Logo YouVersion
Icona Cerca

Atti degli Apostoli 7:17-38

Atti degli Apostoli 7:17-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Mentre si avvicinava il tempo del compimento della promessa che Dio aveva fatto ad Abraamo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto, finché sorse {sull’Egitto} un altro re, che non sapeva nulla di Giuseppe. Costui, procedendo con astuzia contro il nostro popolo, maltrattò i {nostri} padri fino a costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non fossero lasciati in vita. In quel tempo nacque Mosè, che era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre; e, quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come figlio. Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani e divenne potente in parole e opere. Ma quando raggiunse l’età di quarant’anni, gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli d’Israele. Vedendo che uno di loro era maltrattato, ne prese le difese e vendicò l’oppresso, colpendo a morte l’Egiziano. Ora egli pensava che i {suoi} fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero. Il giorno seguente si presentò a loro mentre litigavano, e cercava di riconciliarli, dicendo: “Uomini, voi siete fratelli; perché vi fate torto a vicenda?” Ma quello che faceva torto al suo prossimo lo respinse, dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Vuoi uccidere me come ieri uccidesti l’Egiziano?” A queste parole Mosè fuggì e andò a vivere come straniero nel paese di Madian, dove ebbe due figli. Trascorsi quarant’anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di un pruno ardente. Mosè guardò e rimase stupito di questa visione; e, come si avvicinava per osservare meglio, si udì la voce del Signore: “Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe”. Mosè, tutto tremante, non osava guardare. Il Signore gli disse: “Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è suolo sacro. Certo, ho visto l’afflizione del mio popolo in Egitto, ho udito i loro gemiti e sono disceso per liberarli; e ora, vieni, ti manderò in Egitto”. Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice?”, proprio lui Dio mandò loro come capo e liberatore con l’aiuto dell’angelo che gli era apparso nel pruno. Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nel paese d’Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quarant’anni. Questi è il Mosè che disse ai figli d’Israele: “Dio vi susciterà, tra i vostri fratelli, un profeta come me”. Questi è colui che nell’assemblea del deserto fu con l’angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi.

Atti degli Apostoli 7:17-38 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Mentre si avvicinava il tempo del compimento della promessa fatta da Dio ad Abraamo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto, finché sorse sull'Egitto un altro re, che non sapeva nulla di Giuseppe. Costui, procedendo con astuzia contro il nostro popolo, maltrattò i nostri padri, fino a costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non fossero lasciati in vita. «In quel tempo nacque *Mosè, che era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre; e, quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come figlio. Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani e divenne potente in parole e opere. Ma quando raggiunse l'età di quarant'anni, gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli di *Israele. Vedendo che uno di loro era maltrattato, ne prese le difese e vendicò l'oppresso, colpendo a morte l'Egiziano. Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero. Il giorno seguente si presentò a loro, mentre litigavano, e cercava di riconciliarli, dicendo: “Uomini, voi siete fratelli; perché vi fate torto a vicenda?” Ma quello che faceva torto al suo prossimo lo respinse, dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Vuoi uccidere me come ieri uccidesti l'Egiziano?” A queste parole Mosè fuggí, e andò a vivere come straniero nel paese di Madian, dove ebbe due figli. Trascorsi quarant'anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di un pruno ardente. Mosè guardò e rimase stupito di questa visione; e, come si avvicinava per osservare meglio, si udí la voce del Signore: “Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe”. Mosè, tutto tremante, non osava guardare. Il Signore gli disse: “Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è suolo sacro. Certo, ho visto l'afflizione del mio popolo in Egitto, ho udito i loro gemiti e sono disceso per liberarli; e ora, vieni, ti manderò in Egitto”. Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice?”, proprio lui Dio mandò loro come capo e liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparso nel pruno. Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nel paese d'Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quarant'anni. Questi è il Mosè che disse ai figli d'Israele: “Dio vi susciterà, tra i vostri fratelli, un *profeta come me”. Questi è colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi.

