Daniele 1:12-15
Daniele 1:12-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Ti prego, metti i tuoi servi alla prova per dieci giorni: dacci da mangiare legumi e da bere acqua. In seguito confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano i cibi del re e ti regolerai su ciò che dovrai fare». Il maggiordomo accordò loro quanto domandavano e li mise alla prova per dieci giorni. Alla fine dei dieci giorni essi avevano miglior aspetto ed erano più prosperosi di tutti i giovani che avevano mangiato i cibi del re.
Daniele 1:12-15 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Ti prego, metti i tuoi servi alla prova per dieci giorni; dacci da mangiare legumi e da bere acqua; in seguito confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano i cibi del re e ti regolerai su ciò che dovrai fare». Il maggiordomo accordò loro quanto domandavano e li mise alla prova per dieci giorni. Alla fine dei dieci giorni, essi avevano miglior aspetto ed erano piú prosperosi di tutti i giovani che avevano mangiato i cibi del re.
Daniele 1:12-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Ti prego, mettici alla prova per dieci giorni: dacci da mangiare soltanto legumi e da bere soltanto acqua. Alla fine confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano lo stesso cibo del re. Deciderai allora di fare con noi come avrai constatato». L’uomo accettò la proposta e fece la prova per dieci giorni con Daniele e i suoi compagni. Alla fine si rese conto che il loro aspetto era più bello e più florido di quello degli altri giovani che avevano mangiato lo stesso cibo del re.
Daniele 1:12-15 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Deh! fa' prova dei tuoi servitori lo spazio di dieci giorni; e sienci dati de' legumi da mangiare, e dell'acqua da bere. E poi sieno riguardate in presenza tua le nostre facce, e quelle de' fanciulli che mangiano delle vivande reali; e allora fa' co' tuoi servitori, come tu avviserai. Ed egli acconsentì loro, e fece prova di essi per dieci giorni. E in capo de' dieci giorni, le lor facce apparvero più belle, e più piene di carne, che quelle di tutti gli altri fanciulli che mangiavano le vivande reali.