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Atti degli Apostoli 4:1-28

Atti degli Apostoli 4:1-28 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Mentre essi parlavano al popolo, giunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei, indignati perché essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Misero loro le mani addosso e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera. Ma molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salì a circa cinquemila. Il giorno seguente i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che facevano parte della famiglia dei sommi sacerdoti. E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?» Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com’è che quest’uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest’uomo compare guarito in presenza vostra. Egli è “la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare”. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati». Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e, vedendo l’uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dire niente in contrario. Ma, dopo aver ordinato loro di uscire dal sinedrio, si consultarono gli uni gli altri dicendo: «Che faremo a questi uomini? Che un evidente segno miracoloso sia stato fatto per mezzo di loro è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non possiamo negarlo. Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlare più a nessuno nel nome di costui». E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite». Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto. Infatti l’uomo in cui questo segno miracoloso della guarigione era stato compiuto aveva più di quarant’anni. Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette. Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: “Perché si sono agitate le nazioni, e i popoli hanno meditato cose vane? I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”. Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.

Atti degli Apostoli 4:1-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Mentre essi parlavano al popolo, giunsero i *sacerdoti, il capitano del *tempio e i *sadducei, indignati perché essi insegnavano al popolo e annunziavano in Gesú la risurrezione dai morti. Misero loro le mani addosso, e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perché era già sera. Ma molti di coloro che avevano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini salí a circa cinquemila. Il giorno seguente, i loro capi, con gli *anziani e gli *scribi, si riunirono a *Gerusalemme, con *Anna, il sommo sacerdote, *Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che appartenevano alla famiglia dei sommi sacerdoti. E, fatti condurre in mezzo a loro *Pietro e *Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?» Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'*Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesú Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtú che quest'uomo compare guarito, in presenza vostra. Egli è “la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare”. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati». Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesú e, vedendo l'uomo che era stato guarito, lí presente con loro, non potevano dir niente in contrario. Ma, dopo aver ordinato loro di uscire dal *sinedrio, si consultarono gli uni gli altri dicendo: «Che faremo a questi uomini? Che un evidente miracolo sia stato fatto per mezzo di loro, è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non possiamo negarlo. Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlar piú a nessuno nel nome di costui». E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesú. Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite». Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto. Infatti l'uomo in cui questo miracolo della guarigione era stato compiuto aveva piú di quarant'anni. Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette. Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo *Davide, nostro padre: “Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? I re della terra si sono sollevati, i principi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”. Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesú, che tu hai unto, si sono radunati *Erode e Ponzio *Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.

Atti degli Apostoli 4:1-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Pietro e Giovanni stavano ancora parlando al popolo, quando arrivarono i *sacerdoti e i *sadducei insieme al comandante delle guardie del *Tempio. Essi erano molto irritati per il fatto che gli *apostoli insegnavano al popolo, e in particolare perché annunziavano che Gesù era risuscitato e che quindi i morti risorgono. Perciò li arrestarono e li gettarono in prigione fino al giorno successivo, perché ormai era sera. Tuttavia, molti di quelli che avevano ascoltato la predicazione degli apostoli credettero, e la comunità dei credenti aumentò di numero fino a circa cinquemila persone. Il giorno dopo a Gerusalemme si radunarono i capi degli Ebrei e del popolo e i *maestri della Legge. Erano presenti anche Anna, *sommo sacerdote, e Caifa, Giovanni e Alessandro, e quanti appartenevano alla famiglia del sommo sacerdote. Fecero venire gli *apostoli e incominciarono a interrogarli: «Da dove o da chi avete ricevuto il potere di far questo?». Allora Pietro, pieno di *Spirito Santo, rispose loro: «Capi del popolo e *anziani di questo tribunale, ascoltatemi. Voi oggi ci domandate conto del bene che abbiamo fatto a un povero malato e volete sapere come mai quest’uomo ha potuto essere guarito. Ebbene, una cosa dovete sapere voi e tutto il popolo d'Israele: quest’uomo sta davanti a voi, guarito, perché abbiamo invocato il nome di Gesù Cristo, il Nazareno, quel Gesù che voi avete messo in croce e che Dio ha fatto risorgere dai morti. Il libro dei Salmi parla di lui quando dice: La pietra che voi, costruttori, avete eliminato è diventata la pietra più importante. «Gesù Cristo, e nessun altro, può darci la salvezza: a questo mondo non ci è stato dato nessun altro uomo per mezzo del quale noi siamo destinati a essere salvati». I membri del tribunale ebraico erano davvero stupiti dalla franchezza con la quale Pietro e Giovanni parlavano, tanto più che si trattava di persone molto semplici e senza cultura, e avevano dovuto riconoscere che erano stati seguaci di Gesù. In presenza di quell’uomo guarito, che stava accanto a loro, non sapevano che cosa dire. Allora comandarono a Pietro e Giovanni di uscire dalla sala del tribunale e si misero a discutere tra di loro così: «Che cosa possiamo fare adesso con questi uomini? Ormai tutti gli abitanti di Gerusalemme sanno che essi hanno compiuto questo miracolo pubblicamente, e noi non possiamo certamente dire che non è vero. Tuttavia, dobbiamo proibire loro in modo assoluto di parlare nel nome di Gesù: così la notizia di questo miracolo non si diffonderà ancora di più fra la gente». Li fecero chiamare di nuovo e comandarono loro di non parlare assolutamente di Gesù e di non insegnare più nel suo nome. Ma Pietro e Giovanni risposero: «Giudicate voi stessi che cosa è giusto davanti a Dio: dobbiamo ascoltare voi oppure dobbiamo ubbidire a Dio? Quanto a noi, non possiamo fare a meno di parlare di quelle cose che abbiamo visto e udito». Quelli del tribunale li minacciarono di nuovo, poi li lasciarono andare liberi, perché non riuscivano a trovare un motivo per punirli. Avevano paura del popolo: tutti infatti ringraziavano ancora Dio per il miracolo che avevano fatto. L’uomo che era stato miracolosamente guarito aveva più di quarant’anni. Pietro e Giovanni furono lasciati liberi, ritornarono dai loro compagni e raccontarono quello che avevano detto i capi dei sacerdoti e del popolo. Tutti ascoltarono; poi si riunirono a pregare Dio con queste parole: «O Dio, tu hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto quello che essi contengono. Tu per mezzo dello *Spirito Santo hai fatto dire a Davide, nostro padre e tuo servitore, queste parole profetiche: Perché i pagani si sono agitati con orgoglio? perché i popoli hanno fatto dei complotti inutili? I re della terra si sono messi in stato di allarme, e i capi di eserciti si sono accordati tra di loro contro il Signore e contro il suo *Messia . «E davvero qui a Gerusalemme Erode e Ponzio Pilato si sono messi d'accordo con gli stranieri e con il popolo d'Israele contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai scelto come Messia. «Così essi hanno eseguito quello che tu, o Signore, avevi deciso e stabilito.

