Deuteronomio 25:1-3
Deuteronomio 25:1-3 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Quando degli uomini avranno una lite, andranno in giudizio e saranno giudicati. Sarà data ragione a chi è nel giusto e torto a chi è colpevole. Se il colpevole avrà meritato di essere frustato, il giudice lo farà gettare a terra e colpire in sua presenza con un numero di frustate proporzionato alla gravità della sua colpa. Gli farà dare non più di quaranta frustate, per timore che tuo fratello resti disonorato agli occhi tuoi, qualora si oltrepassasse di molto questo numero di colpi.
Deuteronomio 25:1-3 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando degli uomini avranno una lite, andranno in giudizio e saranno giudicati. Sarà data ragione a chi è nel giusto e torto a chi è colpevole. Se il colpevole avrà meritato di essere frustato, il *giudice lo farà gettare a terra e colpire in sua presenza con un numero di frustate proporzionato alla gravità della sua colpa. Gli farà dare non piú di quaranta frustate, per timore che tuo fratello resti disonorato agli occhi tuoi, qualora si oltrepassasse di molto questo numero di colpi.
Deuteronomio 25:1-3 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Quando due uomini sono in lite, vanno in tribunale, sono giudicati, e uno è dichiarato innocente e l’altro colpevole, se il colpevole deve ricevere la punizione della fustigazione, il giudice lo farà stendere a terra. Alla presenza del giudice lo fustigheranno con un numero di colpi proporzionato alla gravità della sua colpa. In ogni caso non si potranno superare i quaranta colpi. Se infatti se ne danno di più, sarebbe una punizione eccessiva, e il vostro connazionale sarebbe umiliato».
Deuteronomio 25:1-3 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
QUANDO vi sarà lite fra alcuni, ed essi verranno in giudicio, giudichinli i Giudici, e giustifichino il giusto, e condannino il reo. E se il reo ha meritato d'esser battuto, faccialo il giudice gittare in terra, e battere in sua presenza, secondo il merito del suo misfatto, a certo numero di battiture. Facciagli dare quaranta battiture, e non più; che talora, se continuasse a fargli dare una gran battitura oltre a questo numero, il tuo fratello non fosse avvilito nel tuo cospetto.