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Ecclesiaste 5:8-20

Ecclesiaste 5:8-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Se vedi nella provincia l’oppressione del povero e la violazione del diritto e della giustizia, non te ne meravigliare; poiché sopra un uomo in alto veglia uno che sta più in alto, e sopra di loro sta un Altissimo. Ma vantaggioso per un paese è, per ogni rispetto, un re che si occupi dei campi. Chi ama l’argento non è saziato con l’argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo è vanità. Quando abbondano i beni, abbondano anche quelli che li mangiano; e quale vantaggio ne viene ai possessori, se non di vedere quei beni con i loro occhi? Dolce è il sonno del lavoratore, abbia egli poco o molto da mangiare; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. C’è un male grave che io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura. Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figlio, questi resta senza nulla in mano. Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com’era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé. Anche questo è un male grave: che egli se ne vada tale e quale era venuto; qual profitto gli viene dall’avere faticato per il vento? Per di più, durante tutta la vita egli mangia nelle tenebre e ha molti fastidi, malanni e crucci. Ecco quello che ho visto: buona e bella cosa è per l’uomo mangiare, bere, godere del benessere in mezzo a tutta la fatica che egli sostiene sotto il sole, tutti i giorni di vita che Dio gli ha dati; poiché questa è la sua parte. E ancora, se Dio ha dato a un uomo ricchezze e tesori, e gli ha dato potere di goderne, di prenderne la sua parte e di gioire della sua fatica, è questo un dono di Dio; un tale uomo infatti non si ricorderà troppo dei giorni della sua vita, poiché Dio gli concede gioia nel cuore.

Ecclesiaste 5:8-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Se vedi nella provincia l'oppressione del povero e la violazione del diritto e della giustizia, non te ne meravigliare; poiché sopra un uomo in alto veglia uno che sta piú in alto, e sopra di loro sta un Altissimo. Ma vantaggioso per un paese è, per ogni rispetto, un re, che si occupi dei campi. Chi ama l'argento non è saziato con l'argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo è vanità. Quando abbondano i beni, abbondano anche quelli che li mangiano; e quale vantaggio ne viene ai possessori, se non di vedere quei beni con i loro occhi? Dolce è il sonno del lavoratore, abbia egli poco o molto da mangiare; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. C'è un male grave che io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura. Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figlio, questi resta senza nulla in mano. Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com'era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé. Anche questo è un male grave: che egli se ne vada tale e quale era venuto; qual profitto gli viene dall'avere faticato per il vento? Per di piú, durante tutta la vita egli mangia nelle tenebre e ha molti fastidi, malanni e crucci. Ecco quello che ho visto: buona e bella cosa è per l'uomo mangiare, bere, godere del benessere in mezzo a tutta la fatica che egli sostiene sotto il sole, tutti i giorni di vita che Dio gli ha dati; poiché questa è la sua parte. E ancora se Dio ha dato a un uomo ricchezze e tesori, e gli ha dato potere di goderne, di prenderne la sua parte e di gioire della sua fatica, è questo un dono di Dio; un tale uomo infatti non si ricorderà troppo dei giorni della sua vita, poiché Dio gli concede gioia nel cuore.

Ecclesiaste 5:8-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Se tu vedi nella provincia l'oppression del povero, e la ruberia del giudicio e della giustizia, non maravigliarti di questa cosa; perciocchè vi è uno Eccelso di sopra all'eccelso, che vi prende guardia; anzi, vi sono degli eccelsi sopra essi tutti. Ora la terra è la più profittevole di tutte l'altre cose; il re stesso è sottoposto al campo. CHI ama l'argento non è saziato con l'argento; e chi ama i gran tesori è senza rendita. Anche questo è vanità. Dove son molti beni, sono anche molti mangiatori di essi; e che pro ne torna al padrone di essi, salvo la vista degli occhi? Il sonno del lavoratore è dolce, poco o assai ch'egli mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. Vi è una mala doglia, la quale io ho veduta sotto il sole, cioè: che vi son delle ricchezze, conservate a' lor padroni per lor male. Ed esse ricchezze periscono per mal affare, sì che, se il padrone di esse ha generato un figliuolo, non gliene riman nulla in mano. Un tale se ne torna ignudo, come è uscito del seno di sua madre, andandosene come è venuto; e non prende nulla della sua fatica, ch'egli se ne porti via nella mano. Anche questo è una mala doglia; conciossiachè egli se ne vada come egli è venuto; e che profitto ha egli di essersi affaticato per del vento? Ed anche tutti i giorni della sua vita egli avrà mangiato in tenebre, con molta tristezza, e doglia, e cruccio. Ecco ciò che io ho veduto: ch'egli è una buona e bella cosa che l'uomo mangi, e beva, e goda del bene con tutta la sua fatica ch'egli dura sotto il sole, tutti i giorni della sua vita, i quali Iddio gli ha dati; perchè questo è la sua parte. Ed anche quando Iddio, avendo date a chi che sia ricchezze e facoltà, gli dà ancora il potere di mangiarne, e di prenderne la sua parte, e di rallegrarsi della sua fatica: ciò è un dono di Dio. Perciocchè un tale non si ricorderà molto dei giorni della sua vita; conciossiachè Iddio gli risponda per l'allegrezza del suo cuore.

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