Esodo 9:18-35
Esodo 9:18-35 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ecco, domani verso quest’ora, io farò cadere una grandine così forte che non ce ne fu mai di simile in Egitto, dal giorno della sua fondazione, fino ad oggi. Or dunque, fa’ mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quello che hai nei campi. La grandine cadrà su tutta la gente, su tutti gli animali che si troveranno nei campi e che non saranno stati raccolti in casa, ed essi moriranno’”». Tra i servitori del faraone, quelli che temettero la parola del SIGNORE fecero rifugiare nelle case i loro servi e il loro bestiame, ma quelli che non tennero conto della parola del SIGNORE lasciarono i loro servi e il loro bestiame nei campi. Il SIGNORE disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e cada grandine su tutto il paese d’Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni erba dei campi, nel paese d’Egitto». Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il SIGNORE mandò tuoni e grandine, e un fuoco si avventò sulla terra; il SIGNORE fece piovere grandine sul paese d’Egitto. Così ci fu grandine e il fuoco guizzava continuamente in mezzo alla grandine; la grandine fu così forte, come non ce n’era stata di simile in tutto il paese d’Egitto, da quando era diventato nazione. La grandine percosse, in tutto il paese d’Egitto, tutto quello che era nei campi: uomini e bestie; la grandine percosse ogni erba dei campi e fracassò ogni albero della campagna. Solamente nella terra di Goscen, dov’erano i figli d’Israele, non cadde grandine. Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aaronne e disse loro: «Questa volta io ho peccato; il SIGNORE è giusto, mentre io e il mio popolo siamo colpevoli. Pregate il SIGNORE perché cessino questi grandi tuoni e la grandine. Io vi lascerò andare e non sarete più trattenuti». Mosè gli disse: «Quando uscirò dalla città, tenderò le mani verso il SIGNORE; i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, affinché tu sappia che la terra è del SIGNORE. Ma quanto a te e ai tuoi servitori io so che ancora non temerete Dio il SIGNORE». Ora il lino e l’orzo erano stati colpiti, perché l’orzo era in spiga e il lino in fiore; ma il grano e la spelta non furono colpiti, perché tardivi. Mosè dunque, lasciato il faraone, uscì dalla città, tese le mani verso il SIGNORE e i tuoni e la grandine cessarono e non cadde più pioggia sulla terra. Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare, si ostinò in cuor suo, lui e i suoi servitori. Il cuore del faraone si indurì ed egli non lasciò andare i figli d’Israele, come il SIGNORE aveva detto per bocca di Mosè.
Esodo 9:18-35 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ecco, domani verso quest'ora, io farò cadere una grandine cosí forte che non ce ne fu mai di simile in Egitto, dal giorno della sua fondazione, fino ad oggi. Or dunque, fa' mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quello che hai nei campi. La grandine cadrà su tutta la gente, su tutti gli animali, che si troveranno nei campi e che non saranno stati raccolti in casa, ed essi moriranno”». Tra i servitori del faraone, quelli che temettero la parola del Signore fecero rifugiare nelle case i loro servi e il loro bestiame, ma quelli che non tennero conto della parola del Signore lasciarono i loro servi e il loro bestiame nei campi. Il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e cada grandine su tutto il paese d'Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni erba dei campi, nel paese d'Egitto». Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine, e un fuoco si avventò sulla terra; il Signore fece piovere grandine sul paese d'Egitto. Cosí ci fu grandine e il fuoco guizzava continuamente in mezzo alla grandine; la grandine fu cosí forte, come non ce n'era stata di simile in tutto il paese d'Egitto, da quando era diventato nazione. La grandine percosse, in tutto il paese d'Egitto, tutto quello che era nei campi: uomini e bestie; la grandine percosse ogni erba dei campi e fracassò ogni albero della campagna. Solamente nella terra di Goscen, dov'erano i figli d'Israele, non cadde grandine. Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aaronne e disse loro: «Questa volta io ho peccato; il Signore è giusto, mentre io e il mio popolo siamo colpevoli. Pregate il Signore perché cessino questi grandi tuoni e la grandine. Io vi lascerò andare e non sarete piú trattenuti». Mosè gli disse: «Quando uscirò dalla città, tenderò le mani verso il Signore; i tuoni cesseranno e non ci sarà piú grandine, affinché tu sappia che la terra è del Signore. Ma quanto a te e ai tuoi servitori io so che ancora non temerete Dio il Signore». Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; ma il grano e la spelta non furono colpiti, perché tardivi. Mosè dunque, lasciato il faraone, uscí dalla città, tese le mani verso il Signore e i tuoni e la grandine cessarono e non cadde piú pioggia sulla terra. Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare, si ostinò in cuor suo, lui e i suoi servitori. Il cuore del faraone si indurí ed egli non lasciò andare i figli d'Israele, come il Signore aveva detto per bocca di Mosè.
