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Atti degli Apostoli 15:14-41

Atti degli Apostoli 15:14-41 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

«Fratelli, ascoltatemi: Simone ha riferito come Dio all’inizio ha voluto scegliersi tra gli stranieri un popolo consacrato al suo nome. E con ciò si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: “Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine e la rimetterò in piedi, affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, a lui note fin dall’eternità”. Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati e dal sangue. Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe, dove viene letto ogni sabato». Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli. E consegnarono loro questa lettera: «Gli apostoli e i fratelli anziani, ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dal paganesimo, salute. Abbiamo saputo che alcuni fra noi, partiti senza nessun mandato da parte nostra, vi hanno turbato con i loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre. È parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere degli uomini e di mandarveli insieme ai nostri cari Barnaba e Paolo, i quali hanno messo a repentaglio la propria vita per il nome del Signore nostro Gesù Cristo. Vi abbiamo dunque inviato Giuda e Sila; anch’essi vi riferiranno a voce le medesime cose. Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all’infuori di queste cose, che sono necessarie: astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani». Essi dunque presero commiato e scesero ad Antiochia, dove, radunata la moltitudine dei credenti, consegnarono la lettera. Quando i fratelli l’ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che essa portava loro. Giuda e Sila, anch’essi profeti, con molte parole li esortarono e li fortificarono. Dopo essersi trattenuti là diverso tempo, i fratelli li lasciarono ritornare in pace a coloro che li avevano inviati. [Ma parve bene a Sila di rimanere qui.] Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e portando, insieme a molti altri, il lieto messaggio della Parola del Signore. Dopo diversi giorni Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunciato la Parola del Signore, per vedere come stanno». Barnaba voleva prendere con loro anche Giovanni detto Marco. Ma Paolo riteneva che non dovessero prendere uno che si era separato da loro già in Panfilia e che non li aveva accompagnati nella loro opera. Nacque un aspro dissenso, al punto che si separarono; Barnaba prese con sé Marco e s’imbarcò per Cipro. Paolo, invece, scelse Sila e partì, raccomandato dai fratelli alla grazia del Signore. E percorse la Siria e la Cilicia, rafforzando le chiese.

Atti degli Apostoli 15:14-41 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

«Fratelli, ascoltatemi: *Simone ha riferito come Dio all'inizio ha voluto scegliersi tra gli stranieri un popolo consacrato al suo nome. E con ciò si accordano le parole dei *profeti, come sta scritto: “Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di *Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e la rimetterò in piedi, affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, a lui note fin dall'eternità”. Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue. Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle *sinagoghe dove viene letto ogni sabato». Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad *Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e *Sila, uomini autorevoli tra i fratelli. E consegnarono loro questa lettera: «I fratelli apostoli e anziani, ai fratelli di Antiochia, di *Siria e di Cilicia che provengono dal paganesimo, salute. Abbiamo saputo che alcuni fra noi, partiti senza nessun mandato da parte nostra, vi hanno turbato con i loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre. È parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere degli uomini e di mandarveli insieme ai nostri cari Barnaba e Paolo, i quali hanno messo a repentaglio la propria vita per il nome del Signore nostro Gesú Cristo. Vi abbiamo dunque inviato Giuda e Sila; anch'essi vi riferiranno a voce le medesime cose. Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose, che sono necessarie: di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani». Essi dunque presero commiato e scesero ad Antiochia, dove, radunata la moltitudine dei credenti, consegnarono la lettera. Quando i fratelli l'ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che essa portava loro. Giuda e Sila, anch'essi profeti, con molte parole li esortarono e li fortificarono. Dopo essersi trattenuti là diverso tempo, i fratelli li lasciarono ritornare in pace a coloro che li avevano inviati. [Ma parve bene a Sila di rimanere qui.] Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e portando, insieme a molti altri, il lieto messaggio della Parola del Signore. Dopo diversi giorni, Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunziato la Parola del Signore, per vedere come stanno». Barnaba voleva prendere con loro anche *Giovanni detto *Marco. Ma Paolo riteneva che non dovessero prendere uno che si era separato da loro già in Panfilia, e non li aveva accompagnati nella loro opera. Nacque un aspro dissenso, al punto che si separarono; Barnaba prese con sé Marco e s'imbarcò per Cipro; Paolo, invece, scelse Sila e partí, raccomandato dai fratelli alla grazia del Signore. E percorse la Siria e la Cilicia, rafforzando le chiese.

