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Atti degli Apostoli 8:1-25

Atti degli Apostoli 8:1-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

E Saulo approvava la sua uccisione. Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli. Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui. Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione. Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola. Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i segni miracolosi che faceva. Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. E vi fu grande gioia in quella città. Ora vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante. Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: «Questi è “la potenza di Dio”, quella che è chiamata “la Grande”». E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le sue arti magiche. Ma quando ebbero creduto a Filippo, che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne. Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i segni e le grandi opere potenti che venivano fatte. Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni. Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Quindi imposero loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Simone, vedendo che per l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito, offrì loro del denaro, dicendo: «Date anche a me questo potere, affinché colui al quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo». Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei pieno di amarezza e prigioniero d’iniquità». Simone rispose: «Pregate voi il Signore per me affinché nulla di ciò che avete detto mi accada». Essi, dopo aver reso testimonianza e aver annunciato la Parola del Signore, se ne ritornarono a Gerusalemme, evangelizzando molti villaggi della Samaria.

Atti degli Apostoli 8:1-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

E *Saulo approvava la sua uccisione. Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in *Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della *Giudea e della *Samaria, salvo gli *apostoli. Uomini pii seppellirono *Stefano e fecero gran cordoglio per lui. Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione. Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola. *Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. E vi fu grande gioia in quella città. Or vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante. Tutti, dal piú piccolo al piú grande, gli davano ascolto, dicendo: «Questi è “la potenza di Dio”, quella che è chiamata “la Grande”». E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le sue arti magiche. Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesú Cristo, furono battezzati, uomini e donne. Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i miracoli e le opere potenti che venivano fatti. Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro *Pietro e *Giovanni. Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesú. Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrí loro del denaro, dicendo: «Date anche a me questo potere, affinché colui al quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo». Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei pieno d'amarezza e prigioniero d'*iniquità». Simone rispose: «Pregate voi il Signore per me affinché nulla di ciò che avete detto mi accada». Essi, dopo aver reso testimonianza e aver annunziato la Parola del Signore, se ne ritornarono a Gerusalemme, evangelizzando molti villaggi della Samaria.

Atti degli Apostoli 8:1-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Saulo era uno di quelli che approvavano l’uccisione di Stefano. In quel giorno si scatenò una violenta persecuzione contro la comunità di Gerusalemme: tutti, eccetto gli *apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria. Alcune persone buone seppellirono il corpo di Stefano e piansero molto per la sua morte. Saulo intanto infieriva contro la chiesa: entrava nelle case, trascinava fuori uomini e donne e li faceva mettere in prigione. Ma quelli che si erano dispersi andavano per il paese e annunziavano la parola di Dio. Filippo, uno dei sette diaconi, giunto in una città della Samaria, cominciò a parlare del *Messia ai suoi abitanti. La folla seguiva attentamente i discorsi di Filippo per quel che diceva e perché vedeva i miracoli che egli faceva. Molti tormentati da *spiriti maligni gridavano a gran voce, e gli spiriti se ne uscivano dagli ammalati; anche numerosi paralizzati e zoppi furono guariti. Perciò, gli abitanti della città erano molto contenti. Da tempo in quella città viveva un certo Simone, che praticava la magia ed era molto ammirato dalla popolazione della Samaria, perché si spacciava per un grande uomo. Tutti, dai più piccoli ai più grandi, gli davano ascolto. Dicevano tra l’altro: «In quest’uomo si manifesta la potenza di Dio, la grande potenza di Dio». Gli davano ascolto perché da molto tempo li aveva sconvolti con le sue arti magiche. Quando però credettero a Filippo che annunziava loro il *regno di Dio e Gesù Cristo, uomini e donne si fecero battezzare. Anche Simone credette e fu battezzato: anzi egli stava sempre con Filippo e, vedendo i grandi miracoli e prodigi che avvenivano, ne rimaneva incantato. Gli *apostoli che erano rimasti in Gerusalemme vennero a sapere che gli abitanti della Samaria avevano accolto la parola di Dio: perciò mandarono da loro Pietro e Giovanni. Quando essi arrivarono in Samaria, pregarono perché i Samaritani ricevessero lo *Spirito Santo. Nessuno di loro infatti aveva ricevuto lo Spirito Santo, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora Pietro e Giovanni posero le mani su loro, e quelli ricevettero lo Spirito Santo. Simone vedeva che quando gli apostoli ponevano le mani su qualcuno, quello riceveva lo Spirito Santo; perciò offrì denaro agli apostoli dicendo: — Date anche a me questo potere, fate in modo che coloro sui quali io poserò le mie mani ricevano lo Spirito Santo. Ma Pietro gli rispose: — Va’ alla malora, tu e il tuo denaro, perché hai pensato che il dono di Dio si può acquistare con i soldi. Tu non hai assolutamente nulla da condividere con noi in queste cose, perché tu non hai la coscienza a posto davanti a Dio. Smettila di pensare a questo modo e prega il Signore perché ti perdoni l’intenzione malvagia che hai avuto. Mi accorgo infatti che sei pieno di male e prigioniero della cattiveria. Allora Simone rispose: — Pregate voi il Signore per me, perché non mi capiti nulla di quello che avete detto. Così Pietro e Giovanni davano la loro testimonianza e predicavano la parola del Signore. Poi ripresero la strada verso Gerusalemme: cammin facendo predicavano anche in molti altri villaggi dei Samaritani.

