Ester 3:5-11
Ester 3:5-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Aman vide che Mardocheo non s’inchinava né si prostrava davanti a lui, per cui ne fu irritatissimo; ma gli sembrò poca cosa mettere le mani addosso a Mardocheo soltanto, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Cercò quindi di distruggere il popolo di Mardocheo, cioè tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno di Assuero. Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Aman, un giorno dopo l’altro e un mese dopo l’altro, finché uscì designato il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar. E Aman disse al re Assuero: «C’è un popolo separato e disperso fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re; non è quindi interesse del re tollerarlo. Se il re è d’accordo, si faccia un decreto per distruggerlo e io metterò diecimila talenti d’argento nelle mani dei funzionari del re, perché siano portati nel tesoro reale». Allora il re si tolse di mano l’anello con il sigillo e lo diede ad Aman l’Agaghita, figlio di Ammedata, nemico dei Giudei. Il re disse ad Aman: «Tieni pure il denaro e fa’ di quel popolo quello che vuoi».
Ester 3:5-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Aman vide che Mardocheo non s'inchinava né si prostrava davanti a lui, per cui ne fu irritatissimo; ma gli sembrò poca cosa mettere le mani addosso a Mardocheo soltanto, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Cercò quindi di distruggere il popolo di Mardocheo, cioè tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero. Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Aman, un giorno dopo l'al-tro e un mese dopo l'altro, finché uscí designato il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar. E Aman disse al re Assuero: «C'è un popolo separato e disperso fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non è quindi interesse del re tollerarlo. Se il re è d'accordo, si faccia un decreto per distruggerlo e io metterò diecimila *talenti d'argento nelle mani dei funzionari del re, perché siano portati nel tesoro reale». Allora il re si tolse di mano l'anello con il sigillo, e lo diede ad Aman l'Agaghita figlio di Ammedata, e nemico dei Giudei. Il re disse ad Aman: «Tieni pure il denaro e fa' di quel popolo quello che vuoi».
Ester 3:5-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Aman vide che davvero Mardocheo non si inginocchiava e non si inchinava al suo passaggio, e si irritò moltissimo. Quando seppe a quale popolo apparteneva Mardocheo, Aman non si accontentò più di volere la morte di lui solo, ma progettò di sterminare tutti gli Ebrei dell'impero insieme con lui. Nel dodicesimo anno del regno di Assuero, nel primo mese, cioè nel mese di Nisan, Aman fece tirare a sorte la data dello sterminio, mese e giorno. Risultò il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, e il giorno tredici. Poi Aman andò a parlare con il re e gli disse: «C’è un popolo, disperso tra gli altri popoli in ogni provincia del tuo impero, che vive separato dagli altri, a modo suo. Ha leggi diverse e, per di più, non osserva la tua. Non ti conviene lasciarlo vivere in pace. Se sei del mio parere, da’ ordine con un decreto scritto che sia sterminato e io verserò ai funzionari dell'amministrazione trecentoquaranta tonnellate d'argento per il tesoro regale». Il re allora si sfilò dal dito l’anello con il sigillo e lo consegnò ad Aman, figlio di Ammedàta, della stirpe di Agag. Il re disse a questo persecutore degli Ebrei: «Il denaro tienilo per te; quel popolo è in tuo potere: fanne quel che vuoi».
Ester 3:5-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Haman adunque vide che Mardocheo non s'inchinava, e non l'adorava, e fu ripieno di furore. Ma egli sdegnava di metter la mano sopra Mardocheo solo; anzi, perchè gli era stato dichiarato il popolo di Mardocheo, cercava di distruggere tutti i Giudei, popolo di Mardocheo, ch'erano in tutto il regno di Assuero. E nel primo mese, che è il mese di Nisan, nell'anno duodecimo del re Assuero, fu tirata Pur, cioè la sorte, davanti ad Haman, per ciascun giorno, e per ciascun mese; e la sorte cadde sul duodecimo mese che è il mese di Adar. Ed Haman disse al re Assuero: Ei v'è un popolo sparso e diviso fra gli altri popoli, in tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi son differenti da quelle di ogni altro popolo; ed esso non osserva le leggi del re; talchè non è spediente al re di lasciarlo vivere. Se così par bene al re, scrivasi che sia distrutto; ed io pagherò, in mano di coloro che fanno le faccende del re, diecimila talenti di argento, per portarli ne' tesori del re. Allora il re si trasse il suo anello di mano, e lo diede ad Haman, figliuolo di Hammedata, Agageo, nemico de' Giudei. E il re disse ad Haman: Quell'argento ti è rimesso in dono; e pur sia fatto a quel popolo come ti parrà bene.