Atti degli Apostoli 27:30-38
Atti degli Apostoli 27:30-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ma siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave, e già stavano calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le ancore da prua, Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potete scampare». Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa e la lasciarono cadere. Finché non si fece giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando, sempre digiuni, senza prendere nulla. Perciò vi esorto a prendere cibo, perché questo contribuirà alla vostra salvezza; e neppure un capello del vostro capo perirà». Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti; poi lo spezzò e cominciò a mangiare. E tutti, incoraggiati, presero anch’essi del cibo. Sulla nave eravamo duecentosettantasei persone in tutto. E, dopo essersi saziati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare.
Atti degli Apostoli 27:30-38 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ma siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave, e già stavano calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le àncore da prua, Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potete scampare». Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa, e la lasciarono cadere. Finché non si fece giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando, sempre digiuni, senza prendere nulla. Perciò, vi esorto a prendere cibo, perché questo contribuirà alla vostra salvezza; e neppure un capello del vostro capo perirà». Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti; poi lo spezzò e cominciò a mangiare. E tutti, incoraggiati, presero anch'essi del cibo. Sulla nave eravamo duecentosettantasei persone in tutto. E, dopo essersi saziati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare.
Atti degli Apostoli 27:30-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ma i marinai cercavano di fuggire dalla nave: per questo stavano calando in mare la scialuppa di salvataggio, col pretesto di gettare le ancore da prora. Allora Paolo disse all’ufficiale e ai soldati: «Se i marinai non restano sulla nave, voi non potrete mettervi in salvo». Subito i soldati tagliarono le corde che sostenevano la scialuppa di salvataggio e la lasciarono cadere in mare. Nell’attesa che spuntasse il giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo. Diceva: «Da due settimane vivete sotto questo incubo senza mangiare. Per questo vi prego di mangiare: dovete farlo, se volete mettervi in salvo. Nessuno di voi perderà neppure un capello». Dopo queste parole Paolo prese il pane, rese grazie a Dio davanti a tutti, lo spezzò e incominciò a mangiare. Tutti si sentirono incoraggiati e si misero a mangiare anche loro. Sulla nave vi erano in tutto duecentosettantasei persone. Quando tutti ebbero mangiato a sufficienza, gettarono in mare il frumento per alleggerire la nave.
Atti degli Apostoli 27:30-38 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, cercando i marinari di fuggir dalla nave, ed avendo calato lo schifo in mare, sotto specie di voler calare le ancore dalla proda. Paolo disse al centurione, ed a' soldati: Se costoro non restano nella nave, voi non potete scampare. Allora i soldati tagliarono le funi dello schifo, e lo lasciarono cadere. Ed aspettando che si facesse giorno, Paolo confortava tutti a prender cibo, dicendo: Oggi sono quattordici giorni che voi dimorate digiuni, aspettando, senza prender nulla. Perciò, io vi esorto di prender cibo: perciocchè, questo farà la vostra salute; imperocchè non caderà pur un capello dal capo d'alcun di voi. E, dette queste cose, prese del pane, e rendè grazie a Dio, in presenza di tutti; poi rottolo, cominciò a mangiare. E tutti, fatto buon animo, presero anch'essi cibo. Or noi eravamo in su la nave fra tutti dugensettantasei persone. E quando furono saziati di cibo, alleviarono la nave, gittando il frumento in mare.