Esodo 17:1-16
Esodo 17:1-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi tutta la comunità dei figli d’Israele partì dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini del SIGNORE. Si accampò a Refidim, ma non c’era acqua da bere per il popolo. Allora il popolo protestò contro Mosè e disse: «Dacci dell’acqua da bere». Mosè rispose loro: «Perché protestate contro di me? Perché tentate il SIGNORE?» Là il popolo patì la sete e mormorò contro Mosè, dicendo: «Perché ci hai fatto uscire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?» Mosè gridò al SIGNORE, dicendo: «Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po’, e mi lapideranno». Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d’Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va’. Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell’acqua e il popolo berrà». Mosè fece così in presenza degli anziani d’Israele, e a quel luogo mise il nome di Massa e Meriba a causa della protesta dei figli d’Israele, e perché avevano tentato il SIGNORE, dicendo: «Il SIGNORE è in mezzo a noi, sì o no?» Allora venne Amalec per combattere contro Israele a Refidim. E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l’altro dall’altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada. Il SIGNORE disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec». Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il SIGNORE è la mia bandiera»; e disse: «Una mano s’è alzata contro il trono del SIGNORE, perciò il SIGNORE farà guerra ad Amalec di generazione in generazione».
Esodo 17:1-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi tutta la comunità dei figli d'*Israele partí dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini del Signore. Si accampò a Refidim, ma non c'era acqua da bere per il popolo. Allora il popolo protestò contro *Mosè e disse: «Dacci dell'acqua da bere». Mosè rispose loro: «Perché protestate contro di me? Perché tentate il Signore?» Là il popolo patí la sete e mormorò contro Mosè, dicendo: «Perché ci hai fatto uscire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?» Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po', e mi lapideranno». Allora il Signore disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli *anziani d'Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va'. Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà». Mosè fece cosí in presenza degli anziani d'Israele, e a quel luogo mise il nome di Massa e Meriba a causa della protesta dei figli d'Israele, e perché avevano tentato il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi, sí o no?» Allora venne *Amalec per combattere contro Israele a Refidim. E Mosè disse a *Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, *Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Cosí le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada. Il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa' sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec». Allora Mosè costruí un altare che chiamò «il Signore è la mia bandiera»; e disse: «Una mano s'è alzata contro il trono del Signore, perciò il Signore farà guerra ad Amalec di generazione in generazione».
Esodo 17:1-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Tutta la comunità degli Israeliti levò l’accampamento dal deserto di Sin, secondo l’ordine dato dal Signore. Dopo varie tappe si accamparono a Refidìm, ma là non c’era acqua potabile. Allora il popolo si irritò contro Mosè, dicendo: — Dateci acqua da bere! Mosè rispose: — Perché ve la prendete con me? Perché volete mettere alla prova il Signore? Ma in quel luogo il popolo soffriva una gran sete. Continuò a protestare contro Mosè dicendo: — Perché ci hai fatti uscire dall’Egitto? Vuoi farci morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame? Allora Mosè implorò l’aiuto del Signore: — Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po’ e mi uccideranno a colpi di pietra! Il Signore rispose: — Passa davanti al popolo, e scegli alcuni anziani degli Israeliti. Va’ e porta con te il bastone con cui hai colpito l’acqua del Nilo! Là, sul monte Oreb, io starò davanti a te su una roccia. Tu colpirai quella roccia e da essa uscirà acqua. Così il popolo potrà bere. Mosè eseguì il comando del Signore davanti agli anziani d'Israele. Quel luogo fu chiamato Massa e Merìba (Prova e Litigio) perché gli Israeliti avevano protestato e avevano messo alla prova il Signore dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?». A Refidìm vennero gli Amaleciti e attaccarono gli Israeliti. Mosè disse a Giosuè: «Scegli tra noi alcuni uomini e va’ a combattere contro gli Amaleciti. Domani io starò sulla cima di quel colle e terrò in mano il bastone che Dio mi ha dato». Giosuè fece come gli aveva ordinato Mosè e andò a combattere contro gli Amaleciti, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle. Quando Mosè alzava il braccio, Israele era il più forte; ma quando lo lasciava cadere, vincevano gli Amaleciti. Le braccia di Mosè diventavano sempre più stanche. Allora Aronne e Cur portarono una pietra per far sedere Mosè. Egli si sedette. Aronne e Cur, uno a destra e l’altro a sinistra, tenevano sollevate le sue braccia: in questo modo rimasero alzate fino al tramonto del sole. Così Giosuè sconfisse gli Amaleciti e li uccise tutti. Allora il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo in un libro perché non sia mai dimenticato; di’ a Giosuè: Io voglio annientare gli Amaleciti; nessuno sulla terra si ricorderà più di loro!». Allora Mosè costruì un altare e lo chiamò: «Il Signore è la mia bandiera» e disse: «Gli Amaleciti hanno osato attaccare il trono del Signore e il Signore sarà per sempre in guerra contro di loro!».
Esodo 17:1-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
POI tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si partì dal deserto di Sin, movendosi da un luogo all'altro, secondo il comandamento del Signore: e si accampò in Refidim. Or non vi era acqua per lo bere del popolo. E il popolo contese con Mosè, e disse: Dateci dell'acqua da bere. E Mosè disse loro: Perchè contendete voi meco? e perchè tentate il Signore? Avendo adunque il popolo quivi sete di acqua, mormorò contro a Mosè, e disse: Perchè ci hai fatti salire fuor di Egitto, per far morir di sete, noi, i nostri figliuoli, e i nostri bestiami? E Mosè gridò al Signore, dicendo: Che farò io a questo popolo? tantosto mi lapideranno. E il Signore disse a Mosè: Passa davanti al popolo, e prendi teco degli Anziani d'Israele; piglia eziandio in mano la bacchetta con la quale tu percuotesti il fiume, e va'. Ecco, io starò ivi davanti a te sopra la roccia in Horeb; e tu percuoterai la roccia, e d'essa uscirà acqua, e il popolo berrà. E Mosè fece così alla vista degli Anziani d'Israele. E pose nome a quel luogo Massa, e Meriba, per la contesa de' figliuoli d'Israele; e perchè essi aveano tentato il Signore, dicendo: Il Signore è egli nel mezzo di noi, o no? ALLORA gli Amalechiti vennero per combattere contro agl'Israeliti, in Refidim. E Mosè, disse a Giosuè: Sceglici degli uomini, ed esci fuori, e combatti contro agli Amalechiti; domani io mi fermerò in su la sommità del colle, avendo la bacchetta di Dio in mano. E Giosuè fece come Mosè gli avea comandato, combattendo contro agli Amalechiti. E Mosè, Aaronne, e Hur, salirono in su la sommità del colle. Or avvenne, che quando Mosè alzava la sua mano, gl'Israeliti vincevano; ma, quando egli la posava, gli Amalechiti vincevano. Or essendo le mani di Mosè pesanti, Aaronne, ed Hur, presero una pietra, e la misero sotto lui, ed egli vi si pose sopra a sedere; ed Aaronne, e Hur, gli sostenevano le mani, l'un di qua, e l'altro di là; e così le sue mani furono ferme fino al tramontar del sole. E Giosuè ruppe gli Amalechiti, e la lor gente, e li mise a fil di spada. E il Signore disse a Mosè: Scrivi questa cosa per ricordanza, nel libro; e metti nell'orecchie di Giosuè che io del tutto spegnerò la memoria di Amalec di sotto al cielo. E Mosè edificò un altare, al quale pose nome: Il Signore è la mia bandiera. E disse: Certo, e' v'è una mano in sul trono del Signore, che il Signore avrà per ogni età guerra con Amalec.