Secondo libro di Samuele 15:2-6
Secondo libro di Samuele 15:2-6 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Absalom si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della via che conduceva alle porte della città; quando qualcuno aveva un processo e si recava dal re per chiedere giustizia, Absalom lo chiamava e gli chiedeva: «Di quale città sei?» L’altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribù d’Israele». Allora Absalom gli diceva: «Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c’è chi sia delegato dal re per sentirti». Poi Absalom aggiungeva: «Oh, se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse un litigio o un reclamo verrebbe da me e io gli farei giustizia». Quando uno gli si avvicinava per prostrarsi davanti a lui, egli gli porgeva la mano, lo abbracciava e lo baciava. Absalom faceva così con tutti gli Israeliti che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom rubò il cuore della gente d’Israele.
Secondo libro di Samuele 15:2-6 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Absalom si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della via che conduceva alle *porte della città; quando qualcuno aveva un processo e si recava dal re per chiedere giustizia, Absalom lo chiamava e gli chiedeva: «Di quale città sei?» L'altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribú d'*Israele». Allora Absalom gli diceva: «Vedi, la tua causa è buona e giusta, ma non c'è chi sia delegato dal re per sentirti». Poi Absalom aggiungeva: «Oh, se facessero me *giudice del paese! Chiunque avesse un litigio o reclamo verrebbe da me e io gli farei giustizia». Quando uno gli si avvicinava per prostrarsi davanti a lui, egli gli porgeva la mano, l'abbracciava e lo baciava. Absalom faceva cosí con tutti gli Israeliti che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom conquistò il cuore della gente d'Israele.
Secondo libro di Samuele 15:2-6 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Ogni mattina Assalonne si fermava sul bordo della strada, appena fuori della porta di Gerusalemme. Quando arrivava qualcuno che andava dal re per avere una sentenza su una lite, Assalonne lo chiamava e gli domandava: — Da che città vieni? — Vengo dalla tale città del territorio del nord, — rispondeva quello. — Vedi, — diceva Assalonne, — certamente le tue ragioni sono giuste e legittime ma, a corte, nessuno ti ascolterà. E aggiungeva: — Se mettessero me giudice in questo paese, io renderei giustizia a chiunque venisse per una lite o un processo. Qualcuno si avvicinava e s’inchinava davanti ad Assalonne fino a terra. Allora lui stendeva la mano per farlo alzare, lo abbracciava e lo baciava. Faceva così con tutti quelli che dal nord, dal territorio d'Israele, venivano dal re per un processo. In questo modo circuiva tutta la gente del nord.
Secondo libro di Samuele 15:2-6 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ed egli si levava la mattina, e si fermava allato alla via della porta; e se vi era alcuno che avesse qualche piato, per lo quale gli convenisse venire al re per giudicio, Absalom lo chiamava, e gli diceva: Di qual città sei tu? E colui gli rispondeva: Il tuo servitore è di tale e tale tribù d'Israele. Ed Absalom gli diceva: Vedi, le tue ragioni son buone e diritte; ma tu non hai alcuno che ti ascolti da parte del re. E Absalom diceva: Oh! fossi io pur costituito giudice nel paese; acciocchè chiunque avrebbe alcun piato, o affare di giudicio, venisse a me! io gli farei ragione. E, se alcuno gli si accostava per prosternarsi davanti a lui, egli stendeva la mano, e lo prendeva, e lo baciava. E così faceva Absalom a tutti quelli d'Israele che venivano al re per giudicio; e furava il cuore di que' d'Israele.