Secondo libro dei Re 5:2-3
Secondo libro dei Re 5:2-3 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Alcune bande di Siri, in una delle loro incursioni, avevano portato prigioniera dal paese d’Israele una ragazza che era passata al servizio della moglie di Naaman. La ragazza disse alla sua padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che sta a Samaria! Egli lo libererebbe dalla sua lebbra!»
Secondo libro dei Re 5:2-3 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Alcune bande di Siri, in una delle loro incursioni, avevano portato prigioniera dal paese d'*Israele una ragazza che era passata al servizio della moglie di Naaman. La ragazza disse alla sua padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al *profeta che sta a *Samaria! Egli lo libererebbe dalla sua lebbra!»
Secondo libro dei Re 5:2-3 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Una volta, una banda di Aramei era andata a far razzie nel territorio d'Israele. Avevano preso prigioniera una ragazza, che poi era diventata serva della moglie di Naamàn. Un giorno, la ragazza disse alla sua padrona: «Basterebbe che il mio padrone potesse incontrare il profeta che sta a Samaria: lui lo guarirebbe!».
Secondo libro dei Re 5:2-3 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Or alcune schiere de' Siri uscirono per fare una correria, e menarono prigione dal paese d'Israele una piccola fanciulla; ed ella, essendo al servigio della moglie di Naaman, disse alla sua signora: Piacesse a Dio che il mio signore fosse appresso del profeta, ch'è in Samaria; egli l'avrebbe tosto liberato dalla sua lebbra.