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Esodo 4:18-31

Esodo 4:18-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io vada e ritorni dai miei fratelli che sono in Egitto, e veda se sono ancora vivi». Ietro disse a Mosè: «Va’ in pace». Il SIGNORE disse a Mosè in Madian: «Va’, torna in Egitto, perché tutti quelli che cercavano di toglierti la vita sono morti». Mosè dunque prese sua moglie e i suoi figli, li mise su un asino e tornò nel paese d’Egitto. Mosè prese nella sua mano anche il bastone di Dio. Il SIGNORE disse a Mosè: «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io gli indurirò il cuore ed egli non lascerà partire il popolo. Tu dirai al faraone: “Così dice il SIGNORE: ‘Israele è mio figlio, il mio primogenito, e io ti dico: Lascia andare mio figlio, perché mi serva; se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io ucciderò tuo figlio, il tuo primogenito’”». Mentre si trovava in viaggio, il SIGNORE gli venne incontro nel luogo dove egli pernottava, e cercò di farlo morire. Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e con quello gli toccò i piedi, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!» Allora il SIGNORE lo lasciò. Lei aveva detto: «Sposo di sangue!», a causa della circoncisione. Il SIGNORE disse ad Aaronne: «Va’ nel deserto incontro a Mosè». Egli andò, lo incontrò al monte di Dio e lo baciò. Mosè riferì ad Aaronne tutte le parole che il SIGNORE lo aveva incaricato di dire, e tutti i prodigi che gli aveva ordinato di fare. Mosè e Aaronne dunque andarono e radunarono tutti gli anziani degli Israeliti. Aaronne riferì tutte le parole che il SIGNORE aveva detto a Mosè e fece i prodigi in presenza del popolo. Il popolo prestò loro fede. Essi compresero che il SIGNORE aveva visitato i figli d’Israele e aveva visto la loro afflizione, e s’inchinarono e adorarono.

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Esodo 4:18-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io vada e ritorni dai miei fratelli che sono in Egitto, e veda se sono ancora vivi». Ietro disse a Mosè: «Va' in pace». Il Signore disse a Mosè in Madian: «Va', torna in Egitto, perché tutti quelli che cercavano di toglierti la vita sono morti». Mosè dunque prese sua moglie e i suoi figli, li mise su un asino e tornò nel paese d'Egitto. Mosè prese nella sua mano anche il bastone di Dio. Il Signore disse a Mosè: «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al *faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io gli indurerò il cuore ed egli non lascerà partire il popolo. Tu dirai al faraone: “Cosí dice il Signore: *Israele è mio figlio, il mio primogenito, e io ti dico: «Lascia andare mio figlio, perché mi serva; se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io ucciderò tuo figlio, il tuo primogenito”». Mentre si trovava in viaggio, il Signore gli venne incontro nel luogo dov'egli pernottava, e cercò di farlo morire. Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e con quello gli toccò i piedi, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!» Allora il Signore lo lasciò. Lei aveva detto: «Sposo di sangue!», a causa della circoncisione. Il Signore disse ad Aaronne: «Va' nel deserto incontro a Mosè». Egli andò, lo incontrò al monte di Dio e lo baciò. Mosè riferí ad Aaronne tutte le parole che il Signore lo aveva incaricato di dire, e tutti i prodigixx che gli aveva ordinato di fare. Mosè e Aaronne dunque andarono e radunarono tutti gli *anziani degli Israeliti. Aaronne riferí tutte le parole che il Signore aveva detto a Mosè e fece i prodigixx in presenza del popolo. Il popolo prestò loro fede. Essi compresero che il Signore aveva visitato i figli d'Israele e aveva visto la loro afflizione, e s'inchinarono e adorarono.

