Deuteronomio 31:23-30
Deuteronomio 31:23-30 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi il SIGNORE dette i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: «Sii forte e coraggioso, poiché sarai tu a introdurre i figli d’Israele nel paese che giurai di dar loro; e io sarò con te». Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, diede quest’ordine ai Leviti che portavano l’arca del patto del SIGNORE: «Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all’arca del patto del SIGNORE vostro Dio; e lì rimanga come testimonianza contro di te; perché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra di voi, siete stati ribelli contro il SIGNORE; quanto più lo sarete dopo la mia morte! Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribù e i vostri ufficiali; io farò loro udire queste parole e prenderò a testimoni contro di loro il cielo e la terra. Infatti io so che, dopo la mia morte, voi certamente vi corromperete e lascerete la via che vi ho prescritta; e la sventura vi colpirà nei giorni che verranno, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua irritazione con l’opera delle vostre mani». Mosè dunque pronunciò dal principio alla fine le parole di questo cantico, in presenza di tutta l’assemblea d’Israele.
Deuteronomio 31:23-30 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi il Signore dette i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: «Sii forte e coraggioso, poiché sarai tu a introdurre i figli d'Israele nel paese che giurai di dar loro; e io sarò con te». Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto del Signore: «Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all'arca del patto del Signore vostro Dio; e lí rimanga come testimonianza contro di te; perché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra di voi, siete stati ribelli contro il Signore; quanto piú lo sarete dopo la mia morte! Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribú e i vostri ufficiali; io farò loro udire queste parole e prenderò a testimoni contro di loro il cielo e la terra. Infatti io so che, dopo la mia morte, voi certamente vi corromperete e lascerete la via che vi ho prescritta; e la sventura vi colpirà nei giorni che verranno, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del Signore, provocando la sua irritazione con l'opera delle vostre mani». Mosè dunque pronunziò dal principio alla fine le parole di questo cantico, in presenza di tutta l'assemblea d'Israele.
Deuteronomio 31:23-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore comunicò i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: «Sii forte e coraggioso, poiché tu guiderai gli Israeliti nel paese che ho promesso loro. Io sarò con te!». Mosè scrisse in un libro tutti questi insegnamenti. Quando ebbe finito, disse ai leviti che trasportavano l’arca che conteneva il documento dell’alleanza con il Signore: «Prendete il libro con questi insegnamenti e mettetelo a fianco dell’arca dell'alleanza fatta con il Signore, vostro Dio. Esso resterà là come testimonio contro gli Israeliti. Conosco infatti come essi sono testardi e ribelli. Se ora, mentre sono ancora vivo in mezzo a voi, vi siete già ribellati contro il Signore, tanto più dopo la mia morte!». Mosè continuò: «Riunite vicino a me gli anziani delle vostre tribù e gli altri responsabili, perché io possa far sentire loro queste parole. Cielo e terra mi saranno testimoni! So infatti che dopo la mia morte voi vi allontanerete dalla strada che vi ho ordinato di seguire. Vi rovinerete, e alla fine vi colpirà la sventura, poiché avrete fatto quel che dispiace al Signore e lo avrete irritato con la vostra condotta». Allora Mosè proclamò davanti a tutta l’assemblea degli Israeliti il testo completo di questo canto.
Deuteronomio 31:23-30 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Poi il Signore diede comandamenti a Giosuè, figliuolo di Nun, e gli disse: Sii valente, e fortificati; perciocchè tu sei quel che introdurrai i figliuoli d'Israele nel paese che io ho loro giurato; e io sarò teco. E, dopo che Mosè ebbe finito di scrivere compiutamente le parole di questa Legge in un libro, comandò a' Leviti, che aveano da portar l'Arca del Patto del Signore, e disse loro: Prendete questo Libro della Legge, e mettetelo allato all'Arca del Patto del Signore Iddio vostro; e sia quivi per testimonio contro a te. Perciocchè io conosco la tua ribellione, e il tuo collo duro; ecco oggi, essendo io ancora in vita appresso di voi, voi siete stati ribelli contro al Signore; e quanto più lo sarete dopo la mia morte? Raunate appresso di me tutti gli Anziani delle vostre tribù, e i vostri Ufficiali, e io pronunzierò, in lor presenza, queste parole, e prenderò in testimonio contro a loro il cielo e la terra. Perciocchè io so che, dopo la mia morte, per certo voi vi corromperete, e vi rivolgerete dalla via ch'io v'ho comandata; onde male vi avverrà nel tempo a venire; perciocchè avrete fatto ciò che dispiace al Signore, dispettandolo con l'opera delle vostre mani. Mosè adunque pronunziò da un capo all'altro le parole di questo Cantico, nella presenza di tutta la raunanza di Israele.