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Seconda lettera di Pietro 2:1-22

Seconda lettera di Pietro 2:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare. Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio; se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; se condannò {alla distruzione} le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente; e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l’autorità. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità; mentre gli angeli, benché superiori a loro per forza e potenza, non portano contro quelle, davanti al Signore, alcun giudizio ingiurioso. Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e periranno nella propria corruzione, ricevendo il castigo come salario della loro iniquità. Essi trovano il loro piacere nel gozzovigliare in pieno giorno; sono macchie e vergogne; godono dei loro inganni mentre partecipano ai vostri banchetti. Hanno occhi pieni di adulterio e non possono smettere di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione! Lasciata la strada diritta, si sono smarriti seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò un salario di iniquità, ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un’asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta. Costoro sono fonti senz’acqua e nuvole sospinte dal vento; a loro è riservata la caligine delle tenebre. Con discorsi pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze, quelli che si sono appena allontanati da coloro che vivono nell’errore; promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto. Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».

Seconda lettera di Pietro 2:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Però ci furono anche falsi *profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi *dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all'opera e la loro rovina non si farà aspettare. Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio; se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, *Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; se condannò alla distruzione le città di *Sodoma e *Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente; e se salvò il giusto *Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità; mentre gli angeli, benché superiori a loro per forza e potenza, non portano contro quelle, davanti al Signore, alcun giudizio ingiurioso. Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e periranno nella propria corruzione, ricevendo il castigo come salario della loro *iniquità. Essi trovano il loro piacere nel gozzovigliare in pieno giorno; sono macchie e vergogne; godono dei loro inganni mentre partecipano ai vostri banchetti. Hanno occhi pieni d'adulterio e non possono smetter di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione! Lasciata la strada diritta, si sono smarriti seguendo la via di *Balaam, figlio di Beor, che amò un salario di iniquità, ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un'asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta. Costoro sono fonti senz'acqua e nuvole sospinte dal vento; a loro è riservata la caligine delle tenebre. Con discorsi pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze, quelli che si erano appena allontanati da coloro che vivono nell'errore; promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto. Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesú Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito» {An1}, e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».

Seconda lettera di Pietro 2:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Un tempo, in mezzo al popolo di Dio ci furono anche falsi *profeti. Allo stesso modo verranno anche tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si metteranno perfino contro il Signore che li ha salvati; ma andranno presto in rovina. Molti li ascolteranno e vivranno, come loro, una vita immorale. Per colpa loro, la fede cristiana sarà disprezzata. Per il desiderio di ricchezza, vi imbroglieranno con ragionamenti sbagliati. Ma la condanna di questi falsi maestri è già pronta; la loro rovina non si farà aspettare. Dio non ha lasciato senza punizione quegli *angeli che avevano peccato, ma li ha gettati nell’*abisso buio dell’inferno, tenendoli rinchiusi per il giorno del *giudizio. Allo stesso modo, Dio non ha lasciato senza punizione il mondo antico, pieno di uomini malvagi: ha mandato il diluvio a distruggerlo. Invece ha salvato Noè, che insegnava come si vive da uomini giusti, e altre sette persone insieme con lui. Dio ha condannato le città di *Sòdoma e *Gomorra: le ha distrutte con il fuoco, e ha lasciato un esempio per quelli che in futuro avrebbero vissuto una vita malvagia. Invece Dio ha liberato *Lot che era un uomo giusto e rattristato per il comportamento immorale dei suoi contemporanei. Quest’uomo buono abitava in mezzo a loro e vedeva e udiva tutto quel che facevano; ogni giorno, quella vita scandalosa era un tormento per la sua anima giusta. Dunque il Signore è capace di liberare dalle difficoltà quelli che lo amano, ed è capace di tener da parte i malvagi, per punirli nel giorno del giudizio. Egli punirà soprattutto quelli che seguono i desideri più schifosi e disprezzano l’autorità di Dio. Ora, questi falsi maestri sono spavaldi e superbi; non hanno paura nemmeno di offendere gli spiriti dell'universo. Gli *angeli, invece, che sono ben più forti e potenti, non portano davanti a Dio simili accuse offensive contro di loro. Ma questa gente agisce solo per istinto, come stupide bestie che nascono per essere catturate e uccise. Essi bestemmiano ciò che non conoscono. Moriranno come bestie, e così riceveranno la ricompensa per la loro vita corrotta. La loro felicità è il piacere che dura un giorno. Quando fanno festa con voi e si vantano dei loro imbrogli, la loro presenza è una vergogna e uno scandalo. I loro occhi cercano sempre nuove possibilità di adulterio; non sono mai stanchi di far peccati. Prendono in trappola persone fragili; il loro cuore è avvelenato dal desiderio di guadagnare. La maledizione di Dio è su di loro. Hanno seguito l’esempio del *profeta Balaam, figlio di Bosòr. Egli volle guadagnare soldi facendo il male, ma poi fu rimproverato per la sua cattiveria da un’asina che si mise a parlare. Ciò mandò a vuoto lo stupido progetto di questo profeta. Questi falsi *maestri sono come fontane senz’acqua, come nuvole spinte dalla tempesta: Dio ha preparato per loro le tenebre più nere. Fanno discorsi gonfi e vuoti di significato; poi si servono dei più vergognosi desideri per tirare in trappola quelli che da poco si sono allontanati da una vita di errori. Promettono libertà, ma in realtà essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché ognuno è schiavo di ciò che lo ha vinto. Ci sono alcuni che si sono allontanati dalle azioni corrotte del mondo, quando hanno conosciuto Gesù *Cristo, nostro Signore e Salvatore. Ma se poi si lasciano ancora prendere e dominare da quelle corruzioni, la loro situazione finisce per essere peggiore di prima. Per loro sarebbe stato meglio non aver mai conosciuto la strada giusta, piuttosto che averla conosciuta e poi voltare le spalle al santo comandamento che hanno ricevuto. Si sono comportati proprio come dicono i Proverbi: Il cane torna a ciò che ha vomitato; e: Il maiale lavato torna a rotolarsi nel fango.

