Lettera agli Efesini 2:7-10
Lettera agli Efesini 2:7-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi: è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
Lettera agli Efesini 2:7-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesú. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtú di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesú per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
Lettera agli Efesini 2:7-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Così, egli è stato buono verso di noi — per mezzo di Gesù Cristo — e così ha voluto mostrare anche a quelli che verranno, quanto ricca e generosa è la sua grazia. Ricordate, è per grazia di Dio che siete stati salvati, per mezzo della fede. La salvezza non viene da voi, ma è un dono di Dio; non è il risultato dei vostri sforzi. Dunque nessuno può vantarsene, perché è Dio che ci ha fatti. Egli ci ha creati e uniti a Cristo Gesù, per farci compiere nella vita quelle opere buone che egli ha preparato fin da principio.
Lettera agli Efesini 2:7-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Acciocchè mostrasse ne' secoli avvenire l'eccellenti ricchezze della sua grazia, in benignità inverso noi, in Cristo Gesù. Perciocchè voi siete salvati per la grazia, mediante la fede, e ciò non è da voi, è il dono di Dio. Non per opere, acciocchè niuno si glorii. Poichè noi siamo la fattura d'esso, essendo creati in Cristo Gesù a buone opere, le quali Iddio ha preparate, acciocchè camminiamo in esse.