Atti degli Apostoli 8:1-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR Saulo era consenziente alla morte d'esso. Ed in quel tempo vi fu gran persecuzione contro alla chiesa ch' era in Gerusalemme; e tutti furono dispersi per le contrade della Giudea, e della Samaria, salvo gli apostoli. Ed alcuni uomini religiosi portarono a seppellire Stefano, e fecero gran cordoglio di lui. Ma Saulo disertava la chiesa, entrando di casa in casa; e trattine uomini e donne, li metteva in prigione. Coloro adunque che furono dispersi andavano attorno, evangelizzando la parola. E Filippo discese nella città di Samaria, e predicò loro Cristo. E le turbe di pari consentimento attendevano alle cose dette da Filippo, udendo, e veggendo i miracoli ch'egli faceva. Poichè gli spiriti immondi uscivano di molti che li aveano, gridando con gran voce; molti paralitici ancora, e zoppi, erano sanati. E vi fu grande allegrezza in quella città. Or in quella città era prima stato un uomo, chiamato per nome Simone, che esercitava le arti magiche, e seduceva la gente di Samaria, dicendosi esser qualche grand'uomo. E tutti, dal maggiore al minore, attendevano a lui, dicendo: Costui è la gran potenza di Dio. Ora attendevano a lui, perciocchè già da lungo tempo li avea dimentati con le sue arti magiche. Ma, quando ebbero creduto a Filippo, il quale evangelizzava le cose appartenenti al regno di Dio, ed al nome di Gesù Cristo, furono battezzati tutti, uomini e donne. E Simone credette anch'egli; ed essendo stato battezzato, si riteneva del continuo con Filippo; e, veggendo le potenti operazioni, ed i segni ch'erano fatti, stupiva. Ora, gli apostoli ch' erano in Gerusalemme, avendo inteso che Samaria avea ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. I quali, essendo discesi là, orarono per loro, acciocchè ricevessero lo Spirito Santo. (Perciocchè esso non era ancor caduto sopra alcun di loro; ma solamente erano stati battezzati nel nome del Signor Gesù). Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Or Simone, veggendo che per l'imposizion delle mani degli apostoli, lo Spirito Santo era dato, proferse lor danari, dicendo: Date ancora a me questa podestà, che colui al quale io imporrò le mani riceva lo Spirito Santo. Ma Pietro gli disse: Vadano i tuoi danari teco in perdizione, poichè tu hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danari. Tu non hai parte, nè sorte alcuna in questa parola; perciocchè il tuo cuore non è diritto davanti a Dio. Ravvediti adunque di questa tua malvagità; e prega Iddio, se forse ti sarà rimesso il pensier del tuo cuore. Perciocchè io ti veggo essere in fiele d'amaritudine, e in legami d'iniquità. E Simone, rispondendo, disse: Fate voi per me orazione al Signore, che nulla di ciò che avete detto venga sopra me. Essi adunque, dopo aver testificata, ed annunziata la parola del Signore, se ne ritornarono in Gerusalemme; ed evangelizzarono a molte castella de' Samaritani.