Atti degli Apostoli 15:14-41 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Simone ci ha raccontato come fin da principio Dio si è preso cura dei pagani, per accogliere anche loro nel suo popolo. Questo concorda in pieno con le parole dei *profeti. Sta scritto infatti nella Bibbia: Dopo questi avvenimenti io ritornerò; ricostruirò la casa di Davide che era caduta. Riparerò le sue rovine e la rialzerò. Allora gli altri uomini cercheranno il Signore, anche tutti i pagani che ho chiamati a essere miei. Così dice il Signore. Egli fa queste cose, perché le vuole da sempre. «Per questo io penso che non si devono creare difficoltà per quei pagani che si convertono a Dio. A loro si deve soltanto chiedere di non mangiare la carne di animali che sono stati sacrificati agli idoli. Devono anche astenersi dai disordini sessuali. Infine non dovranno mangiare il sangue e la carne di animali morti per soffocamento. Queste norme, date da Mosè, fin dai tempi antichi sono conosciute in ogni città. Infatti dappertutto ci sono uomini che, ogni *sabato, nelle sinagoghe leggono e predicano la legge di Mosè». Allora gli *apostoli e i responsabili della chiesa di Gerusalemme, insieme a tutta l’*assemblea, decisero di scegliere alcuni tra di loro e di mandarli ad Antiòchia, insieme con Paolo e Bàrnaba. Furono scelti due: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, che erano tra i primi di quella comunità. Ad essi fu consegnata questa lettera: «Gli apostoli e i responsabili della comunità di Gerusalemme salutano i fratelli cristiani di origine non ebraica che vivono ad Antiòchia, in Siria e in Cilicia. Abbiamo saputo che alcuni della nostra comunità sono venuti fra voi per turbarvi e creare confusione. Non siamo stati noi a dare loro questo incarico. Perciò, abbiamo deciso, tutti d'accordo, di scegliere alcuni uomini e di mandarli da voi. Essi accompagnano i nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, i quali hanno rischiato la vita per il nostro Signore Gesù Cristo. Noi quindi vi mandiamo Giuda e Sila: essi vi riferiranno a voce le stesse cose che noi vi scriviamo. Abbiamo infatti deciso, lo *Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose che sono necessarie: non mangiate la carne di animali che sono stati sacrificati agli idoli; non mangiate sangue o carne di animali morti per soffocamento. Infine astenetevi dai disordini sessuali; tenetevi lontani da tutte queste cose e sarete sulla buona strada. Saluti!». Gli incaricati partirono e giunsero ad Antiòchia. Qui riunirono la comunità e consegnarono la lettera. Quando l’ebbero letta, tutti furono pieni di gioia, per l’incoraggiamento che avevano ricevuto. Anche Giuda e Sila erano *profeti: perciò parlarono a lungo ai fratelli nella fede, per incoraggiarli e per sostenerli. Rimasero là ancora un po’ di tempo; poi, gli altri augurarono loro buon viaggio e li lasciarono tornare a Gerusalemme da quelli che li avevano mandati. [ ] Paolo e Bàrnaba invece rimasero ad Antiòchia. Insieme a molti altri, essi insegnavano e annunziavano la parola del Signore. Dopo alcuni giorni Paolo disse a Bàrnaba: «Ritorniamo a visitare i fratelli in tutte le città dove abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno». Bàrnaba voleva prendere con sé anche Giovanni Marco. Paolo invece era contrario, perché nel viaggio precedente Giovanni Marco si era staccato da loro fin dalla Panfilia e non li aveva più aiutati nella loro missione. Il loro disaccordo fu tale che alla fine si separarono: Bàrnaba prese con sé Marco e si imbarcò verso l’isola di Cipro; Paolo invece scelse Sila e partì, raccomandato dai fratelli alla protezione del Signore. Paolo passò attraverso le regioni della Siria e della Cilicia, e incoraggiava tutte le comunità che visitava.