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Esodo 4:18-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Mosè partì di là e tornò da suo suocero Ietro. Mentre Mosè era ancora in Madian il Signore gli disse: «Torna in Egitto. Ora sono morti quelli che ti cercavano per ucciderti». Mosè disse al suocero: «Lasciami partire, ti prego; voglio tornare dai miei fratelli in Egitto per vedere se essi sono ancora vivi». Ietro gli disse: «Va’ pure tranquillamente!». Allora Mosè fece salire sull’asino sua moglie e suo figlio per far ritorno in Egitto. Prese con sé anche il bastone che Dio gli aveva affidato. Il Signore disse ancora a Mosè: «Ora stai tornando in Egitto. Tieni presenti tutti i prodigi che ti ho concesso di fare: dovrai compierli davanti al faraone. Ma lo renderò ostinato, e non lascerà partire il popolo. Allora tu dirai al faraone: Così dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito. Io ti ho comandato di lasciarlo partire perché venisse ad adorarmi, ma tu hai rifiutato di lasciarlo andare. E io ucciderò il tuo figlio primogenito!». Lungo il viaggio, durante una sosta notturna, il Signore affrontò Mosè e voleva farlo morire. Allora Sipporà tagliò con una pietra affilata il prepuzio del figlio, e con quello toccò il sesso di Mosè dicendo: «Tu per me sei uno sposo di sangue!». Aveva detto «sposo di sangue» perché aveva circonciso il figlio. Allora il Signore risparmiò la vita di Mosè. Il Signore, nel frattempo, aveva ordinato ad Aronne di andare incontro a Mosè nel deserto. Egli si era messo in cammino e, quando lo incontrò presso il monte di Dio, lo baciò. Mosè raccontò ad Aronne tutto quello che il Signore gli aveva comandato e gli parlò dei segni straordinari che gli aveva ordinato di fare. Mosè e Aronne andarono a radunare tutti gli anziani degli Israeliti. Aronne espose loro ciò che Dio aveva detto a Mosè e fece i segni straordinari sotto gli occhi del popolo. Gli Israeliti credettero perché avevano capito che Dio si era preso cura di loro e aveva visto la loro tribolazione. Allora si inginocchiarono e adorarono il Signore.

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Esodo 4:18-31 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

MOSÈ adunque andò; e, ritornato a Ietro, suo suocero, gli disse: Deh! lascia che io me ne vada, e ritorni a' miei fratelli che sono in Egitto e vegga se sono ancora vivi. E Ietro gli disse: Vattene in pace. Il Signore disse ancora a Mosè nel paese di Madian: Va', ritornatene in Egitto; perciocchè tutti coloro che cercavano l'anima tua son morti. Mosè adunque prese la sua moglie e i suoi figliuoli; e, postili sopra degli asini, se ne ritornava in Egitto. Mosè prese ancora la bacchetta di Dio nella sua mano. E il Signore disse a Mosè: Poichè tu te ne vai per ritornare in Egitto, vedi, fa' davanti a Faraone tutti i miracoli che io ti ho posti in mano; ma io gl'indurerò il cuore, talchè egli non lascerà andare il popolo. E tu dirai a Faraone: Così dice il Signore: Israele è mio figliuolo, il mio primogenito. Or io ti ho detto: Lascia andare il mio figliuolo, acciocchè mi serva; e tu hai ricusato di lasciarlo andare; ecco, io uccido il tuo figliuolo, il tuo primogenito. Ora, essendo Mosè per cammino, in un albergo, il Signore l'incontrò, e cercava di farlo morire. E Sippora prese una selce tagliente, e tagliò il prepuzio del suo figliuolo, e lo gittò a' piedi di Mosè, e disse: Certo tu mi sei uno sposo di sangue. E il Signore lo lasciò. Allora ella disse: Sposo di sangue, per le circoncisioni. E il Signore disse ad Aaronne: Va' incontro a Mosè verso il deserto. Ed egli andò, e lo scontrò, al Monte di Dio, e lo baciò. E Mosè dichiarò ad Aaronne tutte le parole del Signore, per le quali lo mandava, e tutti i segni che gli avea comandato di fare. Mosè adunque, ed Aaronne, andarono, e adunarono tutti gli Anziani de' figliuoli d'Israele. E Aaronne annunziò loro tutte le parole che il Signore avea dette a Mosè, e fece que' segni nel cospetto del popolo. E il popolo credette, e intese che il Signore visitava i figliuoli d'Israele; e ch'egli avea veduta la loro afflizione. Ed essi s'inchinarono, e adorarono.

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