Esodo 9:18-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ecco, domani a quest’ora farò cadere una grandine violentissima, come non ce n’è mai stata in tutta la storia d'Egitto. Fa’ mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quello che hai nei campi. Sugli uomini e sugli animali che saranno rimasti in campagna e non si saranno messi al riparo cadrà una grandine così violenta che li farà morire». Fra i ministri del faraone alcuni temettero la parola del Signore e fecero mettere al riparo i loro servi e il loro bestiame. Altri invece non presero sul serio la parola del Signore e lasciarono i servi e il bestiame all’aperto. Il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo, e grandinerà su tutto l’Egitto, sugli uomini, sugli animali e su tutta la vegetazione del paese!». Mosè alzò verso il cielo il suo bastone e il Signore mandò tuoni e grandine; fulmini si abbatterono al suolo: in questo modo il Signore fece grandinare sull’Egitto. Grandine e fulmini imperversavano. Una cosa così violenta non si era mai vista da quando l’Egitto era diventato una nazione. La grandine colpì dovunque tutto quello che si trovava nei campi: uomini e bestie. Distrusse anche tutti i germogli e abbatté tutte le piante che erano in aperta campagna. Soltanto nella terra di Gosen, dove abitavano gli Israeliti, non venne la grandine. Il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: — Questa volta ho sbagliato; il Signore ha ragione, mentre io e il mio popolo abbiamo torto! Pregate il Signore di far cessare i tuoni e la grandine. Ora vi lascio andare, e voi non fermatevi più qui! Mosè gli rispose: — Non appena sarò uscito dalla città invocherò il Signore: i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, così tu capirai che la terra appartiene al Signore. Io però so già che tu e i tuoi ministri non temerete il Signore Dio. Il lino e l’orzo erano stati rovinati perché l’orzo era già in spiga e il lino in fiore. Nessuna qualità di grano invece era stata danneggiata, perché il grano matura più tardi. Lasciato il faraone, Mosè uscì dalla città e invocò il Signore. I tuoni e la grandine cessarono e la pioggia smise di cadere sulla terra. Quando il faraone vide che pioggia, grandine e tuoni erano cessati, continuò nel suo peccato: si ostinò di nuovo insieme ai suoi ministri. Il faraone fu irremovibile a tal punto che non lasciò ancora partire gli Israeliti, come il Signore aveva detto per bocca di Mosè.
Esodo 9:18-35 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ecco, domani, intorno a quest'ora, io farò piovere una gravissima gragnuola, la cui simile non fu giammai in Egitto, dal giorno che fu fondato, fino ad ora. Ora dunque, manda a fare accogliere tutto il tuo bestiame, e tutto ciò ch'è del tuo per li campi; la gragnuola caderà sopra tutti gli uomini, e sopra gli animali che si traveranno per li campi e non saranno accolti in casa; e morranno. D'infra i servitori di Faraone, chi temette la parola del Signore fece rifuggire i suoi servitori, e il suo bestiame, nelle case. Ma chi non pose mente alla parola del Signore lasciò i suoi servitori, e il suo bestiame, per li campi. E il Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano verso il cielo, a caderà gragnuola in tutto il paese di Egitto, sopra gli uomini, e sopra gli animali, e sopra tutta l'erba de' campi, nel paese di Egitto. E Mosè stese la sua bacchetta verso il cielo; e il Signore fece tonare, e cader gragnuola; e il fuoco si avventava verso la terra; e il Signore fece piover gragnuola sopra il paese di Egitto. E vi fu gragnuola e fuoco avviluppato per mezzo essa gragnuola, la quale era molto fiera, la cui pari non fu giammai in tutto il paese degli Egizj, da che essi son divenuti nazione. E la gragnuola percosse, in tutto il paese di Egitto, tutto quello ch'era per li campi, così uomini come animali; percosse ancora tutta l'erba de' campi, e spezzò tutti gli alberi de' campi. Sol nella contrada di Gosen, dove erano i figliuoli d'Isaele, non vi fu gragnuola. E Faraone mandò a chiamar Mosè ed Aaronne, e disse loro: Questa volta io ho peccato; il Signore è il giusto; ma io e il mio popolo siamo i colpevoli. Pregate il Signore, acciocchè basti, e che non vi sieno più tuoni di Dio, nè gragnuola; ed io vi lascerò andare, e non resterete più. E Mosè gli disse: Come io sarò uscito fuor della città, io spanderò le palme delle mani verso il Signore; e i tuoni cesseranno, e la gragnuola non sarà più; acciocchè tu conosca che la terra e del Signore. Ma io so che nè tu, nè i tuoi servitori, non avrete ancora timore del Signore Iddio. Or il lino e l'orzo furono percossi; perciocchè l'orzo era già in ispiga, mezzo maturo, e il lino in gambo. Ma il grano e la spelta non furono percossi; perciocchè erano più serotini. Mosè adunque uscì fuor della città, d'appresso a Faraone, e sparse le palme delle sue mani verso il Signore; e cessarono i tuoni e la gragnuola; e la pioggia non fu più versata sopra la terra. E Faraone, veggendo ch'era cessata la pioggia, la gragnuola, ed i tuoni, continuò a peccare, e aggravò il cuor suo, egli, e i suoi servitori. E il cuor di Faraone s'indurò, ed egli non lasciò andare i figliuoli d'Israele; come il Signore ne avea parlato per Mosè.