Atti degli Apostoli 15:14-41 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Fratelli, ascoltatemi. Simeone ha narrato come Iddio ha primieramente visitati i Gentili, per di quelli prendere un popolo nel suo nome. Ed a questo si accordano le parole de' profeti, siccome egli è scritto: Dopo queste cose, io edificherò di nuovo il tabernacolo di Davide, che è caduto; e ristorerò le sue ruine, e lo ridirizzerò. Acciocchè il rimanente degli uomini, e tutte le genti che si chiamano del mio nome, ricerchino il Signore, dice il Signore, che fa tutte queste cose. A Dio son note ab eterno tutte le opere sue. Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a coloro che d'infra i Gentili si convertono a Dio. Ma, che si mandi loro che si astengano dalle cose contaminate per gl'idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffogate, e dal sangue. Perciocchè, quant'è a Mosè, già dalle età antiche egli ha persone che lo predicano per ogni città, essendo ogni sabato letto nelle sinagoghe. Allora parve bene agli apostoli, ed agli anziani, con tutta la chiesa, di mandare in Antiochia, con Paolo e Barnaba, certi uomini eletti d'infra loro, cioè: Giuda, soprannominato Barsaba, e Sila, uomini principali tra i fratelli; scrivendo per lor mani queste cose: Gli apostoli, e gli anziani, e i fratelli, a' fratelli d'infra i Gentili, che sono in Antiochia, in Siria, ed in Cilicia, salute. Perciocchè abbiamo inteso che alcuni, partiti d'infra noi, vi hanno turbati con parole, sovvertendo le anime vostre, dicendo che conviene che siate circoncisi, ed osserviate la legge; a' quali però non ne avevamo data alcuna commissione; essendoci raunati, siamo di pari consentimento convenuti in questo parere, di mandarvi certi uomini eletti, insieme co' cari nostri Barnaba, e Paolo; uomini, che hanno esposte le vite loro per lo nome del Signor nostro Gesù Cristo. Abbiamo adunque mandati Giuda, e Sila, i quali ancora a bocca vi faranno intendere le medesime cose. Perciocchè è parso allo Spirito Santo, ed a noi, di non imporvi alcuno altro peso, se non quel ch'è necessario; che è di queste cose: Che vi asteniate dalle cose sacrificate agl'idoli, dal sangue, dalle cose soffogate, e dalla fornicazione; dalle quali cose farete ben di guardarvi. State sani. Essi adunque, essendo stati accommiatati, vennero in Antiochia; e, raunata la moltitudine, renderono la lettera. E quando que' di Antiochia l'ebber letta, si rallegrarono della consolazione. E Giuda, e Sila, essendo anch'essi profeti, con molte parole confortarono i fratelli, e li confermarono. E dopo che furono dimorati quivi alquanto tempo, furono da' fratelli rimandati in pace agli apostoli. Ma parve bene a Sila di dimorar quivi. OR Paolo e Barnaba rimasero qualche tempo in Antiochia, insegnando, ed evangelizzando, con molti altri, la parola del Signore. Ed alcuni giorni appresso, Paolo disse a Barnaba: Torniamo ora, e visitiamo i nostri fratelli in ogni città, dove abbiamo annunziata la parola del Signore, per veder come stanno. Or Barnaba consigliava di prender con loro Giovanni detto Marco. Ma Paolo giudicava che non dovessero prender con loro colui che si era dipartito da loro da Panfilia e non era andato con loro all'opera. Laonde vi fu dell'acerbità, talchè si dipartirono l'un dall'altro; e Barnaba, preso Marco, navigò in Cipri. MA Paolo, eletto per suo compagno Sila, se ne andò, raccomandato da' fratelli alla grazia di Dio. E andava attorno per la Siria, e Cilicia, confermando le chiese.