Esodo 36:1-17
Esodo 36:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Besaleel e Ooliab e tutti gli uomini abili, nei quali il SIGNORE ha messo sapienza e intelligenza per saper eseguire tutti i lavori per il servizio del santuario, faranno ogni cosa secondo quanto il SIGNORE ha ordinato». Mosè chiamò dunque Besaleel e Ooliab e tutti gli uomini abili nei quali il SIGNORE aveva messo intelligenza, tutti quelli il cui cuore spingeva ad applicarsi al lavoro per eseguirlo; essi presero davanti a Mosè tutte le offerte portate dai figli d’Israele per i lavori destinati al servizio del santuario, per eseguirli. Ma ogni mattina i figli d’Israele continuavano a portare a Mosè delle offerte volontarie. Allora tutti gli uomini abili che erano occupati in tutti i lavori del santuario, lasciato ognuno il lavoro che faceva, vennero a dire a Mosè: «Il popolo porta molto più di quello che occorre per eseguire i lavori che il SIGNORE ha comandato di fare». Allora Mosè diede quest’ordine, che fu bandito per l’accampamento: «Né uomo né donna faccia più alcuna opera come offerta per il santuario». Così si impedì al popolo di portare altro; poiché la roba già pronta bastava a fare tutto il lavoro, e ve n’era di avanzo. Tutti gli uomini abili, tra quelli che eseguivano il lavoro, fecero dunque il tabernacolo di dieci teli, di lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati. La lunghezza di un telo era di ventotto cubiti; e la larghezza, di quattro cubiti; tutti i teli erano della stessa misura. Cinque teli furono uniti insieme, e gli altri cinque furono pure uniti insieme. Si misero dei lacci di color violaceo all’orlo del telo che era all’estremità della prima serie di teli; lo stesso si fece all’orlo del telo che era all’estremità della seconda serie. Si misero cinquanta lacci al primo telo, e cinquanta lacci all’orlo del telo che era all’estremità della seconda serie: i lacci corrispondevano l’uno all’altro. Si fecero pure cinquanta fermagli d’oro e si unirono i teli l’uno all’altro mediante i fermagli; così il tabernacolo formò un tutto unico. Si fecero inoltre dei teli di pelo di capra, per servire da tenda per coprire il tabernacolo: di questi teli se ne fecero undici. La lunghezza di ogni telo era di trenta cubiti; la larghezza, di quattro cubiti; gli undici teli avevano la stessa misura. Si unirono insieme, da una parte, cinque teli, e si unirono insieme, dall’altra parte, gli altri sei. Si misero cinquanta lacci all’orlo del telo che era all’estremità della prima serie di teli, e cinquanta lacci all’orlo del telo che era all’estremità della seconda serie.
Esodo 36:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Besaleel e Ooliab e tutti gli uomini abili, nei quali il Signore ha messo sapienza e intelligenza per saper eseguire tutti i lavori per il servizio del *santuario, faranno ogni cosa secondo quanto il Signore ha ordinato. *Mosè chiamò dunque Besaleel e Ooliab e tutti gli uomini abili nei quali il Signore aveva messo intelligenza, tutti quelli il cui cuore spingeva ad applicarsi al lavoro per eseguirlo; essi presero davanti a Mosè tutte le offerte portate dai figli d'*Israele per i lavori destinati al servizio del santuario, per eseguirli. Ma ogni mattina i figli d'Israele continuavano a portare a Mosè delle offerte volontarie. Allora tutti gli uomini abili che erano occupati a tutti i lavori del santuario, lasciato ognuno il lavoro che faceva, vennero a dire a Mosè: «Il popolo porta molto piú di quello che occorre per eseguire i lavori che il Signore ha comandato di fare». Allora Mosè diede quest'ordine, che fu bandito per l'accampamento: «Né uomo né donna faccia piú alcuna opera come offerta per il santuario». Cosí si impedí al popolo di portare altro; poiché la roba già pronta bastava a fare tutto il lavoro, e ve n'era di avanzo. Tutti gli uomini abili, tra quelli che eseguivano il lavoro, fecero dunque il *tabernacolo di dieci teli, di *lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei *cherubini artisticamente lavorati. La lunghezza di un telo era di ventotto *cubiti; e la larghezza, di quattro cubiti; tutti i teli erano della stessa misura. Cinque teli furono uniti insieme, e gli altri cinque furono pure uniti insieme. Si misero dei lacci di color violaceo all'orlo del telo che era all'estremità della prima serie di teli; lo stesso si fece all'orlo del telo che era all'estremità della seconda serie. Si misero cinquanta lacci al primo telo, e cinquanta lacci all'orlo del telo che era all'estremità della seconda serie: i lacci corrispondevano l'uno all'altro. Si fecero pure cinquanta fermagli d'oro e si unirono i teli l'uno all'altro mediante i fermagli; cosí il tabernacolo formò un tutto unico. Si fecero inoltre dei teli di pelo di capra, per servire da *tenda per coprire il tabernacolo: di questi teli se ne fecero undici. La lunghezza di ogni telo era di trenta cubiti; la larghezza, di quattro cubiti; gli undici teli avevano la stessa misura. Si unirono insieme, da una parte, cinque teli, e si unirono insieme, dall'altra parte, gli altri sei. Si misero cinquanta lacci all'orlo del telo che era all'estremità della prima serie di teli, e cinquanta lacci all'orlo del telo che era all'estremità della seconda serie.
