Seconda lettera ai Corinzi 1:9-11
Seconda lettera ai Corinzi 1:9-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio, che risuscita i morti. Egli ci ha liberati e ci libererà da un così gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà ancora. Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il favore divino che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone siano rese grazie da molti per noi.
Seconda lettera ai Corinzi 1:9-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti. Egli ci ha liberati e ci libererà [da un cosí gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà] ancora. Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il favore divino che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone, siano rese grazie da molti per noi.
Seconda lettera ai Corinzi 1:9-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Mi sentivo già un condannato a morte. Dio ha voluto così, per insegnarmi a mettere la mia fiducia non in me stesso ma in colui che dà vita ai morti. Egli mi ha liberato da un grande pericolo di morte, e mi libererà ancora. Sì! Sono sicuro che mi libererà ancora con l’aiuto delle vostre preghiere. Dio risponderà alle preghiere che molti faranno per me. Così, molti lo ringrazieranno per avermi liberato.
Seconda lettera ai Corinzi 1:9-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Anzi avevamo già in noi stessi la sentenza della morte; acciocchè noi non ci confidiamo in noi stessi, ma in Dio, il qual risuscita i morti; il qual ci ha liberati, e libera da un sì gran pericolo di morte; nel quale speriamo che ancora per l'avvenire ce ne libererà; sovvenendoci ancora voi congiuntamente con l'orazione; acciocchè del beneficio che ci sarà avvenuto per l'orazione di molte persone, grazie sieno rese da molti per noi.