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Esodo 1:1-2,4-22

Esodo 1:4-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Dan e Neftali, Gad e Ascer. Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe era già in Egitto. Giuseppe morì, come morirono pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. I figli d’Israele furono fecondi, si moltiplicarono abbondantemente, divennero numerosi, molto potenti, e il paese ne fu ripieno. Sorse sopra l’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d’Israele è più numeroso e più potente di noi. Usiamo prudenza con esso, affinché non si moltiplichi e, in caso di guerra, non si unisca ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese». Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruì al faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses. Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d’Israele. Così essi obbligarono i figli d’Israele a lavorare duramente. Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d’argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza. Il re d’Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Sifra e l’altra Pua, e disse: «Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, quando sono sulla sedia, se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, lasciatela vivere». Ma le levatrici temettero Dio, non fecero quello che il re d’Egitto aveva ordinato loro e lasciarono vivere anche i maschi. Allora il re d’Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i maschi?» Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane; esse sono vigorose, e prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito». Dio fece del bene a quelle levatrici. Il popolo si moltiplicò e divenne molto potente. Poiché quelle levatrici avevano temuto Dio, egli fece prosperare le loro case. Allora il faraone diede quest’ordine al suo popolo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume, ma lasciate vivere tutte le femmine».

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Esodo 1:4-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

*Dan e *Neftali, *Gad e *Ascer. Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. *Giuseppe era già in Egitto. Giuseppe morí, come morirono pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. I figli d'Israele furono fecondi, si moltiplicarono abbondantemente, divennero numerosi, molto potenti e il paese ne fu ripieno. Sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele è piú numeroso e piú potente di noi. Usiamo prudenza con esso, affinché non si moltiplichi e, in caso di guerra, non si unisca ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese». Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruí al *faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses. Ma quanto piú lo opprimevano, tanto piú il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d'Israele. Cosí essi obbligarono i figli d'Israele a lavorare duramente. Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitú, adoperandoli nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza. Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici *ebree, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua, e disse: «Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, quando sono sulla sedia, se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, lasciatela vivere». Ma le levatrici temettero Dio, non fecero quello che il re d'Egitto aveva ordinato loro e lasciarono vivere anche i maschi. Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i maschi?» Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane; esse sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito». Dio fece del bene a quelle levatrici. Il popolo si moltiplicò e divenne molto potente. Poiché quelle levatrici avevano temuto Dio, egli fece prosperare le loro case. Allora il faraone diede quest'ordine al suo popolo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume, ma lasciate vivere tutte le femmine».

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Esodo 1:4-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dan, Nèftali, Gad e Aser. Giuseppe si trovava già in Egitto. Tutti insieme i discendenti di Giacobbe erano settanta persone. Con il passare del tempo morirono Giuseppe, i suoi fratelli e quella generazione. Gli Israeliti però ebbero molti figli e diventarono così numerosi e forti che riempirono tutto il territorio. Un nuovo re, che non sapeva nulla di Giuseppe, salì al potere nell’Egitto. Egli disse al suo popolo: «Il popolo degli Israeliti è ormai diventato più forte e numeroso di noi! È ora di prendere provvedimenti contro di loro perché non aumentino ancora di più. Altrimenti, in caso di guerra, si uniranno ai nostri nemici per combatterci e abbandoneranno l’Egitto». Allora gli Egiziani imposero agli Israeliti alcuni capi perché li opprimessero con lavori forzati. Così costruirono per il faraone le città di Pitom e Ramses per i rifornimenti militari. Ma più gli Israeliti erano oppressi, più si moltiplicavano e cresceva il loro numero, tanto che gli Egiziani avevano paura di loro. Allora li trattarono con estrema durezza, come schiavi. Resero la loro vita impossibile con lavori insopportabili. Dovevano fabbricare mattoni d'argilla e occuparsi di tutto il lavoro nei campi. Insomma, li trattarono in modo disumano! Gli Israeliti avevano due levatrici: Sifra e Pua. Il re dell'Egitto comandò loro: «Quando assistete nel parto le donne ebree, fate attenzione al sesso del bambino: se è un maschio, dovete farlo morire; se invece è una femmina, lasciatela vivere». Le levatrici però preferirono ubbidire a Dio: non eseguirono il comando del re e lasciarono in vita i bambini. Il re chiamò le levatrici e disse loro: — Perché avete agito così e avete lasciato vivere anche i maschi? Le levatrici risposero: — Le donne ebree non sono come le egiziane: sono più robuste e, quando arriva la levatrice, hanno già partorito. Dio favorì l’opera delle levatrici e il popolo israelita crebbe e diventò sempre più numeroso. Dal momento che esse gli avevano ubbidito, Dio concesse loro di avere una propria famiglia. Allora il faraone comandò a tutto il suo popolo: «Gettate nel Nilo tutti i maschi degli Ebrei, lasciate vivere soltanto le femmine».

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ESODO 1:4-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Dan, Neftali, Gad, e Aser. E tutte le persone, uscite dell'anca di Giacobbe, erano settanta. Or Giuseppe era già in Egitto. E Giuseppe morì, e tutti i suoi fratelli, e tutta quella generazione. E i figliuoli d'Israele fruttarono e moltiplicarono copiosamente, e crebbero, e divennero grandemente possenti, talchè il paese fu ripieno di essi. Or sorse un nuovo re sopra l'Egitto, il qual non avea conosciuto Giuseppe. Costui disse al suo popolo: Ecco, il popolo de' figliuoli d'Israele è più grande e più possente di noi. Ora procediamo saggiamente intorno ad esso; che talora non moltiplichi; onde, se alcuna guerra avvenisse, egli non si congiunga anche esso co' nostri nemici, e non guerreggi contro a noi, o se ne vada via dal paese. Furono adunque costituiti sopra il popolo d'Israele commissari d'angherie, per affliggerlo con le lor gravezze. E il popolo edificò a Faraone delle città da magazzini, cioè, Pitom e Raamses. Ma quanto più l'affliggevano, tanto più cresceva, e tanto più moltiplicava fuor di modo; onde gli Egizj portavano gran noia de' figliuoli d'Israele. E gli Egizj facevano servire i figliuoli d'Israele con asprezza. E li facevano vivere in amaritudine, con dura servitù, adoperandoli intorno all'argilla, e a' mattoni, e ad ogni servigio de' campi; tutta la servitù, nella quale li adoperavano, era con asprezza. Il re di Egitto disse ancora alle levatrici delle donne Ebree, il nome dell'una delle quali era Sifra, e quel dell'altra Pua: Quando voi ricoglierete i parti delle donne Ebree, e le vedrete in su la seggiola, se il parto è un figliuol maschio, uccidetelo; ma se è una figliuola femmina, lasciatela vivere. Ma quelle levatrici temettero Iddio, e non fecero secondo che il re di Egitto avea loro detto; anzi lasciarono vivere i fanciulli. E il re di Egitto chiamò le levatrici, e disse loro: Perchè avete voi fatto questo, di lasciar vivere i fanciulli? E le levatrici dissero a Faraone: Le donne Ebree non sono come l'Egizie, perciocchè sono vigorose; avanti che la levatrice sia venuta a loro, hanno partorito. E Iddio fece del bene a quelle levatrici; e il popolo crebbe, e divenne grandemente possente. E perchè quelle levatrici temettero Iddio, egli edificò loro delle case. Allora Faraone comandò a tutto il suo popolo, dicendo: Gittate nel fiume ogni figliuol maschio che nascerà, e lasciate vivere tutte le figliuole femmine.

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