Esodo 10:16-29
Esodo 10:16-29 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Allora il faraone chiamò in fretta Mosè e Aaronne e disse: «Io ho peccato contro il SIGNORE, il vostro Dio, e contro di voi. Ma ora perdonate, vi prego, il mio peccato, questa volta soltanto. Supplicate il SIGNORE, il vostro Dio, perché almeno allontani da me questo flagello mortale». Mosè uscì dalla presenza del faraone e pregò il SIGNORE. Il SIGNORE fece levare un vento contrario, un fortissimo vento di ponente, che portò via le cavallette e le precipitò nel mar Rosso. Non rimase neppure una cavalletta in tutta l’estensione dell’Egitto. Ma il SIGNORE indurì il cuore del faraone, e questi non lasciò andare i figli d’Israele. Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e vi siano tenebre nel paese d’Egitto, così fitte da potersi toccare. Mosè stese la sua mano verso il cielo e per tre giorni ci fu una fitta oscurità in tutto il paese d’Egitto. Non ci si vedeva più l’un l’altro e per tre giorni nessuno si mosse da dove stava; ma tutti i figli d’Israele avevano luce nelle loro abitazioni. Allora il faraone chiamò Mosè e disse: «Andate, servite il SIGNORE; rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi». Mosè disse: «Tu ci devi permettere di avere sacrifici e olocausti da offrire al SIGNORE, il nostro Dio. Perciò anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga indietro neppure un’unghia; poiché da esso dobbiamo prendere le vittime per servire il SIGNORE, nostro Dio, e noi non sapremo con quali vittime dovremo servire il SIGNORE, finché non saremo giunti là». Ma il SIGNORE indurì il cuore del faraone, e questi non volle lasciarli andare. E il faraone disse a Mosè: «Vattene via da me! Guàrdati bene dal comparire ancora alla mia presenza, perché il giorno che comparirai alla mia presenza morirai!» Mosè rispose: «Hai detto bene; io non comparirò più davanti a te».
Esodo 10:16-29 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Allora il faraone chiamò in fretta Mosè e Aaronne e disse: «Io ho peccato contro il Signore, il vostro Dio, e contro di voi. Ma ora perdonate, vi prego, il mio peccato, questa volta soltanto. Supplicate il Signore, il vostro Dio, perché almeno allontani da me questo flagello mortale». Mosè uscí dalla presenza del faraone e pregò il Signore. Il Signore fece levare un vento contrario, un fortissimo vento di ponente, che portò via le cavallette e le precipitò nel mar Rosso. Non rimase neppure una cavalletta in tutta l'estensione dell'Egitto. Ma il Signore indurí il cuore del faraone, e questi non lasciò andare i figli d'*Israele. Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e vi siano tenebre nel paese d'Egitto, cosí fitte da potersi toccare. Mosè stese la sua mano verso il cielo e per tre giorni ci fu una fitta oscurità in tutto il paese d'Egitto. Non ci si vedeva piú l'un l'altro e per tre giorni nessuno si mosse da dove stava; ma tutti i figli d'Israele avevano luce nelle loro abitazioni. Allora il faraone chiamò Mosè e disse: «Andate, servite il Signore; rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi». Mosè disse: «Tu ci devi permettere di avere sacrifici e olocausti da offrire al Signore, il nostro Dio. Perciò anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga indietro neppure un'unghia; poiché da esso dobbiamo prendere le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo con quali vittime dovremo servire il Signore, finché non saremo giunti là». Ma il Signore indurí il cuore del faraone, e questi non volle lasciarli andare. E il faraone disse a Mosè: «Vattene via da me! Guàrdati bene dal comparire ancora alla mia presenza, perché il giorno che comparirai alla mia presenza morirai!» Mosè rispose: «Hai detto bene; io non comparirò piú davanti a te».