Atti degli Apostoli 7:17-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

«Mentre si avvicinava il tempo nel quale Dio avrebbe realizzato la promessa fatta ad Abramo, il popolo cresceva e si moltiplicava in Egitto. Un giorno un nuovo re, che non sapeva nulla di Giuseppe, salì sul trono d'Egitto. Questo re perseguitò la nostra gente e agì astutamente contro di essa: costrinse i nostri padri ad abbandonare i loro bambini per farli morire. In quel tempo nacque Mosè, un bambino straordinariamente bello. Per tre mesi fu allevato nella casa di suo padre. Ma quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come fosse suo figlio. Così Mosè imparò tutte le scienze degli Egiziani e divenne un uomo importante, sia per quel che diceva sia per quel che faceva. «Quando giunse all’età di quarant’anni, Mosè sentì il desiderio di conoscere la sua gente, il popolo d'Israele. Andò da loro e vide uno che veniva maltrattato da un Egiziano: lo difese e, per vendicarlo, uccise l’Egiziano. Mosè pensava che i suoi fratelli di razza avrebbero capito che, per mezzo di lui, Dio intendeva salvarli dagli Egiziani. Ma essi non capirono. Il giorno dopo si presentò in mezzo a loro mentre stavano litigando e si dava da fare per metterli in pace. Diceva loro: Non sapete che siete fratelli? Perché vi insultate tra di voi? Ma colui che stava maltrattando il suo vicino lo respinse dicendo: Chi ti ha fatto capo e giudice sopra di noi? Vuoi forse uccidermi, come ieri hai ucciso quell’Egiziano? Sentendo queste parole, Mosè fuggì e andò ad abitare nella terra di Madian e là ebbe due figli. «Quarant’anni dopo, quando era nel deserto del monte Sinai, gli apparve un *angelo tra le fiamme di un cespuglio che bruciava. Mosè rimase stupito per questa visione, e mentre si avvicinava al cespuglio per vedere meglio, udì la voce del Signore che diceva: Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. «Tutto tremante, Mosè non osava alzare lo sguardo. Ma il Signore gli disse: Togliti i sandali, perché il luogo in cui stai è terra santa. Ho visto il mio popolo duramente maltrattato in Egitto, ho udito i loro gemiti e sono venuto a liberarli. Ora vieni: voglio mandarti in Egitto. «Quest’uomo, Mosè, è colui che gli Israeliti avevano rinnegato dicendo: Chi ti ha nominato capo e giudice?: proprio lui Dio ha mandato come capo e salvatore, per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel cespuglio. Egli li fece uscire dall’Egitto, facendo prodigi e miracoli in quel paese, nel Mar Rosso e nel deserto, per quarant’anni. Egli è quel Mosè che disse al popolo d'Israele: Dio farà sorgere un *profeta come me e sarà uno del vostro popolo. Egli è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fece da intermediario tra l’angelo che gli parlava sul monte Sinai e i nostri padri. Egli ricevette da Dio parole capaci di dare la vita e le comunicò a noi.

Atti degli Apostoli 7:17-38 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Ora, come si avvicinava il tempo della promessa, la quale Iddio avea giurata ad Abrahamo, il popolo crebbe, e moltiplicò in Egitto. Finchè sorse un altro re in Egitto, il qual non avea conosciuto Giuseppe. Costui, procedendo cautamente contro al nostro legnaggio, trattò male i nostri padri, facendo loro esporre i lor piccoli fanciulli, acciocchè non allignassero. In quel tempo nacque Mosè ed era divinamente bello; e fu nudrito tre mesi in casa di suo padre. Poi appresso, essendo stato esposto, la figliuola di Faraone lo raccolse, e se l'allevò per figliuolo. E Mosè fu ammaestrato in tutta la sapienza degli Egizi; ed era potente ne' suoi detti e fatti. E, quando egli fu pervenuto all'età di quarant'anni, gli montò nel cuore d'andare a visitare i suoi fratelli, i figliuoli d'Israele. E, vedutone uno a cui era fatto torto, egli lo soccorse; e fece la vendetta dell'oppressato, uccidendo l'Egizio. Or egli stimava che i suoi fratelli intendessero che Iddio era per dar loro salute per man sua; ma essi non l'intesero. E il giorno seguente egli comparve fra loro, mentre contendevano; ed egli li incitò a pace, dicendo: O uomini, voi siete fratelli, perchè fate torto gli uni agli altri? Ma colui che faceva torto al suo prossimo lo ributtò, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice sopra noi? Vuoi uccidere me, come ieri uccidesti l'Egizio? E a questa parola Mosè fuggì, e dimorò come forestiere nel paese di Madian, ove generò due figliuoli. E in capo a quarant'anni, l'angelo del Signore gli apparve nel deserto del monte Sina in una fiamma di fuoco d'un pruno. E Mosè, avendola veduta, si maravigliò di quella visione; e come egli si accostava per considerar che cosa fosse, la voce del Signore gli fu indirizzata, dicendo: Io son l'Iddio de' tuoi padri, l'Iddio d'Abrahamo, e l'Iddio d'Isacco, e l'Iddio di Giacobbe. E Mosè, divenuto tutto tremante, non ardiva por mente che cosa fosse. E il Signore gli disse: Sciogli il calzamento de' tuoi piedi, perciocchè il luogo nel qual tu stai è terra santa. Certo, io ho veduta l'afflizion del mio popolo ch' è in Egitto, ed ho uditi i lor sospiri, e son disceso per liberarli; or dunque, vieni, io ti manderò in Egitto. Quel Mosè, il quale aveano rinnegato, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice? esso mandò loro Iddio per rettore, e liberatore, per la man dell'angelo, che gli era apparito nel pruno. Esso li condusse fuori, avendo fatti segni, e prodigi nel paese di Egitto, e nel mar Rosso, e nel deserto, lo spazio di quarant'anni. Quel Mosè, il qual disse a' figliuoli d'Israele: Il Signore Iddio vostro vi susciterà un Profeta d'infra i vostri fratelli, come me; ascoltatelo; esso è quel che nella raunanza nel deserto, fu con l'angelo che parlava a lui nel monte Sina, e co' padri nostri; e ricevette le parole viventi, per darcele.