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Deuteronomio 1:21-33

Deuteronomio 1:21-33 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ecco, il SIGNORE, il tuo Dio, ha messo davanti a te il paese; sali, prendine possesso, come il SIGNORE, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto; non temere e non ti spaventare”. E voi tutti vi avvicinaste a me e diceste: “Mandiamo degli uomini davanti a noi, che ci esplorino il paese, ci riferiscano qualcosa sulla strada che dovremo percorrere e sulle città alle quali dovremo arrivare”. La cosa mi piacque e presi dodici uomini in mezzo a voi, uno per tribù. Quelli si incamminarono, salirono sui monti, scesero nella valle di Escol ed esplorarono il paese. Presero con le loro mani dei frutti del paese, ce li portarono e ci fecero la loro relazione dicendo: “Quello che il SIGNORE, il nostro Dio, ci dà, è un paese buono”. Ma voi non voleste andare e vi ribellaste all’ordine del SIGNORE, del vostro Dio; mormoraste nelle vostre tende e diceste: “Il SIGNORE ci odia; per questo ci ha fatto uscire dal paese d’Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci. Dove andiamo noi? I nostri fratelli ci hanno fatto perdere il coraggio, dicendo: ‘Quella gente è più grande e più alta di noi; vi sono grandi città fortificate fino al cielo; e vi abbiamo visto perfino degli Anachiti’”. Io vi dissi: “Non vi spaventate e non abbiate paura di loro. Il SIGNORE, il vostro Dio, che vi precede, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto e nel deserto, dove hai visto che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta suo figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati in questo luogo”. Nonostante questo, non aveste fiducia nel SIGNORE vostro Dio, che vi precedeva nel vostro cammino per cercarvi un luogo dove piantare le tende: di notte nel fuoco per mostrarvi la via per la quale dovevate andare, e di giorno nella nuvola.

Deuteronomio 1:21-33 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Ecco, il Signore, il tuo Dio, ha messo davanti a te il paese; sali, prendine possesso, come il Signore, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto; non temere e non ti spaventare». E voi tutti vi avvicinaste a me e diceste: «Mandiamo degli uomini davanti a noi, che ci esplorino il paese, ci riferiscano qualcosa sulla strada che dovremo percorrere e sulle città alle quali dovremo arrivare». La cosa mi piacque e presi dodici uomini in mezzo a voi, uno per tribú. Quelli si incamminarono, salirono sui monti, scesero nella valle di Escol ed esplorarono il paese. Presero con le loro mani dei frutti del paese, ce li portarono e ci fecero la loro relazione dicendo: «Quello che il Signore, il nostro Dio, ci dà, è un paese buono». Ma voi non voleste andare e vi ribellaste all'ordine del Signore, del vostro Dio; mormoraste nelle vostre tende e diceste: «Il Signore ci odia; per questo ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci. Dove andiamo noi? I nostri fratelli ci hanno fatto perdere il coraggio, dicendo: “Quella gente è piú grande e piú alta di noi; vi sono grandi città fortificate fino al cielo; e vi abbiamo visto perfino degli *Anachiti”». Io vi dissi: «Non vi spaventate e non abbiate paura di loro. Il Signore, il vostro Dio, che vi precede, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto e nel deserto, dove hai visto che il Signore, il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta suo figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati in questo luogo». Nonostante questo, non aveste fiducia nel Signore vostro Dio, che vi precedeva nel vostro cammino per cercarvi un luogo dove piantare le tende: di notte nel fuoco per mostrarvi la via per la quale dovevate andare, e di giorno nella nuvola.