Esodo 10:16-29 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Allora il faraone fece chiamare in fretta Mosè e Aronne e disse loro: «Ho peccato contro il Signore vostro Dio e contro di voi! Perdonate il mio peccato anche stavolta e pregate il Signore vostro Dio, perché allontani da me almeno questa sciagura!». Mosè lasciò il faraone e pregò il Signore. Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza. Il vento portò via le cavallette e le gettò nel Mar Rosso: in tutto il territorio egiziano non ne rimase neppure una! Ma il Signore rese di nuovo ostinato il faraone, che non volle lasciar partire gli Israeliti. Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: sull’Egitto scenderanno tenebre così fitte che si potranno toccare!». Mosè stese la mano verso il cielo, e per tre giorni scesero sull’Egitto tenebre fittissime. Nessuno per tre giorni si poté muovere dal suo posto, perché non era capace di vedere gli altri. Ma dove abitavano gli Israeliti, per loro c’era luce. Il faraone mandò a chiamare Mosè e gli disse: — Andate e adorate il Signore! Rimangano qui soltanto le vostre pecore e i vostri buoi! Ora i vostri bambini possono partire con voi! Mosè rispose: — Vuoi forse metterci tu a disposizione gli animali per i sacrifici e le offerte da bruciare in onore del Signore, nostro Dio? No! Prenderemo con noi le nostre bestie e non ne rimarrà qui neppure una. È dalle nostre bestie che dovremo scegliere gli animali adatti per il culto al Signore nostro Dio. E finché non saremo là, neppure noi sapremo quali di essi dovremo sacrificargli! Il Signore rese ostinato il faraone, che non volle lasciarli partire. Anzi, il faraone disse a Mosè: — Vattene da me! E sta’ bene attento a non farti più vedere! Il giorno che rivedrai la mia faccia morirai! E Mosè gli rispose: — È vero, non vedrò mai più la tua faccia!
Esodo 10:16-29 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Allora Faraone fece prestamente chiamar Mosè ed Aaronne, e disse loro: Io ho peccato contro al Signore Iddio vostro, e contro a voi. Ma ora perdonami, ti prego, il mio peccato, sol questa volta; e pregate il Signore Iddio vostro, che rimuova d'addosso a me sol questa morte. E Mosè uscì d'appresso a Faraone, e pregò il Signore. E il Signore voltò il vento in un fortissimo vento occidentale, il qual portò via le locuste, e le affondò nel mar rosso; e' non vi restò una sola locusta in tutti i confini di Egitto. Ma il Signore indurò il cuor di Faraone; ed egli non lasciò andare i figliuoli d'Israele. E IL Signore disse a Mosè: Stendi la tua mano verso il cielo, e verranno tenebre sopra il paese di Egitto, tali che si potranno tastar con le mani. E Mosè stese la sua mano verso il cielo, e vennero tenebre caliginose in tutto il paese di Egitto, per lo spazio di tre giorni. L'uno non vedeva l'altro; e niuno si levò dal suo luogo, per lo spazio di tre giorni; ma tutti i figliuoli d'Israele ebbero luce nelle loro stanze. E Faraone chiamò Mosè, e disse: Andate, servite al Signore; sol le vostre gregge e i vostri armenti saranno fatti restare; le vostre famiglie eziandio andranno con voi. E Mosè disse: Tu ci concederai pure ancora di prender sacrificii ed olocausti, per offerire al Signore Iddio nostro. Anche il nostro bestiame verrà con noi, senza che ne rimanga pure un'unghia; perciocchè di esso noi abbiamo a prendere da servire al Signore Iddio nostro; e noi non sappiamo con che abbiamo a servire al Signore, finchè siamo arrivati là. Ma il Signore indurò il cuor di Faraone, ed egli non volle lasciarli andare. E Faraone disse a Mosè: Vattene d'appresso a me; guardati che tu non vegga mai più la mia faccia; perciocchè nel giorno che tu vedrai la mai faccia, tu morrai. E Mosè disse: Tu hai parlato bene: io non vedrò più la tua faccia.