Logo YouVersion
Icona Cerca

Esodo 9:1-17

Esodo 9:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Va’ dal faraone e digli: “Così dice il SIGNORE, il Dio degli Ebrei: ‘Lascia andare il mio popolo, perché mi serva. Se tu rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora, la mano del SIGNORE sarà sul tuo bestiame che è nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sui buoi e sulle pecore; ci sarà una tremenda mortalità. Però il SIGNORE farà distinzione tra il bestiame d’Israele e il bestiame d’Egitto; nulla morirà di tutto quello che appartiene ai figli d’Israele’”». Il SIGNORE fissò un termine, dicendo: «Domani il SIGNORE farà questo nel paese». L’indomani il SIGNORE lo fece e tutto il bestiame d’Egitto morì; ma del bestiame dei figli d’Israele non morì neppure un capo. Il faraone mandò a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degli Israeliti era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato ed egli non lasciò andare il popolo. Il SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Prendete delle manciate di fuliggine di fornace e Mosè la getti verso il cielo, sotto gli occhi del faraone. Essa diventerà una polvere che coprirà tutto il paese d’Egitto e produrrà ulceri che si trasformeranno in pustole sulle persone e sugli animali in tutto il paese d’Egitto». Essi presero dunque della fuliggine di fornace e si presentarono al faraone; Mosè la gettò verso il cielo ed essa produsse ulceri che si trasformarono in pustole sulle persone e sugli animali. I maghi non poterono presentarsi davanti a Mosè, a causa delle ulceri, perché le ulceri erano sui maghi come su tutti gli Egiziani. Ma il SIGNORE indurì il cuore del faraone e questi non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il SIGNORE aveva detto a Mosè. Poi il SIGNORE disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presentati al faraone e digli: “Così dice il SIGNORE, il Dio degli Ebrei: ‘Lascia andare il mio popolo, perché mi serva; poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. Perché se io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato dalla terra. Invece io ti ho lasciato vivere per questo: per mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato su tutta la terra. Ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare?

Condividi
Leggi Esodo 9

Esodo 9:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Allora il Signore disse a *Mosè: «Va' dal *faraone e digli: “Cosí dice il Signore, il Dio degli *Ebrei: «Lascia andare il mio popolo, perché mi serva». Se tu rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora, la mano del Signore sarà sul tuo bestiame che è nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sui buoi e sulle pecore; ci sarà una tremenda mortalità. Però il Signore farà distinzione tra il bestiame d'*Israele e il bestiame d'Egitto; nulla morirà di tutto quello che appartiene ai figli d'Israele”». Il Signore fissò un termine, dicendo: «Domani il Signore farà questo nel paese». L'indomani il Signore lo fece e tutto il bestiame d'Egitto morí; ma del bestiame dei figli d'Israele non morí neppure un capo. Il faraone mandò a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degli Israeliti era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato ed egli non lasciò andare il popolo. Il Signore disse a Mosè e ad *Aaronne: «Prendete delle manciate di fuliggine di fornace e Mosè la getti verso il cielo, sotto gli occhi del faraone. Essa diventerà una polvere che coprirà tutto il paese d'Egitto e produrrà ulceri che si trasformeranno in pustole sulle persone e sugli animali in tutto il paese d'Egitto». Essi presero dunque della fuliggine di fornace e si presentarono al faraone; Mosè la gettò verso il cielo ed essa produsse ulceri che si trasformarono in pustole sulle persone e sugli animali. I *maghi non poterono presentarsi davanti a Mosè, a causa delle ulceri, perché le ulceri erano sui maghi come su tutti gli Egiziani. Ma il Signore indurí il cuore del faraone e questi non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il Signore aveva detto a Mosè. Poi il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presentati al faraone e digli: “Cosí dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva; poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. Perché se io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato dalla terra. Invece io ti ho lasciato vivere per questo: per mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato su tutta la terra. Ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare?

