Seconda lettera ai Corinzi 5:11-18
Seconda lettera ai Corinzi 5:11-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l’occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. Perché se siamo fuori di senno è per Dio, e se siamo di buon senno è per voi; infatti l’amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e che egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. E tutto questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.
Seconda lettera ai Corinzi 5:11-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. Perché se siamo fuor di senno, è per Dio, e se siamo di buon senno, è per voi; infatti l'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morí per tutti, quindi tutti morirono; e ch'egli morí per tutti, affinché quelli che vivono non vivano piú per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo piú nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo piú cosí. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.
Seconda lettera ai Corinzi 5:11-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Sappiamo dunque che cosa significa avere timore di Dio e ci sforziamo di convincere gli uomini. Dio ci conosce perfettamente, e spero che anche voi ci conosciate nelle vostre coscienze. Non cerchiamo affatto di raccomandarci a voi un’altra volta. Vogliamo solo darvi l’occasione di essere fieri di noi e di potere così rispondere come si deve a quelli che si vantano delle apparenze e non della sostanza. Perché, se ci comportiamo da pazzi, lo facciamo per Dio; se ci comportiamo da persone sagge, lo facciamo per voi. Infatti, l’amore di Cristo ci spinge, perché siamo sicuri che uno morì per tutti, e quindi che tutti partecipano alla sua morte. Cristo è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per lui che è morto ed è risuscitato per loro. Perciò, d'ora in avanti non possiamo più considerare nessuno con i criteri di questo mondo. E se talvolta abbiamo considerato così Cristo, da un punto di vista puramente umano, ora non lo valutiamo più in questo modo. Perché quando uno è unito a Cristo è una creatura nuova: le cose vecchie sono passate; tutto è diventato nuovo. E questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ha dato a noi l’incarico di portare altri alla riconciliazione con lui.
Seconda lettera ai Corinzi 5:11-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
SAPENDO adunque lo spavento del Signore, noi persuadiamo gli uomini, e siamo manifesti a Dio; or io spero che siamo manifesti eziandio alle vostre coscienze. Perciocchè noi non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo cagione di gloriarvi di noi; acciocchè abbiate di che gloriarvi inverso coloro che si gloriano di faccia, e non di cuore. Imperocchè, se noi siam fuori del senno, lo siamo a Dio; se altresì siamo in buon senno, lo siamo a voi. Poichè l'amor di Cristo ci possiede. Avendo fatta questa determinazione: che, se uno è morto per tutti, tutti adunque erano morti; e ch'egli è morto per tutti, acciocchè coloro che vivono non vivano più per l'innanzi a sè stessi, ma a colui che è morto, e risuscitato per loro. Talchè noi da quest'ora non conosciamo alcuno secondo la carne; e se abbiam conosciuto Cristo secondo la carne, pur ora non lo conosciamo più. Se adunque alcuno è in Cristo, egli è nuova creatura; le cose vecchie son passate; ecco, tutte le cose son fatte nuove. Or il tutto è da Dio, che ci ha riconciliati a sè, per Gesù Cristo; e ha dato a noi il ministerio della riconciliazione.