Atti degli Apostoli 27:13-20
Atti degli Apostoli 27:13-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le ancore e si misero a costeggiare l’isola di Creta più da vicino. Ma poco dopo si scatenò giù dall’isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone; la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. Passati rapidamente sotto un’isoletta chiamata Clauda, a stento potemmo impadronirci della scialuppa. Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti, calarono l’àncora galleggiante, e si andava così alla deriva. Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico. Il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare l’attrezzatura della nave. Già da molti giorni non si vedevano né sole né stelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa.
Atti degli Apostoli 27:13-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le àncore e si misero a costeggiare l'isola di Creta piú da vicino. Ma poco dopo, si scatenò giú dall'isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone; la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. Passati rapidamente sotto un'isoletta chiamata Clauda, a stento potemmo impadronirci della scialuppa. Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti, calarono l'àncora galleggiante, e si andava cosí alla deriva. Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico. Il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare l'attrezzatura della nave. Già da molti giorni non si vedevano né sole né stelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa.
Atti degli Apostoli 27:13-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Intanto si alzò un leggero vento del sud, ed essi credettero di poter realizzare il loro progetto. Levarono le ancore e ripresero a navigare, tenendosi il più possibile vicino alle coste dell'isola di Creta. Ma subito si scatenò sull’isola un vento impetuoso, detto Euroaquilone. La nave fu travolta dalla bufera: era impossibile resistere al vento, e perciò ci lasciavamo portare alla deriva. Mentre passavamo sotto un isolotto chiamato Càudas, a fatica riuscimmo a prendere la scialuppa di salvataggio. I marinai la tirarono a bordo e con gli attrezzi cominciarono a legare la struttura della nave per renderla più forte. Poi, per paura di andare a finire sui banchi di sabbia della Libia, i marinai gettarono l’ancora galleggiante e così si andava alla deriva. La tempesta continuava a sbatterci qua e là con violenza: perciò, il giorno dopo, si cominciò a gettare in mare il carico. Il terzo giorno, i marinai stessi scaricarono con le loro mani anche gli attrezzi della nave. Per parecchi giorni non si riuscì a vedere né il sole né le stelle, e la tempesta continuava sempre più forte. Ogni speranza di salvarci era ormai perduta per noi.
Atti degli Apostoli 27:13-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, messosi a soffiar l'Austro, pensando esser venuti a capo del lor proponimento, levate le ancore, costeggiavano Creti più da presso. Ma, poco stante, un vento turbinoso, che si domanda Euroclidone percosse l'isola. Ed essendo la nave portata via, e non potendo reggere al vento, noi la lasciammo in abbandono; e così eravamo portati. E scorsi sotto una isoletta, chiamata Clauda, appena potemmo avere in nostro potere lo schifo. Il quale avendo pur tratto sopra la nave, i marinari usavano tutti i ripari, cingendo la nave di sotto; e, temendo di percuoter nella secca, calarono le vele, ed erano così portati. Ed essendo noi fieramente travagliati dalla tempesta, il giorno seguente fecero il getto. E tre giorni appresso, con le nostre proprie mani gettammo in mare gli arredi della nave. E non apparendo nè sole, nè stelle, già per molti giorni, e soprastando non piccola tempesta, omai era tolta ogni speranza di scampare.