Seconda lettera di Pietro 2:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR vi furono ancora de' falsi profeti fra il popolo, come altresì vi saranno fra voi de' falsi dottori, i quali sottintrodurranno eresie di perdizione, e rinnegheranno il Signore che li ha comperati, traendosi addosso subita perdizione. E molti seguiteranno le lor lascivie; per i quali la via della verità sarà bestemmiata. E per avarizia faranno mercatanzia di voi con parole finte; sopra i quali già da lungo tempo il giudicio non tarda, e la perdizione loro non dorme. Perciocchè, se Iddio non ha risparmiati gli angeli che hanno peccato; anzi, avendoli abissati, li ha messi in catene di caligine, per esser guardati al giudicio; e non risparmiò il mondo antico; ma salvò Noè, predicator di giustizia, sol con otto persone, avendo addotto il diluvio sopra il mondo degli empi; e condannò a sovversione le città di Sodoma, e di Gomorra, avendole ridotte in cenere, e poste per esempio a coloro che per l'avvenire viverebbero empiamente; e scampò il giusto Lot, travagliato per la lussuriosa condotta degli scellerati (poichè quel giusto, abitando fra loro, per ciò ch'egli vedeva, ed udiva, tormentava ogni dì l'anima sua giusta per le scellerate loro opere); il Signore sa trarre di tentazione i pii, e riserbar gli empi ad esser puniti nel giorno del giudicio; massimamente coloro che vanno dietro alla carne, in concupiscenza d'immondizia; e che sprezzano le signorie: che sono audaci, di lor senno, e non hanno orrore di dir male delle dignità. Mentre gli angeli, benchè sieno maggiori di forza e di potenza, non dànno contro ad esse dinanzi al Signore giudicio di maldicenza. Ma costoro, come animali senza ragione, andando dietro all'impeto della natura, nati ad esser presi, ed a perire bestemmiando nelle cose che ignorano, periranno del tutto nella lor corruzione, ricevendo il pagamento dell'iniquità. Essi, che reputano tutto il lor piacere consistere nelle delizie della giornata; che son macchie, e vituperii, godendo de' loro inganni, mentre mangiano con voi ne' vostri conviti. Avendo gli occhi pieni d'adulterio, e che non restano giammai di peccare; adescando le anime instabili; avendo il cuore esercitato ad avarizia, figliuoli di maledizione. I quali, lasciata la diritta strada, si sono sviati, seguitando la via di Balaam, figliuolo di Bosor, il quale amò il salario d'iniquità. Ma egli ebbe la riprensione della sua prevaricazione; un'asina mutola, avendo parlato in voce umana, represse la follia del profeta. Questi son fonti senz'acqua, nuvole sospinte dal turbo, a' quali è riserbata la caligine delle tenebre. Perciocchè, parlando cose vane sopra modo gonfie, adescano per concupiscenze della carne, e per lascivie, coloro che erano un poco fuggiti da quelli che conversano in errore. Promettendo loro libertà, là dove eglino stessi son servi della corruzione; poichè ancora, se altri è vinto da alcuno, diviene suo servo. Perciocchè, quelli che son fuggiti dalle contaminazioni del mondo, per la conoscenza del Signore e Salvator Gesù Cristo, se di nuovo essendo in quelle avviluppati, sono vinti, l'ultima condizione è loro peggiore della primiera. Imperocchè meglio era per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, rivolgersi indietro dal santo comandamento che era loro stato dato. Ma egli è avvenuto loro ciò che si dice per vero proverbio: Il cane è tornato al suo vomito, e la porca lavata è tornata a voltolarsi nel fango.