele. Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso le acque; era feconda, ricca di tralci, per l’abbondanza delle acque. Aveva rami forti, adatti per scettri da governatori; si elevava sublime tra il folto dei tralci ed era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine dei suoi rami. Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati. Ora è piantata nel deserto, in un suolo arido e assetato; un fuoco è uscito dal suo ramo e ne ha divorato fronda e frutto, al punto che in essa non c’è più né ramo forte né scettro per governare”. Questo il lamento, che rimarrà un lamento».

Ezechiele 19:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

«Pronunzia un lamento sui príncipi d'*Israele, e di': “Che cos'era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli allevava i suoi piccoli. Allevò uno dei suoi piccoli, il quale divenne leoncello, imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. Ma le nazioni ne sentirono parlare, ed esso fu preso nella loro fossa; lo condussero, con dei ferri alle mascelle, nel paese d'Egitto. Quando essa vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello. Questo andava e veniva fra i leoni e divenne un leoncello; imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. Devastò i loro palazzi, desolò le loro città; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumore dei suoi ruggiti. Ma da tutte le province circostanti le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti e fu preso nella loro fossa. Lo misero in una gabbia con dei ferri alle mascelle e lo condussero al re di *Babilonia; lo chiusero in una prigione, perché la sua voce non fosse piú udita sui monti d'Israele. Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso le acque; era feconda, ricca di tralci, per l'abbondanza delle acque. Aveva rami forti, adatti per scettri da governatori; si elevava sublime tra il folto dei tralci; era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine dei suoi rami. Ma è stata sradicata con furore e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati. Ora è piantata nel deserto, in un suolo arido e assetato; un fuoco è uscito dal suo ramo e ne ha divorato fronda e frutto, al punto che in essa non c'è piú né ramo forte né scettro per governare”. Questo il lamento che rimarrà un lamento».

Ezechiele 19:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore mi ordinò di intonare questo lamento funebre per i principi d'Israele: «Che leonessa era vostra madre in mezzo agli altri leoni! Nutriva i suoi piccoli distesa fra i giovani leoni. Insegnò a un cucciolo come diventare un vero leone: egli imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. I popoli stranieri ne sentirono parlare, lo fecero cadere in una trappola e lo trascinarono in Egitto con ganci. La leonessa l’aspettò finché perse la speranza di rivederlo. Allora prese un altro cucciolo e lo fece diventare un vero leone. Egli visse insieme agli altri leoni, e divenne vigoroso e fiero. Anche lui imparò a sbranare la preda, a divorare gli uomini. Demolì le loro fortezze e ne distrusse le città. La gente si spaventava quando ruggiva. I popoli stranieri si allearono per catturarlo, tesero trappole e ve lo fecero cadere. Gli misero un giogo e con ganci lo portarono dal re di Babilonia. Lo misero in prigione per non far sentire più il suo ruggito sui monti d'Israele. Vostra madre era come una vite piantata vicino a un corso d'acqua. Era rigogliosa e ricca di frutti per l’abbondanza di acqua. Aveva rami magnifici che divennero scettri reali. Più alta degli alberi, tutti l’ammiravano per la sua altezza e l’abbondanza dei rami. Sradicata con violenza, è stata buttata a terra. Il vento dell'est ha reso secchi i suoi frutti e li ha fatti cadere. I suoi magnifici rami sono seccati e sono stati bruciati. Ora la vite è piantata nel deserto, arido e senz’acqua. Un ramo ha preso fuoco, e i frutti e i tralci sono bruciati. La vite non ha più nessun ramo magnifico per farne uno scettro reale».

Ezechiele 19:1-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR tu prendi a far lamento dei principi d'Israele. E di': Quale era tua madre? una leonessa; ella era giaciuta fra i leoni, ella avea allevati i suoi leoncini in mezzo de' leoncelli. Or ella avea allevato uno de' suoi leoncini, che divenne leoncello, e imparò a rapir la preda, e divorava gli uomini. E le nazioni, uditone il grido, vennero contro a lui; ed egli fu preso nella lor fossa; e lo menarono incatenato nel paese di Egitto. Ed ella, quando vide che si era assai trattenuta aspettando, e che la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi leoncini, e ne fece un leoncello. Ed egli, essendo divenuto leoncello, andava, e veniva fra i leoni, e imparò a rapir la preda, e divorava gli uomini. Ed ebbe sol cura de' suoi palazzi, e desertò le lor città; e il paese, e tutto ciò che è in esso fu desolato per la voce del suo ruggire. E le nazioni delle provincie d'ogn'intorno gli diedero addosso, e tesero contro a lui la lor rete, ed egli fu preso nella lor fossa. Poi lo misero incatenato in una gabbia, e lo condussero al re di Babilonia; e lo misero in certe fortezze, acciocchè la sua voce non si udisse più ne' monti d'Israele. La madre tua, quando tu ti fosti taciuto, divenne come una vite piantata presso alle acque; divenne fruttifera, e fronzuta, per la copia dell'acqua. Ed ebbe delle verghe forti, da scettri di signori; e divenne alta di ceppo, sopra gli alberi folti, fra i quali ella era, e fu ragguardevole per la sua altezza, per l'abbondanza de' suoi tralci. Ma è stata sterpata con ira, è stata gettata in terra, e il vento orientale ha seccato il suo frutto; le sue verghe forti sono state rotte, e non seccate; il fuoco le ha consumate. Ed ora, ella è piantata nel deserto, in terra secca ed arida. E d'una verga de' suoi rami è uscito un fuoco che ha consumato il frutto di essa, e non vi è più in lei verga forte, scettro da signoreggiare. Quest'è un lamento, e sarà per lamento.