Atti degli Apostoli 4:1-28 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA, mentre essi parlavano al popolo, i sacerdoti, e il capo del tempio, e i Sadducei, sopraggiunsero loro; essendo molto crucciosi, perchè ammaestravano il popolo, ed annunziavano in Gesù la risurrezione de' morti. E misero loro le mani addosso, e li posero in prigione, fino al giorno seguente, perciocchè già era sera. Or molti di coloro che aveano udita la parola credettero; e il numero degli uomini divenne intorno a cinquemila. E il dì seguente, i rettori, anziani, e Scribi, si raunarono in Gerusalemme; insieme con Anna, sommo sacerdote; e Caiafa, e Giovanni, ed Alessandro, e tutti quelli che erano del legnaggio sacerdotale. E fatti comparir quivi in mezzo Pietro e Giovanni, domandaron loro: Con qual podestà, o in nome di chi avete voi fatto questo? Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: Rettori del popolo, ed anziani d'Israele; poichè oggi noi siamo esaminati intorno ad un beneficio fatto ad un uomo infermo, per saper come egli è stato sanato; sia noto a tutti voi, ed a tutto il popolo d'Israele, che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareo, che voi avete crocifisso, e il quale Iddio ha suscitato da' morti; in virtù d'esso comparisce quest'uomo in piena sanità in presenza vostra. Esso è quella pietra, che è stata da voi edificatori sprezzata, la quale è divenuta il capo del cantone. E in niun altro è la salute; poichè non vi è alcun altro nome sotto il cielo, che sia dato agli uomini, per lo quale ci convenga esser salvati. Or essi, veduta la franchezza di Pietro e di Giovanni; ed avendo inteso ch'erano uomini senza lettere, e idioti, si maravigliavano, e riconoscevan bene che erano stati con Gesù. E veggendo quell'uomo ch'era stato guarito quivi presente con loro, non potevano dir nulla incontro. Ed avendo lor comandato di uscire dal concistoro, conferivan fra loro, dicendo: Che faremo a questi uomini? poichè egli è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che un evidente miracolo è da loro stato fatto; e noi nol possiamo negare. Ma, acciocchè questo non si spanda maggiormente fra il popolo, divietiam loro con severe minacce, che non parlino più ad alcun uomo in questo nome. Ed avendoli chiamati, ingiunser loro che del tutto non parlassero, e non insegnassero nel nome di Gesù. Ma Pietro, e Giovanni, rispondendo, dissero loro: Giudicate voi, s'egli è giusto nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi, anzi che a Dio. Poichè, quant'è a noi, non possiam non parlare le cose che abbiam vedute, ed udite. Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando nulla da poterli castigare, per cagion del popolo; poichè tutti glorificavano Iddio di ciò ch'era stato fatto. Perciocchè l'uomo, in cui era stato fatto quel miracolo della guarigione, era d'età di più di quarant'anni. Or essi, essendo stati rimandati, vennero a' loro, e rapportaron loro tutte le cose che i principali sacerdoti, e gli anziani avean lor dette. Ed essi, uditele, alzaron di pari consentimento la voce a Dio, e dissero: Signore, tu sei l'Iddio che hai fatto il cielo, e la terra, e il mare, e tutte le cose che sono in essi; che hai, per lo Spirito Santo, detto per la bocca di Davide, tuo servitore: Perchè hanno fremuto le genti, ed hanno i popoli divisate cose vane? I re della terra son compariti, e i principi si son raunati insieme contro al Signore, e contro al suo Cristo. Poichè veramente, contro al tuo santo Figliuolo, il quale tu hai unto, si sono raunati Erode, e Ponzio Pilato, insiem co' Gentili, e co' popoli d'Israele; per far tutte le cose, che la tua mano, e il tuo consiglio aveano innanzi determinato che fosser fatte.