Condividi
Leggi Esodo 9

Esodo 9:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore disse a Mosè: «Va’ dal faraone e digli che così parla il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo perché possa adorarmi. Se ti rifiuti di lasciarli partire e li trattieni ancora, il Signore colpirà con una terribile epidemia di peste il bestiame che si trova nei campi: cavalli, asini, cammelli, pecore e buoi. Il Signore farà distinzione tra il bestiame degli Israeliti e quello degli Egiziani: nessun animale che appartiene agli Israeliti morirà!». Il Signore fissò anche la data, dicendo: «Domani compirò questo in Egitto». Il giorno dopo il Signore fece davvero come aveva detto. Tutto il bestiame degli Egiziani morì, ma fra il bestiame degli Israeliti non morì neppure un animale. Il faraone mandò a vedere e gli fu riferito che non era morto neppure un capo del bestiame degli Israeliti. Tuttavia rimase ostinato e non lasciò partire il popolo. Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Prendete una manciata di fuliggine di fornace! Alla presenza del faraone Mosè la getterà in alto ed essa si trasformerà in polvere e si spargerà su tutto l’Egitto. Causerà sugli uomini e sugli animali, in tutto il territorio, ulcere con ascessi». Allora essi presero fuliggine di fornace e si presentarono al faraone. Mosè la buttò in aria, e quella fuliggine provocò agli uomini e alle bestie le ulcere con gli ascessi. I maghi non riuscirono a contrastare Mosè a causa delle ulcere che avevano colpito anche loro come tutti gli altri Egiziani. Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, che non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva già detto a Mosè. Il Signore disse a Mosè: «Presentati di buon mattino al faraone e annunzia che così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo perché possa adorarmi. Questa volta ho intenzione di mandare tutti i miei castighi anche contro di te, non solo contro i tuoi ministri e il tuo popolo, perché ti renda conto che nessuno è come me su tutta la terra! Potevo stendere la mia mano e colpire con la peste te e il tuo popolo. Tu ora saresti già cancellato dalla faccia della terra. Ma ti ho risparmiato per farti vedere la mia potenza e per far sapere chi sono su tutta la terra. E tu hai ancora il coraggio di opporti al mio popolo e di non lasciarlo partire!

Condividi
Leggi Esodo 9

Esodo 9:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E IL Signore disse a Mosè: Entra da Faraone, e digli: Così ha detto il Signore Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva. Perciocchè se tu ricusi di lasciarlo andare, e se tu lo ritieni ancora; ecco, la mano del Signore sarà sopra il tuo bestiame ch'è per li campi, sopra i cavalli, sopra gli asini, sopra i cammelli, sopra i buoi, e sopra le pecore, con una grandissima mortalità. E il Signore metterà separazione fra il bestiame degl'Israeliti, e il bestiame degli Egizj; e nulla, di tutto quel che appartiene a' figliuoli d'Israele, morrà. E il Signore pose un termine, dicendo: Domani il Signore farà questa cosa nel paese. E il giorno seguente il Signore fece quello; e ogni bestiame degli Egizj morì, ma del bestiame de' figliuoli d'Israele non ne morì alcuna bestia. E Faraone mandò a vedere; ed ecco, del bestiame degl'Israeliti non era morta pure una bestia. Ma pure il cuor di Faraone si aggravò e non lasciò andare il popolo. E IL Signore disse a Mosè e ad Aaronne: Prendetevi delle menate di faville di fornace, e spargale Mosè verso il cielo, davanti agli occhi di Faraone. E quelle diverranno polvere, che si spargerà sopra tutto il paese di Egitto; onde, sopra gli uomini, e sopra gli animali nasceranno ulcere, dalle quali germoglieranno bolle in tutto il paese di Egitto. Essi adunque presero delle faville di fornace; e, presentatisi davanti a Faraone, Mosè sparse quelle verso il cielo; e da esse nacquero, negli uomini e negli animali, ulcere dalle quali germogliavano bolle. E i Magi non poterono stare in piè davanti a Mosè, per cagion di quell'ulcere; perciocchè quell'ulcere erano sopra i Magi, come sopra tutti gli Egizj. E il Signore indurò il cuor di Faraone; ed egli non porse orecchio a Mosè e ad Aaronne, come il Signore ne avea parlato a Mosè. POI il Signore disse a Mosè: Levati da mattina, e presentati a Faraone, e digli: Così ha detto il Signore Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, acciocchè mi serva. Perciocchè questa volta io manderò tutte le mie piaghe nel tuo cuore, e sopra i tuoi servitori, e sopra il tuo popolo; acciocchè tu conosca che non vi è alcuno pari a me in tutta la terra. Conciossiachè, se io avessi stesa la mano, potrei aver percosso te e il tuo popolo, con la mortalità; e tu saresti stato sterminato d'in su la terra. Ma pur perciò ti ho costituito, acciocchè in te si vegga la mia potenza, e che il mio Nome sia predicato per tutta la terra. Ancora t'innalzi contro al mio popolo, per non lasciarlo andare?

Condividi
Leggi Esodo 9