Deuteronomio 1:20-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Allora vi dissi: Siete arrivati vicino alle montagne degli Amorrei: guardate bene questa terra dove il Signore, il Dio dei nostri padri, ci ha condotto. Egli sta per darla a noi e ci comanda di entrare e di conquistarla. Non abbiate paura e non perdetevi di coraggio!». «Allora voi veniste da me e mi diceste: “Mandiamo avanti alcuni di noi a esplorare quei territori: essi ci informeranno sulla strada che dovremo fare, e come sono le città in cui entreremo”. Mi sembrò una buona idea. Scelsi tra voi dodici uomini, uno per ogni tribù. Si misero in cammino verso i monti, giunsero alla valle di Escol ed esplorarono l’intera regione. Ci portarono i frutti che avevano trovato là e ci riferirono che era veramente una terra fertile quella che il Signore, nostro Dio, stava per darci». «Voi invece vi ribellaste contro l’ordine del Signore, vostro Dio, e non voleste entrare in quella terra. Anzi, dentro alle vostre tende cominciaste a mormorare: “State a vedere che il Signore ci odia! Ci ha portati fuori dell'Egitto per farci cadere in mano agli Amorrei e farci uccidere. Dove possiamo andare? I nostri fratelli ci hanno messo paura e hanno detto che quella è gente più forte di noi; le città sono grandi e le loro mura raggiungono il cielo; hanno detto di aver visto perfino i giganti anakiti”. Io però vi dissi: Non spaventatevi e non abbiate paura di loro. Il Signore stesso, il vostro Dio, cammina davanti a voi e combatterà per voi, proprio come ha fatto tante volte sotto i vostri occhi in Egitto e nel deserto. Insomma, avete visto quel che ha fatto il Signore, il vostro Dio: per tutta la strada percorsa fin qui, vi ha portati come un padre porta il proprio figlio. Nonostante le mie parole, voi continuaste a non aver fiducia nel Signore, vostro Dio: lui che camminava davanti a voi lungo la strada, per cercarvi un posto per l’accampamento: di notte vi indicava la via da percorrere in un fuoco splendente e di giorno in una grossa nube».

Deuteronomio 1:21-33 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Vedi, il Signore Iddio tuo ha posto il paese in tuo potere; sali, possedilo, come il Signore Iddio de' tuoi padri ti ha detto; non temere, e non ispaventarti. E voi vi accostaste tutti a me, e diceste: Lascia che mandiamo davanti a noi degli uomini, che c'investighino il paese, e ci rapportino alcuna cosa del cammino per lo quale abbiamo da salire, e delle città alle quali abbiamo da venire. E la cosa mi aggradì; e io presi dodici uomini di voi, uno per tribù; ed essi si misero in cammino; e, saliti al monte, pervennero fino alla valle di Escol, e spiarono il paese. E presero in mano del frutto di esso, e cel portarono, e fecero la lor relazione, e dissero: Il paese che il Signore Iddio nostro ci dona è buono. Ma voi non voleste salire, e foste ribelli al comandamento del Signore Iddio vostro. E mormoraste nelle vostre tende, e diceste: Perciocchè il Signore ci odia, egli ci ha fatti uscir fuor del paese di Egitto, per darci nelle mani degli Amorrei, per distruggerci. Dove montiamo noi? i nostri fratelli ci hanno fatto struggere il cuore, dicendo: Quella gente è più grande, e di più alta statura di noi; le città vi sono grandi e forti, e arrivano fino al cielo; e anche vi abbiamo veduti i figliuoli degli Anachiti. E io vi dissi: Non vi sgomentate, e non abbiate paura di loro. Il Signore Iddio vostro, che cammina davanti a voi, esso combatterà per voi, secondo tutto ciò ch'egli ha fatto inverso voi, davanti agli occhi vostri in Egitto; e nel deserto, dove tu hai veduto come il Signore Iddio vostro ti ha portato, come un uomo porterebbe il suo figliuolo, per tutto il cammino che avete fatto, finchè siate arrivati in questo luogo. Ma per tutto ciò voi non credeste al Signore Iddio vostro, il quale andava davanti a voi per lo cammino, per investigarvi luogo da accamparvi, in fuoco di notte per illuminarvi nel cammino, per lo quale avevate da camminare, e di giorno nella nuvola.