Seconda lettera ai Corinzi 3:4-11
Seconda lettera ai Corinzi 3:4-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Una simile fiducia noi l’abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi, ma la nostra capacità viene da Dio. Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica. Ora se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d’Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se infatti il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia. Anzi, quello che nel primo fu reso glorioso, non fu reso veramente glorioso, quando lo si confronti con la gloria tanto superiore del secondo; infatti, se ciò che era transitorio fu circondato di gloria, molto più grande è la gloria di ciò che è duraturo.
Seconda lettera ai Corinzi 3:4-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Una simile fiducia noi l'abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio. Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica. Or se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d'*Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di *Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, quanto piú sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se, infatti, il ministero della condanna fu glorioso, molto piú abbonda in gloria il ministero della giustizia. Anzi, quello che nel primo fu reso glorioso, non fu reso veramente glorioso, quando lo si confronti con la gloria tanto superiore del secondo; infatti, se ciò che era transitorio fu circondato di gloria, molto piú grande è la gloria di ciò che è duraturo.
Seconda lettera ai Corinzi 3:4-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Questa è la fiducia che ho davanti a Dio per mezzo di Cristo. Infatti io non posso pretendere di compiere da me stesso un’opera di questo genere. Solo Dio mi dà la capacità di compierla. Lui mi ha reso capace di essere *servo di una nuova *alleanza che non dipende da una Legge scritta, ma dallo Spirito: la *Legge scritta porta alla morte, ma lo Spirito dà la vita. La missione della Legge, scritta su tavole di pietra, fu inaugurata con tanta gloria che gli Israeliti, per un po’ di tempo, non potevano guardare la faccia di Mosè, per lo splendore che irradiava. Ora, se la missione della Legge, che pure conduceva alla morte, fu così gloriosa, non sarà forse più gloriosa la missione dello Spirito? Se la missione della Legge, che annunziava la condanna, fu piena di gloria, assai più lo è la missione di chi annunzia che Dio ci salva. Anzi, quello che prima era glorioso, ora scompare di fronte a questa gloria infinitamente superiore. Dunque, se ciò che dura per poco è stato glorioso, molto più glorioso sarà ciò che dura per sempre.
Seconda lettera ai Corinzi 3:4-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Or una tal confidanza abbiamo noi per Cristo presso Iddio. Non già che siamo da noi stessi sufficienti pure a pensar cosa alcuna, come da noi stessi; ma la nostra sufficienza è da Dio; il quale ancora ci ha resi sufficienti ad esser ministri del nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; poichè la lettera uccide, ma lo spirito vivifica. Ora, se il ministerio della morte, che non era se non in lettere, scolpito in pietre, fu glorioso, talchè i figliuoli d'Israele non potevano riguardar fiso nel volto di Mosè, per la gloria del suo volto (la qual però dovea essere annullata), come non sarà più tosto con gloria il ministerio dello Spirito? Perciocchè, se il ministerio della condannazione fu con gloria, molto più abbonderà in gloria il ministerio della giustizia. Per questo rispetto, ciò che fu glorificato non fu reso glorioso a cagione di questa che è gloria più eccellente. Perciocchè, se quel che ha da essere annullato fu per gloria; molto maggiormente ha da essere in gloria ciò che ha da durare.