Esodo 36:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Perciò Besalèl, Ooliàb e tutti gli altri artigiani che il Signore ha dotato di abilità, di intelligenza e di capacità, per eseguire i lavori della costruzione del santuario, faranno ogni cosa secondo gli ordini del Signore». Mosè chiamò perciò Besalèl, Ooliàb e tutti gli artigiani che il Signore aveva dotato di abilità e che erano portati a eseguire i lavori. Essi ricevettero da Mosè tutte le offerte degli Israeliti per il lavoro della costruzione. Allora tutti gli artigiani che lavoravano per il santuario, lasciarono il lavoro e andarono a dire a Mosè: «Il popolo porta più di quanto è necessario per il lavoro ordinato dal Signore». Mosè allora ordinò di proclamare nell’accampamento: «Nessuno, uomo o donna, offra più niente per i lavori!». Così fu ordinato al popolo di non portare altre offerte, perché quello che era già stato offerto era sufficiente per l’esecuzione di tutti i lavori, anzi, ce n’era di troppo. Tutti gli artigiani addetti ai lavori fecero l’Abitazione con dieci teli di lino ritorto intessuto con lana viola, rossa e scarlatta e li ornarono con figure di cherubini. Ciascun telo era lungo quattordici metri e largo due. Cinque teli furono uniti l’uno all’altro e così anche gli altri cinque. Fecero cordoni di lana viola sull’orlo del primo telo, a un’estremità del primo gruppo di teli, e la stessa cosa all’orlo dell'ultimo nel secondo gruppo di teli. Fecero cinquanta cordoni all’estremità di ogni gruppo di teli, e i cordoni si corrispondevano. Fecero cinquanta ganci d'oro e unirono i teli l’uno all’altro mediante i ganci; così il tutto venne a formare una cosa sola. Fecero poi undici teli di lana di capra per la tenda destinata a coprire l’Abitazione. Ciascun telo era lungo quindici metri e largo due. Unirono insieme cinque teli da una parte e sei teli dall’altra. Fecero cinquanta cordoni sull’orlo del primo telo e a un’estremità del primo gruppo, e cinquanta cordoni sull’orlo del telo del secondo gruppo.
Esodo 36:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E Mosè chiamò Besaleel, e Oholiab, e ogni uomo industrioso, nel cui animo il Signore avea posta industria; ogni uomo il cui cuore lo sospinse a profferirsi a quell'opera, per farla. Ed essi tolsero d'innanzi a Mosè tutta quella offerta, che i figliuoli d'Israele aveano portata, acciocchè se ne facesse l'opera del lavoro del Santuario. Ma i figliuoli d'Israele portando loro ancora ogni mattina alcuna offerta volontaria; tutti que' maestri artefici, che facevano tutto il lavorio del Santuario, lasciato ciascuno il suo lavorio che facevano, vennero, e dissero a Mosè: Il popolo porta troppo, vie più che non bisogna per lo lavoro dell'opera, che il Signore ha comandato che si faccia. Laonde Mosè comandò che si facesse andare una grida per lo campo, dicendo: Non faccia più nè uomo nè donna offerta di alcuna roba per lo Santuario. Così si divietò che il popolo non portasse altro. Perciocchè coloro aveano, in quelle robe che si erano già portate, quanto bastava loro per far tutto quel lavorio, e anche ne avanzava. COSÌ tutti i maestri artefici, d'infra coloro che facevano il lavorio, fecero il Padiglione di dieci teli di fin lino ritorto, e di violato, e di porpora, e di scarlatto; essi fecero que' teli lavorati a Cherubini, di lavoro di disegno. La lunghezza di un telo era di ventotto cubiti, e la larghezza di quattro cubiti: tutti que' teli erano di una stessa misura. E accoppiarono cinque teli l'uno con l'altro; parimente accoppiarono cinque altri teli l'uno con l'altro. E fecero de' lacciuoli di violato all'orlo dell'un de' teli, all'estremità dell'uno degli accoppiamenti; fecero ancora il simigliante nell'orlo dell'estremo telo nel secondo accoppiamento. Fecero cinquanta lacciuoli all'uno di que' teli; e fecero parimente cinquanta lacciuoli all'estremità del telo che era al secondo accoppiamento; que' lacciuoli erano l'uno dirincontro all'altro. Fecero ancora cinquanta graffi d'oro, e accoppiarono i teli l'uno con l'altro con quei graffi; e così il Padiglione fu giunto in uno. Fecero, oltre a ciò, de'teli di pel di capra, per Tenda sopra il Padiglione. Fecero undici di que' teli. La lunghezza d'uno di essi era di trenta cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; quegli undici teli erano di una stessa misura. E accoppiarono cinque teli da parte, e sei teli da parte. E fecero cinquanta lacciuoli all'orlo del telo estremo dell'uno degli accoppiamenti; e altri cinquanta lacciuoli all'orlo del medesimo telo del secondo accoppiamento. Fecero, oltre a ciò, cinquanta graffi di rame, per giugnere insieme la Tenda, acciocchè fosse giunta in uno.